Poesie d'Autore


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)

Spesso il male di vivere ho incontrato

Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l'incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.
Bene non seppi; fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Ho sceso, dandoti il braccio, almeno milioni di scale

    Ho sceso, dandoti il braccio, almeno milioni di scale
    e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
    Anche così è stato breve il nostro viaggio.
    Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
    le coincidenze, le prenotazioni,
    le trappole, gli scorni di chi crede
    che la realtà sia quella che si vede.
    Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
    non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
    Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
    le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
    erano le tue.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Forse un mattino

      Forse un mattino andando in un'aria di vetro,
      arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo:
      il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
      di me, con un terrore da ubriaco.

      Poi, come s'uno schermo, s'accamperanno di gitto
      alberi, case, colli per l'inganno consueto.
      Ma sarà troppo tardi; ed io me n'andrò zitto
      tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Felicità raggiunta

        Felicità raggiunta, si cammina
        per te sul fil di lama.
        Agli occhi sei barlume che vacilla
        al piede, teso ghiaccio che s'incrina;
        e dunque non ti tocchi chi più t'ama.

        Se giungi sulle anime invase
        di tristezza e le schiari, il tuo mattino
        è dolce e turbatore come i nidi delle cimase.
        Ma nulla paga il pianto di un bambino
        a cui fugge il pallone tra le case.
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Tempi brutti per la poesia

          Sì, lo so: solo il felice
          È amato. La sua voce
          È ascoltata con piacere. La sua faccia è bella.

          L'albero deforme nel cortile
          È frutto del terreno cattivo, ma
          Quelli che passano gli danno dello storpio
          E hanno ragione.

          Le barche verdi e le vele allegre della baia
          Io non le vedo. Soprattutto
          Vedo la rete strappata del pescatore.
          Perché parlo solo del fatto
          Che la colona quarantenne cammina in modo curvo?
          I seni delle ragazze
          Sono caldi come sempre.

          Una rima in una mia canzone
          Mi sembrerebbe quasi una spavalderia.

          In me si combattono
          L'entusiasmo per il melo in fiore
          E il terrore per i discorsi dell'imbianchino. *
          Ma solo il secondo
          Mi spinge alla scrivania.

          * Con "l'imbianchino" Brecht si riferisce a Hitler.
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            Scritta da: Silvana Stremiz
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Ho sentito che non volete imparare niente

            Ho sentito che non volete imparare niente.
            Deduco: siete milionari.
            Il vostro futuro è assicurato - esso è
            Davanti a voi in piena luce. I vostri genitori
            Hanno fatto sì che i vostri piedi
            Non urtino nessuna pietra. Allora non devi
            Imparare niente. Così come sei
            Puoi rimanere.

            E se, nonostante ciò, ci sono delle difficoltà, dato che i tempi,
            Come ho sentito, sono insicuri
            Hai i tuoi capi che ti dicono esattamente
            Ciò che devi fare affinché stiate bene.
            Essi hanno letto i libri di quelli
            Che sanno le verità
            Che hanno validità in tutti i tempi
            E le ricette che aiutano sempre.

            Dato che ci sono così tanti che pensano per te
            Non devi muovere un dito.
            Però, se non fosse così
            Allora dovresti studiare.
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