Scritta da: Rossella Porro
in Poesie (Poesie generazionali)
E non sento
il fremere
delle foglie
al tuo passaggio
né il canto
a cui il mio cuore
soleva sobbalzare,
non sento più
ed è un male
ed è un bene.
Composta mercoledì 2 novembre 2016
E non sento
il fremere
delle foglie
al tuo passaggio
né il canto
a cui il mio cuore
soleva sobbalzare,
non sento più
ed è un male
ed è un bene.
Dalla città delle cozze
alla patria della pizza,
caro nipote,
sei un bel piatto misto
non certo da mangiare
ma con tanti bei sogni
finalmente da realizzare.
Tuo padre nuotò
con alterna fortuna
ma tu che hai nel sangue
un po' dei due mari
qualcosa alla fine
mi farai sognare.
Basterà far ricorso
ai geni di tuo nonno
che, con tanta volontà,
da sempre se la combatte
davvero in ogni campo.
Solo così
un alloro olimpico
sarà alla tua portata
sperando che non diventi
la solita frittata.
Intanto la venuta
di tuo fratello mi ispirò
scritture di morale
mentre tu, tra cozze,
frittate e pizze,
mi stimoli soltanto
la solita fame di... conquiste
di corone, allori e medaglie.
Nero sangue incrostato
lacrima nel cuore,
antiche ferite rimarginate,
cicatrici eterne
scatenanti sorpresi sussulti...
profondo squarcio,
un grido elevato al cielo...
duro volto scolpito
nella nuda roccia
guarda, severo,
immoto ammira
il nuovo lacrimare...
il cuore più non sanguina,
gli occhi non piangono,
piccola, sola l'anima timorosa
mormora, si lamenta
tra inudibili sussurri...
lacrima forse?
O forse sanguina?
... no, ne lacrima ne sanguina,
solo sussurra e geme...
come la odo?
Ho forse perduto il senno
come ho perduto il dolce cuore?
Il mio rigore è forse fuggito?
Un fiore sboccia,
un nero fiore sboccia...
cos'è questo fiore?
"Il tuo senno perduto"
odo in un bisbiglio...
"chi sei tu, la anima mia?"
... Silenzio, solo neri petali,
solo il lento sbocciare
d'un putrido fiore...
Putrido?
"Non è forse il più bel fiore?"
"Chi è quel fiore?"
... Silenzio, no,
l'anima mia sussurra
"Quello è il nascituro
figlio del tuo dolore,
lui è il male che in te dimora,
lui solo una cosa teme,
il dolce tuo cuore che
da sempre ti distingue,
il cuore che, troppo ferito
hai lasciato fuggire..."
Plana al suolo un nero petalo...
"Poeta riaccogli il tuo cuore,
lacrima il fiume delle tue parole...
Poeta torna il mio padrone
seguace di Amore..."
Brama i tuoi sogni
non sono solo speranze
ma desideri da realizzare
nella notte che segue
ed io mi avvio
ad inseguirlo
sperando che accada
ciò che nel reale
ritarda.
Tutto se ne va
mi perdo dentro una serata
fatta di nulla
il cuore che va
prima o poi esploderà
non ho niente
fatto e disperso
in un vuoto non voluto
pensare
come voi avete passato la serata
vi avrei pure ascoltato non so per quanto
l'ora torna indietro facendomi vivere
la festa
la noia, l'infelicità che dentro va
non so più chi sono
non so dove vado
prima o poi troverò un muro
schiantandomi
ti troverò
cuore esplodi
divorami.
Fermo nel silenzio senza che quel senso di vita rovesci i miei pensieri nel nulla
Scivolando sui sassi dei ricordi che ormai si bagnano nel mare delle presunzioni
Il silenzio può dire molto di più, anche il cuore si riposa rallentando la vita che fugge veloce nel vento come una foglia
che lascia con dolore un ramo
Gli occhi vedono nel buio colori bellissimi che salutano l'aurora
che ormai rischiara un nuovo giorno
Ora dal silenzio scivolo via e vado alla ricerca di un nuovo profumo e di nuovi pensieri
che nel buio continuerò a colorare di sogni.
Stavo appoggiata contro la casa,
guardavo la campagna; da lontano,
pareva ricca di roba,
e da vicino, in parte
era segnata.
M'addentravo: ad ogni passo
saltava un sasso, da sempre
così camminava.
Il nulla
prende possesso
l'anima vuota
eppur è pesante
c'è distanza
tra me è il mondo
vedo gente
incontri
altre volte parli
ma
sono distante
distendo le braccia
apro il cuore
tendo le mani
sono lontano
e, sì che la vita è
un attimo da vivere
che palle però.
Ogni lume ha la sua ombra.
Chi del passato vittima si crede
ed al presente più non si concede
finisce che al suo futuro non provvede!