Poesie generazionali


Scritta da: L. Da Re
in Poesie (Poesie generazionali)

Utopia

Ma tu riesci a immaginarlo
questo mondo?
senza case
senza neon
questa pioggia potrebbe toccarci l'anima.
e l'orizzonte
te lo ricordi?
Quella linea
frastagliata
come quel temporale all'alba
Riesci a immaginarlo?
Quel frastuono
nella testa...
è la frequenza di un lampo
Te lo immagini?
Questo mondo
Quel mondo
noi.
Composta martedì 29 agosto 2017
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    Scritta da: Patrizia Luzi
    in Poesie (Poesie generazionali)

    "Musica"

    Le tue parole sono note,
    che diventano musica,
    attraverso i respiri
    leggeri come farfalle,
    sogni e pensieri
    volano lontani.
    Vorrei scrutare i
    tuoi occhi per vedere
    se dentro c'è l'orchestra.
    Forse è solo un sogno
    oppure sono desta,
    aspettando e contando
    le ore del tempo che scorre,
    vivo una vita parallela
    in un'altra dimensione.
    Composta sabato 26 agosto 2017
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      Scritta da: Rosa Di Fraia
      in Poesie (Poesie generazionali)

      A volte

      A volte
      penso che tu non esisti
      che sei come il sole
      l'incanto del giorno
      e poi muore di notte.
      A volte
      penso che tu non mi abbia
      capita fino in fondo
      come quando si scrive
      una lunga poesia.
      A volte
      penso che ci vorrebbero
      mille giorni per
      poterti dimenticare
      ma non ne sono convinta.
      A volte
      solo a volte
      resto con l'idea
      che tu possa veramente
      renderti conto
      di quanto ti ho amato.
      Composta sabato 26 agosto 2017
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        Scritta da: Giuseppe Cutropia
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Genitori

        Voi siete coloro che mettete al mondo un'altra vita,
        che chiamate figli.
        Voi siete coloro che amano questi figli,
        cercando di guidarli... proteggerli.
        Voi siete un faro, verso il quale i figli si volgeranno quando la vita gliene darà motivo.
        Si... siete questo,
        una casa dove poter trovare una parola d'amore, sempre e comunque.

        Ma i figli...
        sono una vita a sé, e a loro volta amano.
        Cercando la loro strada,
        sbagliando o meno.
        Sono figli che nel loro intimo,
        si chiamano uomini.
        Inesperti marinai in questa vita...
        un mare che però, devono e
        vogliono affrontare.

        Una casa non deve essere fatta di mura che imprigionano,
        ma di finestre aperte sulla vita,
        sulle personali scelte.

        I figli,
        devono essere innanzitutto uomini,
        con la propria identità...
        con la propria vita da vivere.
        Le orme che lasciate voi genitori,
        devono essere una guida da poter vivere nella libertà di decidere, scegliere... amare.

        Le scelte di un genitore sono quelle di un individuo a sé,
        e i figli...
        i figli lo sono pure.

        Il senso di appartenenza,
        non deve divenire possessione.
        Composta venerdì 25 agosto 2017
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