Poesie d'Autore


Scritta da: Elisa Iacobellis
in Poesie (Poesie d'Autore)
Se devi amarmi, per null'altro sia
se non che per amore.
Mai non dire:
"L'amo per il sorriso,
per lo sguardo,
la gentilezza del parlare,
il modo di pensare
così conforme al mio,
che mi rese sereno un giorno".
Queste son tutte cose
che posson mutare,
Amato, in sé o per te, un amore
così sorto potrebbe poi morire.
E non amarmi per pietà di lacrime
che bagnino il mio volto.
Può scordare il pianto
chi ebbe a lungo
il tuo conforto, e perderti.
Soltanto per amore amami
e per sempre, per l'eternità.
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    Scritta da: Elisa Iacobellis
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Prima di tutto l'uomo

    Non vivere su questa terra come un estraneo o come un turista della natura.
    Vivi in questo mondo come nella casa di tuo padre:
    credi al grano, alla terra, al mare, ma prima di tutto credi nell'uomo.
    Ama le nuvole, le macchine,
    i libri, ma prima di tutto ama l'uomo.
    Senti la tristezza del ramo che si secca,
    dell'astro che si spegne,
    dell'animale ferito che rantola,
    ma prima di tutto senti la tristezza e il dolore dell'uomo.
    Ti diano gioia tutti i beni della terra:
    l'ombra e la luce ti diano gioia,
    le quattro stagioni ti diano gioia,
    ma soprattutto
    a piene mani ti dia gioia l'uomo!
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      Scritta da: Elisa Iacobellis
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Ti amo come se mangiassi il pane

      Ti amo come se mangiassi il pane
      spruzzandolo di sale
      come se alzandomi la notte bruciante di febbre
      bevessi l'acqua con le labbra sul rubinetto
      ti amo come guardo il pesante sacco della posta
      non so che cosa contenga e da chi pieno di gioia
      pieno di sospetto agitato
      ti amo come se sorvolassi il mare per la prima volta in aereo
      ti amo come qualche cosa che si muove in me quando il
      crepuscolo scende su Istanbul poco a poco
      ti amo come se dicessi Dio sia lodato son vivo.
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        Scritta da: Elisa Iacobellis
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        In questa notte d'autunno

        In questa notte d'autunno
        sono pieno delle tue parole
        parole eterne come il tempo
        come la materia
        parole pesanti come la mano
        scintillanti come le stelle.
        Dalla tua testa dalla tua carne
        dal tuo cuore
        mi sono giunte le tue parole
        le tue parole cariche di te
        le tue parole, madre
        le tue parole, amore
        le tue parole, amica
        Erano tristi, amare
        erano allegre, piene di speranza
        erano coraggiose, eroiche
        le tue parole
        erano uomini.
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          Scritta da: Elisa Iacobellis
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Saprai che non t'amo e che t'amo

          Saprai che non t'amo e che t'amo
          perché la vita è in due maniere,
          la parola è un'ala del silenzio,
          il fuoco ha una metà di freddo.

          Io t'amo per cominciare ad amarti,
          per ricominciare l'infinito,
          per non cessare d'amarti mai:
          per questo non t'amo ancora.

          T'amo e non t'amo come se avessi
          nelle mie mani le chiavi della gioia
          e un incerto destino sventurato.

          Il mio amore ha due vite per amarti.
          Per questo t'amo quando non t'amo
          e per questo t'amo quando t'amo.
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            Scritta da: Elisa Iacobellis
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Il pescatore

            L'acqua frusciava, l'acqua cresceva,
            un pescatore stava sulla riva,
            tranquillo, intento solo alla sua lenza,
            ed era tutto freddo, anche nel cuore.
            E mentre siede e ascolta,
            si apre la corrente:
            dall'acqua smossa affiora
            una donna grondante.
            A lui essa cantava, a lui parlava:
            "Perché tu attiri con astuzia umana,
            con umana malizia, la mia specie
            su alla luce che la ucciderà?
            Ah, se sapessi come son felici
            i miei piccoli pesci là sul fondo,
            anche tu scenderesti, come sei,
            e solo là ti sentiresti sano.
            Non si ristora forse il dolce sole
            nel mare, e così anche la luna?
            Il loro volto, respirando l'onda,
            non risale più bello?
            Non ti alletta il cielo profondo,
            l'azzurro che nell'acqua trascolora?
            E il tuo volto stesso non ti chiama
            quaggiù, nell'immutabile rugiada? ".
            L'acqua frusciava l'acqua cresceva,
            e a lui lambiva il piede.
            Il cuore si gonfiò di nostalgia,
            come al saluto della sua amata.
            A lui essa cantava, a lui parlava,
            e per lui fu finita:
            un po' lei lo attirava, un po' lui scese,
            e non fu più veduto.
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              Scritta da: Elisa Iacobellis
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Il mare

              Lo scafo consunto e verdiccio
              della vecchia feluca
              riposa sul lido...
              sembra la vela mozzata
              che sogni ancora nel sole e nel mare.
              Il mare ribolle e canta...
              Il mare è un sogno sonoro
              sotto il sole d'aprile.
              Il mare ribolle e ride
              con le onde turchine e spume di latte e argento,
              il mare ribolle e ride
              sotto il cielo turchino.
              Il mare lattescente,
              il mare rutilante,
              che risa azzurre ride sulle sue cetre d'argento...
              Ribolle e ride il mare!...
              L'aria pare che dorma incantata
              nella fulgida nebbia del sole bianchiccio.
              Palpita il gabbiano nell'aria assopita, e al tardo
              sonnolento volare, si spicca e si perde nella foschia del sole.
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                Scritta da: Elisa Iacobellis
                in Poesie (Poesie d'Autore)
                Il mondo sottomarino,
                Foreste al fondo del mare, i rami, le foglie,
                Ulve, ampi licheni, strani fiori e sementi,
                folte macchie, radure, prati rosa,
                Variegati colori, pallido grigio verde,
                porpora, bianco e oro, la luce vi scherza
                fendendo le acque
                Esseri muti nuotan laggiù tra le rocce, il
                corallo, il glutine, l'erba, i giunchi, e
                l'alimento dei nuotatori
                Esseri torpidi brucan fluttuando laggiù, o
                arrancano lenti sul fondo,
                Il capodoglio affiora a emetter lo sbuffo
                d'aria e vapore, o scherza con la
                sua coda,
                Lo squalo dall'occhio di piombo,
                il tricheco, la testuggine, il peloso
                leopardo marino, la razza,
                E passioni, guerre, inseguimenti, tribù,
                affondare lo sguardo in quei fondi
                marini, respirando quell'aria così
                densa che tanti respirano,
                Il cambiamento, volgendo lo sguardo qui
                o all'aria sottile respirata da esseri che
                al pari di noi su questa sfera
                camminano,
                Il cambiamento più oltre, dal nostro
                mondo passando a quello di esseri
                che in altre sfere camminano.
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