Poesie generazionali


Scritta da: alessandro82
in Poesie (Poesie generazionali)
Essere liberi.
Liberi come l'aria che va dove vuole,
come il cammino insolente del mare
e il fruscio della pioggia che batte.
Liberi come quel leggero fruscio,
come una stella isolata che ci tiene compagnia.
Essere liberi come il mondo quando è
in pace con se stesso,
liberi come gli usignoli che sanno perché
esistono nella loro vita semplice.
Liberi e allo stesso tempo mai stanchi,
mai spenti,
mai avviliti per qualche futile motivo.
Liberi come un Dio che nasce ed è risorto
mille volte, liberi quando si sa qual è il motivo
che ci spinge,
e con in mano un sogno.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Daniela Cesta
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Silenzio fragoroso

    Come è bello il silenzio autunnale
    lontano da fragori, clamori, risate,
    ascoltare solo la voce del tempo che passa
    sensazioni tra le più svariate e meditative.
    la voce delle foglie che cadono, armonia irripetibile
    alberi e cespugli che arridono al cielo,
    come un addio celestiale e indissolubile
    tutta la natura silenziosa sembra ovattata,
    impercettibile, inavvertibile, laconica,
    ma al contrario, il bosco è
    clamoroso, comunicativo, altisonante,
    ogni foglia e filo d'erba urla l'addio,
    la stagione spettacolare, colori vivaci che vestono
    le foreste, l'ultimo spettacolo d'amore delle foglie
    girandola di toni che illuminano gli occhi
    aumenta la sensibilità, arricchisce il nostro profondo.
    Composta sabato 28 ottobre 2017
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Marta Emme
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Dunque

      Chi si crogiola sugli allori
      è già dal futuro tagliato fuori
      e ciò che si ammantava d'oro
      diventa un tonfo sonoro,
      come è vero che non è
      conquistar solo le cose,
      quanto farle fiorir come le
      rose l'impresa d'eccelso
      valore, senza niente toglier a
      l'esser stato personaggio
      tenace e prode.
      Composta lunedì 2 ottobre 2017
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Simona Buzzi
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Andare via

        Tutti parlano
        nessuno ascolta.
        Posso scappare
        dalle persone
        non dai ricordi.
        Fanno male.
        T'inseguono
        in labirinti
        inestricabili.
        Ti trovano
        in memorie
        indistruttibili.
        Non serve
        correre via.
        Mi pervade
        un senso di vuoto.
        Mi ritrovo
        sola e indifesa
        avvolta
        in una coperta
        di malinconia.
        Ho il cuore
        in mano
        lacrime
        agli occhi.
        Sola
        silenziosa
        sono ombra
        della notte.
        Vorrei sparire.
        Andar via
        per sempre.
        Composta mercoledì 25 ottobre 2017
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Andrea De Candia
          in Poesie (Poesie generazionali)
          Quando io canto il suono del mio sguardo
          e la palpebra, petto coraggioso,
          fa sbocciare il suo fiore,
          apre al tocco del dito della luce
          il cuore oscuro della sua pupilla,
          quando esplorando quel celeste buio
          che rende me già simile a Demodoco,
          raggiungo il centro, arrivo a quella meta,
          ch'è il sommo buio biondo,
          comincio a raccontare nella folla
          impazzita dell'anima e del sangue
          e dell'ossa e degli organi, la voce
          tace, è silenzio dell'inascoltato.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Andrea De Candia
            in Poesie (Poesie generazionali)
            Ognuno era un apostolo di luce,
            l'ultima cena avvenne nel celeste:
            ci fu una mano che sembrò spezzare
            il pane, il Sole, l'unica pietanza
            di cui a ciascuno offrì una delle fette
            che venne rifiutata dalle palpebre,
            miracolo, riuscisse ad apparire
            ancora intero: usciti dalla mensa
            verso il tramonto, volti al suo martirio,
            anche il colore della sua tovaglia
            cambiò, fu nero, segnalò il suo lutto
            e le stelle, le briciole rimaste
            e non spazzate via, né da lì tolte
            furon celebrazione del ricordo.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Andrea De Candia
              in Poesie (Poesie generazionali)
              Stanco di sobrietà che erano mostre
              di raggi, pelli lucenti di un essere
              che si porgeva a sorsi sulle labbra
              ch'avevano quel centro della bocca
              nell'occhio, nella sua pupilla chiusa,
              chiese per sé come se ragionasse,
              anzi scegliesse con la testa d'altri,
              un vino, un sangue d'anima celeste.
              E quel sorso, brevissimo momento,
              bastò a condurlo al sonno della Notte.
              Vota la poesia: Commenta