Io sono la vostra voce, il calore del vostro fiato, il riflesso del vostro volto, i vani palpiti di vane ali... fa lo stesso, sino alla fine io sto con voi.
Ecco perché amate così cupidi me, nel mio peccato e nel mio male, perché affidaste a me ciecamente il migliore dei vostri figli; perché nemmeno chiedeste di lui, mai, e la mia casa vuota per sempre velaste di fumose lodi. E dicono: non ci si può fondere più strettamente, non si può amare più perdutamente...
Come vuole l'ombra staccarsi dal corpo, come vuole la carne separarsi dall'anima, così io adesso voglio essere scordata.
La porta è socchiusa La porta è socchiusa, dolce respiro dei tigli... Sul tavolo, dimenticati, un frustino ed un guanto.
Giallo cerchio del lume... tendo l'orecchio ai fruscii. Perché sei andato via? Non comprendo...
Luminoso e lieto domani sarà il mattino. Questa vita è stupenda, sii dunque saggio cuore. Tu sei prostrato, batti più sordo, più a rilento... Sai, ho letto che le anime sono immortali.
C'è nel contatto umano un limite fatale, non lo varca né amore né passione, pur se in muto spavento si fondono le labbra e il cuore si dilacera d'amore.
Perfino l'amicizia vi è impotente, e anni d'alta, fiammeggiante gioia, quando libera è l'anima ed estranea allo struggersi lento del piacere.
Chi cerca di raggiungerlo è folle, se lo tocca soffre una sorda pena... ora hai compreso perché il mio cuore non batte sotto la tua mano.
Briciole di storie e delle memorie del tempo che fu, non vedo già più. Un presente imminente mi passa di lato, mi prende e sorprende la mia fantasia. Questa vita è la mia, non è la poesia di un sogno proibito. È il profumo scandito di un dolcissimo evento che non semina briciole al vento, ma germoglia calore sul terreno del cuore.
Piccoli assaggi di fragole dolci, sono i messaggi venuti dal sole, che vuole scaldare e coi raggi forare la barriera del nostro lieto poetare. Messaggio di pace, messaggio capace di farti sentire più viva e capita. Messaggio di vita, comunicato da chi sa di esser amato. Messaggio trovato tra i tuoi desideri più belli, più veri: messaggio di ieri.
Colorate trasparenze tra dire e fare, sottili incoerenze che va a disegnare la mutevole illusione. La vedi, non si oppone, ma cambia direzione al contatto col reale. Trasparenza che nega l'evidenza, la distorce, la trasforma e coinvolge in tutti i sensi chi travolge. A volte non permette alla luce che riflette di assorbir la propria essenza e di negar la tua presenza: perciò di te non so far senza.
Immobili e freddi come marmi sul mare: non so come fare a farli aspettare e quei dubbi approdare. Momenti diversi, non scrivono versi e vanno a cercare quei marmi sul mare, per ritornare al viver reale, al tempo presente, dal quale ero assente. Ma una luce attraente attraversa la mente, il freddo non sente e ritorna calore sulla riva del cuore.
Dall'alto scorgiamo Il tempo che passa e non ci stanchiamo di chiedere ancora, se è tardi a quest'ora fermare l'istante. Voltarci un po' indietro, tornar sui vissuti, già visti e goduti, ma poi all'improvviso spariti e perduti. Terrazze in collina, fiorite ancor prima che venga stagione, non trovan ragione, ma sfidano il tempo perché ancor io ti sento.
Persa, non sono diversa dalle tante farfalle che muovono l'ale, nel loro svelare di allegri balletti. Persa in sguardi , in affetti, dentro grandi occhi scuri al di là di quei muri dei nostri progetti. Persa in discorsi perfetti di mezze parole, persa in aiuole, in sentieri ondulati, in consigli mai dati, in pagine lette, in aree protette. Persa di giorno persa di sera, persa per gioco ma in ogni maniera, poi ritrovata sul lungo cammino tra te e il destino.
Specchio chiaro della mente che rifletti il mio presente, fai sembrare inconcludente ciò che è nitido e attraente. Ogni verso, ogni scrittura che delinea la figura, di misteri, di paure, di poemi e di avventure. Specchio alato che rifletti il mio passato, ciò che è fatto se ne è andato, nei sentieri seminato. Specchio puro del futuro dentro te non vedo scuro, ma la limpida certezza del profumo di dolcezza che appartiene al mio sognare, ma che so si può avverare.