Se parli, se taci, granite vivaci, vedo apparire sul tuo sorriso. Sopra il mio viso, zollette di ghiaccio, se parlo, se taccio. Tornerà poi il disgelo dietro quel velo di freddo apparente: sarà la suadente neve bollente.
Cime di monti sui miei orizzonti, spicchi d'arancio tra i rami già pronti per gemme e fogliette. La luce riflette ma caldo non dona e fa da padrona la fredda atmosfera. Spremute di sole nel cielo d'inverno e sul mio quaderno inquadro l'istante: non più parola ma nuvola viola tra il rosso vagante. L'arancio col lilla nell'aere scintilla e segna il confronto tra giorno e tramonto, tra spremute di sole e speranze del cuore.
Intrisa di sogni, ricolma d'attese, non ho le pretese di neve d'agosto, ma tutto al suo posto vorrei che tornasse e che il vento spostasse come magia la tua ombra a fianco alla mia.
Linee lontane delineano un mondo come il nostro, rotondo ma perso nel nulla e concluso nel rosso diffuso. Marte, con arte ci racconti tramonti, tramandi gli eventi senz'acqua né venti. Tutti sorprendi e ci inviti a sperare nell'idea di un possibile mare. Tra rocce e crateri in noi, molti pensieri: se dire, se fare, se andare, se lo spazio guardare con occhi diversi, verso un nuovo avvenire, senz'acqua né venti... solo avvolto in sogni attraenti.
Solo in cuore innamorato può poetare, avrai pensato. Ma col volo, ora sono ferma al suolo. Ho volato, ho spaziato e poi sola senza fiato non mi resta che pensare a chi mi fece innamorare. Ma poetare lo so fare non soltanto in riva al mare; nei meandri della mente soffia un vento evanescente che trascina, che trasporta, verso frasi, rime e canti che non sono mai rimpianti, ma fremiti d'amore.
Sarei stata grande come George Eliot ma il destino non volle. Guardate il ritratto che mi fece Penniwit, col mento appoggiato alla mano e gli occhi fondi — e grigi e indaganti lontano. Ma c'era il vecchio, l'eterno problema: celibato, matrimonio o impudicizia? Venne il ricco esercente John Slack, con la promessa che avrei potuto scrivere a mio agio, e io lo sposai, misi al mondo otto figli, e non ebbi più tempo per scrivere. Per me, comunque, era tutto finito quando l'ago mi trafisse la mano mentre lavavo i panni del bambino, e morii di tetano, un'ironica morte. Anime ambiziose, ascoltate, il sesso è la rovina della vita!
Tu lodi il mio sacrificio, Spoon River, perché allevai Irene e Mary, orfane di mia sorella! E biasimi Irene e Mary perché mi disprezzarono! Ma non lodare il mio sacrificio, e non censurare il loro disprezzo; io le allevai, ebbi cura di loro, è vero! — ma avvelenai questi benefici col costante rinfaccio della loro dipendenza.
Knowlt Hoheimer se ne andò alla guerra il giorno prima che Curl Trenary denunciasse davanti al pretore Arnett quel furto di porci. Ma non è questa la ragione per cui si fece soldato. Mi sorprese che scherzavo con Lucius Atherton. Bisticciammo e gli dissi di non venirmi più tra i piedi. Allora rubò i porci e andò alla guerra —— dietro a ciascun soldato c'è una donna.
Non vidi mai differenza tra il giocare a carte per denaro e il vendere beni immobili o occuparsi di legge, di banca, di qualunque altra cosa. Perché tutto quanto è caso. Nondimeno c'è un uomo in gamba negli affari? Quello "vede", davanti ai Re!