Scritta da: Oriella Beretta
in Poesie (Poesie generazionali)
Ti muovi nei miei pensieri
come il vento.
Mi sfiori,
poi infuri
ed infine ti plachi
per poi tornare
più violento di prima.
Ed io mi abbandono.
Composta domenica 5 marzo 2017
Ti muovi nei miei pensieri
come il vento.
Mi sfiori,
poi infuri
ed infine ti plachi
per poi tornare
più violento di prima.
Ed io mi abbandono.
Raccolgo da terra
un cuore ormai nudo.
Lo ripulisco,
lo rivesto,
alzo gli occhi,
sfodero un sorriso
ed...
abbandono un'amore
ormai dissanguato.
Ti vivo
come pensiero
come sogno
come ombra
come respiro
come anima
come sangue.
Ti vivo
in ogni forma.
Sarai aria...
sarai sogno...
sarai sospiri...
sarai un ricordo.
Mentre le tue parole
cercavano di ferirmi
come lama di un coltello...
io raccoglievo margherite
in un prato incantato.
È stato un caffè
stretto ed amaro
questo amore.
Io invece,
lo volevo
lungo e dolce.
Erano sogni,
erano desideri,
erano lì.
Potevamo allungare
la mano ed afferrarli.
Siamo rimasti a guardare
portarli via da altri.
È l'imbrunire il momento
più malinconico
dove i colori si scuriscono
ed i rimpianti si colorano.
Di più di un'ora,
di più di un giorno,
di più di sempre,
voglio di più.
Voglio te.
Camminare a passi lenti nella memoria,
inciampare sui ricordi,
specchiarsi in pozzanghere di lacrime
mentre torni a casa
ancora una volta, sola.