Scritta da: Elisa Iacobellis
in Poesie (Poesie d'Autore)
Tu mi hai fatto conoscere
amici che non conoscevo
Tu mi hai fatto sedere
in case che non erano la mia.
Chi mi era lontano
oggi è vicino
e lo straniero è divenuto mio fratello...
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Tu mi hai fatto conoscere
amici che non conoscevo
Tu mi hai fatto sedere
in case che non erano la mia.
Chi mi era lontano
oggi è vicino
e lo straniero è divenuto mio fratello...
Ama
saluta la gente
dona
perdona
ama ancora e saluta.
Dai la mano
aiuta
comprendi
dimentica
e ricorda solo il bene.
E del bene degli altri
godi e fai godere…
E vai, leggero dietro il vento
e il sole
e canta…
canta il sogno del mondo:
che tutti i paesi
si contendano
d'averti generato.
Triste il giardino: fresca
scende ai fiori la pioggia.
Silenziosa trema
l'estate, declinando alla sua fine.
Gocciano foglie d'oro
giù dalla grande acacia.
Ride attonita e smorta
l'estate dentro il suo morente sogno.
S'attarda fra le rose,
pensando alla sua pace;
lentamente socchiude
i grandi occhi pesanti di stanchezza.
Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nel proprio ardore.
Io sono il mare di notte in tempesta
il mare urlante che accumula nuovi
peccati e agli antichi rende mercede.
Sono dal vostro mondo
esiliato di superbia educato, dalla superbia frodato,
io sono il re senza corona.
Son la passione senza parole
senza pietre del focolare, senz'arma nella guerra,
è la mia stessa forza che mi ammala.
Per nessun altro, amore, avrei spezzato
questo beato sogno.
Buon tema per la ragione,
troppo forte per la fantasia.
Sei stata saggia a svegliarmi. E tuttavia
tu non spezzi il mio sogno, lo prolunghi.
Tu così vera che pensarti basta
per fare veri i sogni e storia le favole.
Entra tra queste braccia. Se ti sembrò
più giusto per me non sognare tutto il sogno,
ora viviamo il resto.
Come un lampo o un bagliore di candela
i tuoi occhi, non già il rumore, mi destarono.
Così (poiché tu ami il vero)
io ti credetti sulle prime un angelo.
Ma quando vidi che mi vedevi in cuore,
che conoscevi i miei pensieri meglio di un angelo,
quando interpretasti il sogno, sapendo
che la troppa gioia mi avrebbe destato
e venisti, devo confessare
che sarebbe stato sacrilegio crederti altro da te.
Il venire, il restare ti rivelò: tu sola.
Ma ora che ti allontani
dubito che tu non sia più tu.
Debole quell'amore di cui più forte è la paura,
e non è tutto spirito limpido e valoroso
se è misto di timore, di pudore, di onore.
Forse, come le torce
sono prima accese e poi spente, così tu fai con me.
Venisti per accendermi, vai per venire. E io
sognerò nuovamente
quella speranza, ma per non morire.
Sii paziente verso tutto ciò
che è irrisolto nel tuo cuore e...
cerca di amare le domande, che sono simili a
stanze chiuse a chiave e a libri scritti
in una lingua straniera.
Non cercare ora le risposte che non possono esserti date
poiché non saresti capace di convivere con esse.
E il punto è vivere ogni cosa. Vivere le domande ora.
Forse ti sarà dato, senza che tu te ne accorga,
di vivere fino al lontano
giorno in cui avrai la risposta.
Dietro quella finestra
la cui tenda non muta
situo la vista di lei
che l'anima studia in sé stessa
nel desiderio che la rivela.
Non ho difetto d'amore.
Chi m'ami non manca.
Ma altro sapore avrebbe,
se ciò accadesse all'interno
di quella alta finestra.
Perché? Se sapessi, avrei
tutto che avere desidero.
Amai un tempo la Regina,
e c'è sempre nella mia anima
un trono da occupare.
Ogni volta che posso sognare,
ogni volta che non vedo, situo
il trono in quel luogo;
oltre la tenda il focolare,
oltre la finestra il sogno.
Così, passando, intreccio
l'artificio della strada
e un poco di me m'oblio.
Poi più nulla chiedo alla vita,
tranne d'esserne il vicino.
Chi ama profondamente
Non invecchia mai
Neanche quando ha cent'anni.
Potrà morire di vecchiaia
Ma morirà giovane.
L'amore è l'ala che solleva
L'anima verso l'infinito.
L'amore è il principio di tutte le cose.
Ho inseguito la luna
in un mare di stelle dorate
attratta dalla distanza inafferrabile,
sedotta dagli astri lucenti.
Sono annegata
nel cielo infinito del mio universo
sicura dell'esistenza
di un mondo senza limiti,
di una terra senza confini.
Ho ballato per deserti
immersa nella sabbia più dolce
avvolta da un caldo morbido,
riflessa su una spiaggia bionda.
Ho saltato le montagne
bagnata da una soffice neve
fino alla vetta più alta
dove giace la neve dura
che mi ha trafitta
con l'impassibile gelo.
Ho rincorso il sole
fino ad infuocarmi
per disperdere poi il mio ardore
nelle verdi pianure
di una valle senza fine.
Libertà di sognare
in tempi come questi
è l'unico mezzo
per continuare
a sentirsi veramente vivi.
Schegge di sogni
rimbalzano nel cielo
mi feriscono nella notte buia
accesa da una sola stella,
la più luminosa di tutte.
Tu,
dolce stella
unica scintilla
luce del mio cuore.
Speranza di una luna
che stanotte
non si vuole mostrare
paura di una vita
che ogni giorno
mi vuole cambiare.
Resisto ferma
immobile e decisa
senza far rumore
ma la luce è più forte del buio
mi lascio andare
correndo nel cielo dell'amore
schegge di sogni
mi colpiscono il cuore.