Poesie generazionali


Scritta da: Cetty Cannatella
in Poesie (Poesie generazionali)

Il pedofilo

Anima putrida...
Istinti infernali...
Squarcia l'anima di dolore all'azzurro cielo di un bimbo.
Sguardi innocenti
Anime candide che si confondono davanti allo sporco gioco di un Demone terreno.
Lividi inguaribili lascerà a un'anima pura...
Non meriti il cielo...
Non meriti stelle
Non meriti l'aria.

Vivrai senza vita...
Perché il pedofilo non è altro che un orco che calpesta i germogli di un bosco incantato e puro...
e non avrà raccolto...
Ma foglie marce...
Pensieri sudici...
e imperdonabili rimorsi che mai ti faranno vivere.
Composta giovedì 10 novembre 2016
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    Scritta da: Ciro Marciano
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Un Attimo

    È stato un attimo o forse più
    Un tempo sarei impazzito al solo pensiero
    Oggi è solo un ricordo o forse più
    Il tuo profumo mi conduce oltre l'indefinito bivio

    Il cielo custodisce segreti indelebili
    Riflette immagini invisibili
    Se alzi gli occhi potrai vederli
    Se li chiudi potrai riviverli

    Saprai condurmi in posti meravigliosi?
    Forse ci siamo già stati
    Saprai ascoltare i miei silenzi?
    Forse non vorrai accettarli

    Il tuo essere è Sei un'infinità di sfumature messe insieme che variano continuamente d'intensità

    L'assoluto è la certezza dell'infinito
    È il tuo sguardo che si perde nel mio
    Quell'istante senza un tempo definito
    Racchiude il sublime stupore dell'ignoto

    È il nostro mondo indefinito
    Il tuo sorriso si confonde con il mio
    Se vorrai potrai ascoltare i miei silenzi
    Sono sinceri come i tuoi abbracci intensi.
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      Scritta da: Stefano Medel
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Passare

      Gli anni sono volati,
      il tempo passa,
      ma noi non ci pensiamo,
      siamo esseri mortali,
      per noi,
      il tempo è poco
      e prezioso,
      passa,
      passa svelta la gioventù,
      che non fai tempo ad imparare,
      non hai tempo di capire,
      e quando capisci di più,
      è tardi e sei già vecchio;
      passa veloce,
      questa vita,
      veloce.
      Composta domenica 6 novembre 2016
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        Scritta da: Antonia
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Halloween

        Anche quest'anno
        Halloween è arrivata
        zucche, colori,
        streghe e vampiri
        sembra una notte
        da assassini.
        È buio pesto
        mi trovo in strada
        e mi dimentico
        di tutto il resto
        solo un panino
        perché ho fame
        e tanto cammino
        da continuare.
        Suono a una porta
        dolce o scherzetto?
        L'uomo la sbatte
        senza un commento.
        Non sono armato
        non ho un coltello
        ma solo voglia
        di un fratello.
        Forse è l'oliva
        della mia pelle
        più luccicante
        sotto le stelle
        che ha impaurito
        quell'uomo strano
        che non mi ha
        teso la mano.
        O forse è solo
        ipocrisia
        continuo dritto
        per la mia via
        solo compagno
        è il mio fardello
        chissà domani
        come sarà
        quale destino
        mi attenderà.
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          in Poesie (Poesie generazionali)
          Riflessione
          Il sipario è calato e le luci si sono spente...
          Le giornate vissute sul trespolo sono terminate.
          Gli affetti negati, le giornate in solitudine gratuita sono terminate.
          La teatralità ha smesso di esistere.
          Le comparse sono rientrate nelle loro case.
          - Finalmente -
          - L'Eterno Riposo -
          Composta giovedì 3 novembre 2016
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            Scritta da: Ramcien85
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Quello che non è stato

