Poesie d'Autore


Scritta da: Maresa Schembri
in Poesie (Poesie d'Autore)

Per l'Associazione di Volontariato Sìloe di Frosinone

I disabili guidati da Immanuel
seguivano in carrozzelle sbilenche
per calanchi e sassaie, assetati,
Gesù che, con calzari di sicomoro,
andava a meditare, stanco del mondo
chiuso in un tramonto immobile, d'oro,
sul Mar Morto. Che sorto fra aride
colline esile fiottava contro le sponde.

Lo seguiva la turba dei disabili, fra cui
il bimbo di sei anni, Filippo. Un bue
ruminando erbe secche e spine, negli
occhi li rifletteva tutti da uno scoglio storto.
Gesù alzò sulle acque le mani, e si tacque la turba.
Con una bilancia di quarzo ne pesò
le anime assieme ai minuscoli quark e leptoni.

"O voi che costituite l'universo", disse
il Maestro, "leptoni e quark, e disabili verso
Dio rivolti, e Immanuel, in quel
Mar Morto se i piedi immergete, entrerete
in uno Spirito risorgente in tanti tempo-spazio".
Il tramonto finiva blu, e i disabili in una
nube di quark, ebbero il corpo sano
vedendo emergere dalle acque Iddio.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Sanies II

    C'era un paese felice
    l'American Bar
    di Rue Mouffetard
    c'erano delle uova rosse lì
    ho una schifosa dico gallinoroide
    tornando dal gabinetto
    il vapore la delizia il sorbetto
    lo chagrin dei vecchi pelle e ossa
    sgangherato corpo felice
    perso nel mio vecchio vestito lurido
    navigando barcollando su fino a Puvis il guantone di tulipani
    frusta frustami con tulipani gialli mi tirerò giù
    questi luridi vecchi pantaloni
    il mio amore mi ha cucito vive le tasche vive-oh davvero disse meglio così
    immacolato poi entro gli stracci marroni scivolando
    verso l'affresco risalendo libero il fiordo di uova tinte e strisce di cuoio con campanelli
    sparisco pensate nel locale
    i ruffiani giocano a bigliardo eccoli che gridano i punti
    la Barfrau fa molta impressione col suo potente didietro
    ci sono Dante e la beata Beatrice
    prima della Vita Nuova
    le palle cozzano scalogna amico
    Gracieuse è là Belle-Belle giù nello scarico
    Percinet stivalato colla mascella al cobalto
    fanno giochi ingobbia-ingobbia
    succhia succhiare non cambia nulla
    l'Alighieri se n'è andato au revoir a tutto questo
    crollo del tutto in una risatina di dispetto
    sentite
    sulla sala un terribile silenzio
    un brivido sconvolge Madame de la Motte
    si spande scampana giù lungo le sue fettine
    il gran didietro schiumeggia e si calma
    presto presto il cavalletto i mollatori per il rito
    vivas puellas mottui incurrrrrsant boves
    oh subito subito prima che rinvenga la gogna bambù per la bastonatura
    una luna amara sculacciata alla moda
    oh Becky smetti non ti ho fatto niente smettila maledetta
    smettila mia buona Becky
    metti via le tue vipere Becky ti pagherò lo stesso
    Signore abbi pietà di
    Cristo abbi pietà di noi

    Signore abbi pietà di noi.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Dortmunder

      Nella magica penombra omerica
      oltre la guglia rossa di santuario
      io nullo lei scafo regale
      di fretta verso la luce viola verso l'esile musica K'in della mezzana.
      Lei mi è davanti nel padiglione illuminato
      a reggere le schegge di giada
      lo sfregiato segnacolo della calma dei puri
      gli occhi gli occhi neri finché l'oriente plagale
      non risolverà la lunga frase della notte.
      Poi, come un rotolo, piegata,
      e la gloria della sua dissoluzione ingrandita
      in me, Abacúc, feccia dei peccatori.
      Schopenhauer è morto, la mezzana
      mette da parte il suo liuto.
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        In quanti modi ti amo?

        In quanti modi ti amo? Fammeli contare.
        Ti amo fino alla profondità, alla larghezza e all'altezza
        Che la mia anima può raggiungere, quando partecipa invisibile
        Agli scopi dell'Esistenza e della Grazia ideale.
        Ti amo al pari della più modesta necessità
        Di ogni giorno, al sole e al lume di candela.
        Ti amo generosamente, come chi si batte per la Giustizia;
        Ti amo con purezza, come chi si volge dalla Preghiera.
        Ti amo con la passione che gettavo
        Nei miei trascorsi dolori, e con la fiducia della mia infanzia.
        Ti amo di un amore che credevo perduto
        Insieme ai miei perduti santi, - ti amo col respiro,
        I sorrisi, le lacrime, di tutta la mia vita! - e, se Dio vorrà,
        Ti amerò ancora di più dopo la morte.
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Live with Him - I see His face -
          I go no more away
          For Visitor - or Sundown -
          Death's single privacy
          The Only One - forestalling Mine -
          And that - by Right that He
          Presents a Claim invisible -
          No wedlock - granted Me -

          I live with Him - I hear His Voice -
          I stand alive - Today -
          To witness to the Certainty
          Of Immortality -

          Taught Me - by Time - the lower Way -
          Conviction - Every day -
          That Life like This - is stopless -
          Be Judgment - what it may.
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