Un sepalo, un petalo e una spina In un comune mattino d'estate, Un fiasco di rugiada, un'ape o due, Una brezza, Un frullo in mezzo agli alberi - Ed io sono una rosa!
Per un tuo sospiro io do sfogo a viventi note di gioia o di dolore. Sono una sola cosa col tuo canto, che sia mattutino o notturno, che entri tra i raggi del sole o tra le ombre della sera... Se dovessi Perdermi nella fuga di questa musica, non ne patirei, tanto questa melodia m'è cara.
Talvolta la mia gioia ti spaventa amore mio nasce dal nulla e si nutre di poco di larve invisibili che il vento trasporta di frammenti di paura che si fondono in tepore di briciole di serenità cadute dalla mensa dei poveri di un raggio di sole che risveglia lucciole addormentate in gocce di rugiada se mi ami amore mio perdona la mia gioia.
Sulla porta dell'officina d'improvviso si ferma l'operaio la bella giornata l'ha tirato per la giacca e non appena volta lo sguardo per osservare il sole tutto rosso tutto tondo sorridente nel suo cielo di piombo fa l'occhiolino familiarmente Dimmi dunque compagno Sole davvero non ti sembra che sia un po' da coglione regalare una giornata come questa ad un padrone?
Sono quella che sono Sono fatta così Se ho voglia di ridere Rido come una matta Amo colui che m'ama Non è colpa mia Se non e sempre quello Per cui faccio follie Sono quella che sono Sono fatta così Che volete ancora Che volete da me Son fatta per piacere Non c'è niente da fare Troppo alti i miei tacchi Troppo arcuate le reni Troppo sodi i miei seni Troppo truccati gli occhi E poi Che ve ne importa a voi Sono fatta così Chi mi vuole son qui Che cosa ve ne importa Del mio proprio passato Certo qualcuno ho amato E qualcuno ha amato me Come i giovani che s'amano Sanno semplicemente amare Amare amare... Che vale interrogarmi Sono qui per piacervi E niente può cambiarmi.