Poesie generazionali


Scritta da: Alessandra Tessarin
in Poesie (Poesie generazionali)

Donna

Eran d'oro i suoi capelli
la camicia immacolata
sulla gonna ormai stracciata.
Posa il resto della spesa
si sistema quel grembiale
e inizia a cucinare.
Un sorriso al piccino
mentre stira il camicino
è già pronta la minestra.
Si nasconde il caldo sole
chiude allora la finestra
ora cuce per il diletto
fino al giungere del sonno.
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    in Poesie (Poesie generazionali)
    Li riconosci dalla puzza,
    sono Morti ancor prima di provare vergogna,
    di fermarsi a guardare,
    emanano un tanfo che impariamo a riconoscere, sovente a evitare.

    Morti
    da quando le madri li hanno cresciuti e abortiti,
    lo schiavo diventa chi si sente fortunato
    ad aver un pasto ed un tetto.

    Per altri, eroi senza volto invece, era tutto diverso.

    Un anima immensa è spesso incastrata nel corpo di un coglione,
    e può solo che renderci aridi il pensiero che uomo sia solo un colpo inesploso,
    una pura cilecca,
    incapace di emanare una luce, la sua.
    La vita è una stronza, bella da togliere il fiato, e una sola per tutti.
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      Scritta da: Nataly Laganà
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Quattro righe

      4  L’inverno non entrerà dentro di noi
      3  I ricordi saranno regali
      2  Non ci chiederemo niente
      1  C’ incontreremo un giorno
         Quattro righe per poterti dire
         grazie
         per avermi invitato a ballare,
         la vita è un conto alla rovescia
         che non si può fermare .
      Composta giovedì 25 gennaio 2007
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        Scritta da: Marta Emme
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Oscure rimembranze

        Il fascismo appartiene al passato
        con tutto il male che ha provocato*
        (in primis le leggi raziali) e chi,
        irridendo lo evoca* (cartelli
        stabilimento balneare Chioggia del
        "camerata" Scarpa) è perché la
        propensione a orientarsi nel suo
        tempo è poca, debole e fioca. E
        camminar si merita allor come una
        foca* (va depotenziato), così
        tonnarella tonnarella quando
        dall'acqua* (la storia) è fora* (fuori).
        Composta martedì 12 luglio 2016
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          Scritta da: Sabrina
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Ero io

          Ero io
          che si è vestita di stelle
          per illuminarti il cammino
          e regalarti cose belle,
          che ti ha preso per mano
          mentre la notte incuteva timore
          e ha allontanato il gelo
          grazie al suo immenso amore.

          Sono io
          che ha donato se stessa
          senza chiedere nulla,
          e adesso lotta per non affondare
          cercando mille motivi per non morire,
          sicuramente stanca, triste e disillusa,
          ma più forte di prima
          e per questo orgogliosa!

          Sono io
          e questo mi basta
          felice di avere tanto amato
          anche se in fondo
          non è stato apprezzato,
          che cammina da sola
          grata alla sua forza
          e al fiato che ha in gola
          ma c'è una cosa
          che la vita le ha insegnato:
          è mille volte meglio
          aver donato.
          Composta mercoledì 31 agosto 2016
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            Scritta da: alessandro82
            in Poesie (Poesie generazionali)
            Mettiamoci al riparo
            dal giudizio universale
            quel che è fatto costa caro
            ed il sipario sale
            cavalieri immaginari
            vanno per deserti
            politici e falsari
            musicisti nei concerti
            c'è di tutto per la strada
            equilibristi e giocolieri
            mentre la nebbia si dirada
            ed è lontano ieri
            immigrati clandestini
            affondando nei barconi
            incontro ai loro destini
            mentre si svuoteranno le prigioni
            quella è l'ora della fine
            a ciascuno la sua festa
            chi si nasconderà nelle cantine
            e chi suonerà la tromba in testa.
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              Scritta da: Marta Emme
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Sollievo alla calura estiva

              Piove forte e piano sul giardino
              e sull'ontano; un odore di terra
              e olezzi d'erbe inonda intorno,
              ovunque ci giriamo; si respira
              l'aria fresca così ingenerata dal
              cader, la tanto agognata pioggia,
              sul suolo caliente e riarso, e,
              per il sollievo, esultiamo perché
              vero non c'è parso. Un breve
              intervallo alla calura estiva e provi
              il bene quale piacere dia, come
              una cosa semplice ma così
              possente e viva.
              Composta mercoledì 28 giugno 2017
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