Poesie d'Autore


Scritta da: Elisabetta
in Poesie (Poesie d'Autore)

Poesia

Nuda è la terra, e l'anima
ulula contro il pallido orizzonte
come lupa famelica. Che cerchi,
poeta, nel tramonto?

Amaro camminare, perché pesa
il cammino sul cuore. Il vento freddo,

e la notte che giunge, e l'amarezza
della distanza... Sul cammino bianco,
alberi che nereggiano stecchiti;

sopra i monti lontani sangue ed oro...
Morto è il sole... Che cerchi,
poeta, nel tramonto?
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    Scritta da: Lucio Dusso
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Sulla tua bianca tomba

    Sulla tua bianca tomba
    sbocciano i fiori bianchi della vita.
    Oh quanti anni sono già spariti
    senza di te - quanti anni?

    Sulla tua bianca tomba
    ormai chiusa da anni
    qualcosa sembra sollevarsi:
    inesplicabile come la morte.

    Sulla tua bianca tomba,
    Madre, amore mio spento,
    dal mio amore filiale
    una prece:
    A lei dona l'eterno riposo.
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      Scritta da: Stefano Murittu
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      É successo quando l'atlantico
      restituiva i cadaveri
      avvolti nei fiori bianchi delle onde
      e nell'odio incontrollato delle fiere
      per il sangue rappreso della morte

      Le spiagge si riempivano di corvi e di scacalli voracemente affamati di carni a brandelli,
      sulla sabbia.
      Della terra bruciata dal terrore di secoli in catene
      il paese che si diceva verde.
      Quel paese che i bambini chiamano ancora verde speranza

      è successo quando i corpi i corpi
      s'imbevevano nel mare
      di vergogna e di sale
      Nelle acque sanguinanti di desideri
      E di debolezza

      fu allora che, negli occhi infocati,
      ora il sangue,
      ora la vita, ora la morte.
      Abbiamo trionfalmente sepolto i nostri morti
      E sulle tombe
      Abbiamo reso onore al sacrificio degli uomini,
      per l'amore
      Per l'armonia,
      Per la nostra liberta.
      Anche davanti alla morte ora per ora
      Nelle acque insanguinate
      Anche nelle piccole sconfitte
      subite per la vittoria
      per noi la verde terra di San Tome
      sara anche l'isola dell'amore.
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        Scritta da: Lucio Dusso
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Sera

        Ch'io segua la mia via lascia, o diletta;
        Si rabbuia e fa freddo sempre più;
        La giornata al suo fin vedi s'affretta,
        E fermar non mi debbo che laggiù.

        Vuoi cantarmi i tuoi canti? Estraneo affatto
        È, fanciulla, il lor suono a questo cor;
        L'ho già posta in oblio da lungo tratto
        Quella soave tua parola: Amor.

        Lontani dì mi tornano al pensiero
        E che soave ella fosse mi par;
        Or, fanciulla, proseguo il mio sentiero:
        «Alla sua meta ognun deve arrivar».

        Volge più sempre al basso il mio cammino;
        L'aer più fosco e rigido si fa:
        Vacilla il piè; presagio del vicino
        Ultimo dì m'è la cadente età.
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          Scritta da: Lucio Dusso
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Io lo ricordo, amata, io lo ricordo

          Io lo ricordo, amata, io lo ricordo,
          Lo splendore dei tuoi capelli;
          Non fu allegra vicenda, né leggera,
          Per me l'abbandonarti.

          Delle notti autunnali mi ricordo,
          Del murmure nell'ombra di betulle:
          E se allora più corti erano i giorni,
          Più a lungo dava luce a noi la luna.

          Ed io ricordo che tu mi dicevi:
          "Questi anni azzurri se ne andranno via,
          E tu, mio amato, dimenticherai,
          Per sempre, per un'altra".

          Ma oggi il tiglio che va rifiorendo
          Di nuovo ha ricordato ai sentimenti
          Come teneramente cospargevo
          A quel tempo i tuoi riccioli di fiori.

          E il cuore, non disposto a raffreddarsi,
          E amando un'altra con malinconia,
          Va ricordando con quell'altra te,
          Come un lungo racconto prediletto.
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            Scritta da: Rosaria Spinelli
            in Poesie (Poesie d'Autore)
            Viviamo mia lesbia e amiamo, e ogni mormorio dei vecchi perfidi
            abbia per noi il peso della più vile moneta.
            I giorni possono morire e risorgere
            noi, tramonta la nostra breve luce.
            Dovremo dormire una notte infinita.
            Dammi mille baci, e quindi cento,
            poi dammene altri mille e altri cento ancora. E quando ne avremo a migliaia li confonderemo, per non sapere, perché nessuno getti il malocchio invidioso per un così alto numero di baci.
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              Scritta da: Lucio Dusso
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Orizzonte

              In un lucido vespro, esteso come il tedio,
              quando l'estate torrida brandisce la sua lancia,
              d'un greve sogno mio lo spettro riflettevano
              mille ombre drizzate in fila sulla piana.
              Era purpureo specchio la gloria del tramonto,
              era un vetro di fiamme, che scagliava al vetusto
              infinito il pesante sogno sulla pianura...
              Ed io sentii lo sprone sonoro del mio passo
              echeggiare lontano nel tramonto sanguigno,
              e più oltre l'allegro canto d'un'alba pura.
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