È primavera: la notte espande profumi intorno a tutta la natura e in noi ridesta il canto della vita!
Vibrano in cielo a grappoli le stelle. Una di loro dagli spazi lontani del mistero è giunta a noi recata da un vagito... onda melodiosa d'infinito! Vagò per l'aere come sogno da tempo accarezzato, inno giocondo alla realtà.
Grazie di cuore a Te Dio della vita che l'universo ammanti d'armonie!
L'albero già fiorito tutto ravvolgi di tepore arcano perché maturi con le nuove aurore!
Nel crepuscolo incerto del mattino un rosso velo scopre l'orizzonte; è il volto tuo di fuoco, astro "divino", che ride ai cieli ai mari e ad ogni fonte.
Tu, fiume d'oro, su per il turchino ti estendi dilagando e come un ponte infinito di luce il suo cammino discopri all'uomo verso l'alto "monte"!
Non so perché ma in ogni giorno nuova mi sembra la tua luce che riaccende forza nel cuore, eterno viandante,
pavido incerto e sempre trepidante per il grande mistero che l'attende! Ma verso l'alto andando si rinnova!
Ma quando sono solo con questo naso al piede che almeno di mezz'ora da sempre mi precede si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore che a me è quasi proibito il sogno di un amore; non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute, per colpa o per destino le donne le ho perdute e quando sento il peso d'essere sempre solo mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo, ma dentro di me sento che il grande amore esiste, amo senza peccato, amo, ma sono triste perché Rossana è bella, siamo così diversi, a parlarle non riesco: le parlerò coi versi, le parlerò coi versi.
Dopo un po' comprenderai la sottile differenza fra stringere una mano e incatenare un'anima, e comprenderai che amore non significa dipendenza e che compagnia non significa sicurezza. Incomincerai a comprendere che i baci non sono contratti e i doni non sono promesse, e incomincerai ad accettare le sconfitte a testa alta e con gli occhi bene aperti, con la compostezza di un adulto e non con il dolore di un bimbo, e imparerai a tracciare la strada sull'oggi, perché il terreno del domani è troppo incerto per essere pianificato. Dopo un po' comprenderai che perfino il sole può bruciare se ne prendi troppo. Allora cura il tuo giardino e abbellisci la tua anima senza aspettare che qualcuno ti regali dei fiori. E imparerai che puoi veramente farcela... Che sei veramente forte, e che tu vali veramente molto.
Seduto sopra al ponte io osservo l'acqua che scende verso il mare e trovo quel defluire così naturale destino di un'attrazione quasi fatale. Se gli amori fossero in discesa, srotolare il gomitolo della vita sarebbe una gioia e quasi un sollievo ti apparirebbe ogni tanto rallentare o tirare il freno. Invece l'amore molte volte è ripida salita che si percorre con affanno e che trasforma la tua vita in rapide e gorghi di un torrente in piena. E tu sei come un insetto su una foglia secca, zattera sballottata dalla corrente che scende verso la foce.
Non sperare di trovare amore in un sorriso senza splendore. Un saluto formale è l'illusione di un comune sentire già svanito. A nulla serve lasciarsi morire per chi non ti sa più amare. A nulla serve cercare di capire chi ti toglie te stesso e la tua vita A nulla serve cercare di amare chi riesce a farti morire l'anima.
Te ne stai immobile, disteso con la testa penzoloni al sole non un movimento, sembra che sei morto. Poi senti il cancello cigolare scatti fuori come una molla ti protendi verso la rete e ti strofini, in cerca di coccole e carezze come i bambini. E mi guardi implorante di aprirti che vuoi correre su e giù per il cortile e appena ti apro parti come un fulmine corri e fai le capriole, sprigioni la tua voglia di libertà. Poi vieni a me vicino, mi guardi e sembri dire "prendi il collare andiamo a caccia, ho già sentito le quaglie all'alba e verso sera pure il canto di un fagiano. Andiamo che aspetti? Metti in moto che partiamo andiamo al lago ogni mattina. Uffa! Mi sono stufato di puntare sempre la gallina del pollaio accanto".