            Il tempo non ritorna... mai...
            ho sempre creduto di poter aspettare,
            un momento migliore
            una situazione migliore
            un aiuto
            un segno
            un po' di coraggio.
            Quel momento non è mai arrivato
            quella situazione non si è mai presentata
            mi è mancato l'aiuto, il segno e soprattutto il coraggio.
            Ho sempre pensato di poter essere una di quelle persone che si creano il proprio destino
            ma la verità è che non ho mai fatto nulla per decidere il corso degli eventi,
            il fato ha deciso per me
            e io l'ho lasciato fare.
            A vent'anni t'immagini una vita,
            piena di amore, successo e sogni realizzati,
            credi che semplicemente accadrà
            volendolo davvero.
            Non è così,
            le cose che vuoi non capitano per caso,
            le devi rincorrere
            devi lottare, soffrire per conquistarle.
            Io non l'ho fatto.
            Non abbastanza almeno.
            Non l'ho fatto per paura di soffrire
            e alla fine ho sofferto di più restando a guardare.
            E ora mi volto indietro...
            quei sogni, quell'immagine perfetta nella mente
            di quel che sarebbe dovuto essere,
            è diventata una vecchia fotografia color seppia
            e fa male come quei ricordi che non ti lasciano mai.
            Oggi posso dire di essere felice?
            Forse posso ammettere di avere una vita felice,
            ma essere felici è diverso.
            La vita che ho non è quella che avrei voluto,
            è bella in apparenza,
            ho amici e amore, qualcuno può dire...
            ma la solitudine che senti dentro quando sai di vivere una vita che non è la tua...
            ci sono quei giorni che mi odio
            per non essere stata forte abbastanza per essere felice davvero...
            ma il tempo è andato, è una sentenza crudele
            che ti condanna per sempre,
            senza appello.
            E mi guardo indietro malinconica,
            piena di nostalgia
            per qualcosa mai accaduto
            per una felicità mai provata
            per quella foto chiusa in un vecchio cassetto della mente
            che ogni volta appare sempre più sfocata,
            come il ricordo di una vita sognata
            che non è stata...
            Composta giovedì 3 novembre 2016
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              Scritta da: Asianne Merisi
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Lodi fasulle

              Le lodi fasulle,
              fanno da contrattacco
              alle critiche oneste.
              Nulla e ciò che vedi,
              tutto e ciò che vuoi
              Tutto ruota intorno ai piaceri
              Molto di più dei doveri.
              Spesso pensi,
              che siano gli altri a non sentire,
              ma forse sei tu che non sai cosa dire.
              E se ascolti tutto ti pare banale
              Sarà che non sappiamo più cosa dire.
              Dove chi parla mente e chi ascolta
              non sa capire
              Il mondo ormai è un universo perso
              Dove chi è sincero
              è solo un diverso.
              Composta martedì 3 novembre 2015
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                Scritta da: Giuseppe Cutropia
                in Poesie (Poesie generazionali)

                A Scricciola

                Nella tenue penombra della
                mia malinconia,
                ritrovo la dolcezza dei tuoi
                occhi socchiusi.
                Uno sguardo sempre vigile
                sul mio cuore.
                Sento il tepore del tuo musetto,
                che si fa strada tra soffici,
                seppur solitarie, lenzuola.
                È nelle ore più tristi del calar
                del sole...
                che ritrovo te...
                il tuo amore.
                E di questa sincera compagnia...
                mi riempio l'anima.
                Ti stringo al petto...
                lo faccio dolcemente.
                Ma mi rendo conto che
                non sono io...
                ma tu,
                che mi avvolgi a te...
                donandomi tutto di te.
                Composta giovedì 3 novembre 2016
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                  Scritta da: Stefano Medel
                  in Poesie (Poesie generazionali)

                  Altri tempi

                  Tempi migliori
                  adesso che sono
                  canuto,
                  coi miei anni,
                  e il tempo ha fatto
                  stillicidio di me,
                  ripenso all'infanzia,
                  e rivedo la vecchia casa
                  coll'orto,
                  il pozzo,
                  e il baraccone di nonno,
                  e quegli anni giovani,
                  quando tutto era fresco e diverso,
                  anche il paese;
                  tempi migliori,
                  altri tempi,
                  i miei tempi
                  dell'infanzia e la giovinezza.
                  Composta mercoledì 2 novembre 2016
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