Poesie d'Autore


Scritta da: Marco Talamonti
in Poesie (Poesie d'Autore)

Orso

Ho visto non visto
nascosto nel fresco
nel folto del bosco
sbruffone malbrusco
snasante i germogli
gnuffando fungaglie
frusciandosi foglie
leccando leccando
scolandosi il miele
ombroso il testone
il grugno brontoso
muscoso il gobbone
l'unghione frugoso
frullona pelliccia
spellando corteccia
pescando il salmone
snaffando la trota
con zampa corsara
leccandosi il muso
con lingua golosa
fischiando sbadigli
per troppo digiuno
ho visto non visto
il gran orso bruno.
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    Scritta da: Carlo Scarponi
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    La speranza di un sogno

    Albegga, e già la mente s'ingegna
    nel procacciar la vita.
    Vedere il sole o una giornata di pioggia per me è l'eguale evolversi dell'esistenza.

    Lavoro, lavoro, lavoro ed ancora... Lavoro.
    Lettura... musica... rapporti umani... preghiere... imprecazioni.

    È solo una parte del'essere, quella più evidente.

    L'altra è indefinitamente più dolorosa, riservata, ossessiva, ancestrale.

    Corrode lentamente, riempie la mente di pensieri mai detti, incoffesabili immagini, tormento ed estasi ineguagliabili.

    Per quanto sulle alte cime è freddo l'inverno, ho l'inferno dentro.
    Il mio essere vacilla e quando arriva la sera, lo coglie spossato.

    Aspetto ora sereno l'amico sonno e prima di chiudere gli occhi...
    Spero di sognarti.
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      Scritta da: Danilo Rusciano
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      La donna amata dal vento

      Classica, vive di saggezze infinite.
      Sorrisi dorati sulla suo volto.
      Ammutolendo guardi e il minimo sospiro fa paura.
      Hai timore di infrangere il cristallo che la forma.
      Ricordo ancora quando mi sorrise.
      Quel sorriso è la ragione per cui non abbandonerò mai la speranza di ritrovarla, la prossima volta sarà su una spiaggia grigia dove le sue mani amano sfiorare i sassi ben levigati dal mare...
      Mentre immobile guarda l'orizzonte io, vento, le scompiglierò i capelli e l'anima allora s'accorgerà di me e apprezzerà le mie carezze.
      Sono uno spirito nel vento.
      Sono il vento stesso e non morirò mai.
      E mai mi stancherò di correre e cercarti ovunque.
      Sarà su questa spiaggia grigia, l'ho detto, ti accarezzerò finche la tua pelle stanca ed infreddolita t'indurrà alla fuga cosi che io ti possa cercare ancora e poi ancora, poi correre per non morire mai.
      Come le onde che si rincorrono nel mare, infinite.
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        Scritta da: Angelo
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Esempi

        Anima, sii come il pino:
        che tutto l'inverno distende
        nella bianca aria vuota
        le sue braccia fiorenti
        e non cede, non cede,
        nemmeno se il vento,
        recandogli da tutti i boschi
        il suono di tutte le foglie cadute,
        gli sussurra parole d'abbandono;
        nemmeno se la neve,
        gravandolo con tutto il peso
        del suo freddo candore,
        immolla le fronde e le trae
        violentemente
        verso il nero suolo.

        Anima, sii come il pino:
        e poi arriverà la primavera
        e tu la sentirai venire da lontano,
        col gemito di tutti i rami nudi
        che soffriranno, per rinverdire.
        Ma nei tuoi rami vivi
        la divina primavera avrà la voce
        di tutti i più canori uccelli
        ed ai tuoi piedi fiorirà di primule
        e di giacinti azzurri
        la zolla a cui t'aggrappi
        nei giorni della pace
        come nei giorni del pianto.

        Anima, sii come la montagna:
        che quando tutta la valle
        è un grande lago di viola
        e i tocchi delle campane vi affiorano
        come bianche ninfee di suono,
        lei sola, in alto, si tende
        ad un muto colloquio col sole.
        La fascia l'ombra
        sempre più da presso
        e pare, intorno alla nivea fronte,
        una capigliatura greve
        che la rovesci,
        che la trattenga
        dal balzare aerea
        verso il suo amore.

        Ma l'amore del sole
        appassionatamente la cinge
        d'uno splendore supremo,
        appassionatamente bacia
        con i suoi raggi le nubi
        che salgono da lei.
        Salgono libere, lente
        svincolate dall'ombra,
        sovrane
        al di là d'ogni tenebra,
        come pensieri dell'anima eterna
        verso l'eterna luce.
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          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Mi chiedi, Lesbia, quanti tuoi baci
          bastino per saziare la mia voglia di te.
          Quanti sono i granelli di sabbia africana
          che è sparsa in cirene ricca di silfio,
          tra l'oracolo torrido di giove
          e il sacro sepolcro dell'antico batto;
          o quante stelle nella notte silente
          spiano gli amori furtivi degli uomini:
          questo è il numero di baci
          che vuole Catullo, pazzo di te.
          Che i curiosi non possono contarli
          né una lingua maligna maledirli.
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