Il mondo sottomarino, Foreste al fondo del mare, i rami, le foglie, Ulve, ampi licheni, strani fiori e sementi, folte macchie, radure, prati rosa, Variegati colori, pallido grigio verde, porpora, bianco e oro, la luce vi scherza fendendo le acque Esseri muti nuotan laggiù tra le rocce, il corallo, il glutine, l'erba, i giunchi, e l'alimento dei nuotatori Esseri torpidi brucan fluttuando laggiù, o arrancano lenti sul fondo, Il capodoglio affiora a emetter lo sbuffo d'aria e vapore, o scherza con la sua coda, Lo squalo dall'occhio di piombo, il tricheco, la testuggine, il peloso leopardo marino, la razza, E passioni, guerre, inseguimenti, tribù, affondare lo sguardo in quei fondi marini, respirando quell'aria così densa che tanti respirano, Il cambiamento, volgendo lo sguardo qui o all'aria sottile respirata da esseri che al pari di noi su questa sfera camminano, Il cambiamento più oltre, dal nostro mondo passando a quello di esseri che in altre sfere camminano.
L'oceano sonoro Palpita sotto l'occhio Della luna in lutto E palpita ancora, Mentre un lampo Vivido e sinistro Fende il cielo di bistro D'un lungo zigzag luminoso, E che ogni onda In salti convulsi Lungo tutta la scogliera Va, si ritira, brilla e risuona. E nel firmamento, Dove erra l'uragano, Ruggisce il tuono Formidabilmente.
Chiudo gli occhi ed è come se piccoli frammenti d'anima si staccassero attirati da una grande fonte d'energia calda e trasparente che le ingloba e le assorbe lentamente. Pochi secondi ed un caldo avvolgente possiede il presente, mi vede, mi sente, mi riempie. I frammenti donati son da me ritornati centuplicati e non ho parole, mentre lassù brilla il sole.
Se ascolti il silenzio, fuori dalle mura, stai ascoltando ciò che ascolto io e che parla di noi, lontani, eppure vicini tanto che ci basta il silenzio per trovarci e nella quiete esaltiamo la nostra semplicità nel capire i desideri e le passioni che altri non potranno provare. La voglia di guardarsi negli occhi, nel silenzio della poesia.
Diffuso calore tra gli occhi e le stelle e poi sulla pelle profumo e poesia, la tua bocca e la mia. Io, bocciolo di tulipano stretto nella tua mano, e tu sei in me.
Muovere confini e realtà è dato all'uomo, ma assorbirli è unico nell'insieme di volontà che nell'orbita possono anche mancarsi. Il miracolo è la consapevolezza dell'impatto e la voglia della scoperta. Nulla sarà tolto dalla coscienza e l'arricchimento totale scivolerà nell'io come seme, con tanta sete. Dalla fusione si coglierà quella linfa vitale che permette al seme di dissetarsi. Il germogliare del pensiero, sarà l'arricchimento del vivere come costruzione di nuovi equilibri.
Si amarono fuori dagli schemi ma dentro la loro logica, si cercarono più di loro stessi e il traguardo fu l'estasi oltre i sensi. A chi dedicare questa vittoria se non a loro stessi, finalmente appagati e consci dell'importanza di un solo bacio descritto.
Bianco mantello nevoso, avvolge i nostri corpi in un amplesso di passione, tanto più caldo in contrasto al gelo, tanto più forte in contrasto alla fragilità, tanto più unico in contrasto al tutto, tanto più vero al cospetto del sogno. Un fiocco di bacio, sciolto sulle labbra: neve di marzo.
In completa pace, la mente va dove il piacere di pensare le apre il canale, come un fiume possente con cascate e gorghi, e scivola a noi, porto felice, porto sicuro, per ritrovarci sempre uniti nei nostri desideri.