Poesie generazionali


Scritta da: Lucia Marolla
in Poesie (Poesie generazionali)

A onor del vero

Illustre poeta
Salustri Carlo,
saranno lustri che più non assisti
alle comiche delle nostre vicende "sinistre",
sui nostri costumi
e le allegorie scioviniste
che sciorinano tutti per poesia,
ciò che invece è pura eresia.
Qui se non si ride
è perché dormono tutti...
sugli allori, quelli ormai distrutti.
tra tiri e sputi, ladri fottuti,
corrotti e cornuti
che solo di questo sono "vestuti".
non si vergognano di tanta boria
forse più grande dell'Andrea Doria.
Lustrano il crine nero della boria
per assurgere ad una costipata... solenne... falsata gloria.
Composta mercoledì 5 ottobre 2016
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    Scritta da: Elena Gavioli
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Pigramente

    Restiamo a letto ancora stamattina
    vestiti solo della nostra pelle
    e del suo profumo
    le nostre forme avvolte l'una all'altra
    ci coccoliamo
    di morbidezza e respiro.
    Restiamo nel letto stamattina
    ancora per un poco
    assopiti insieme
    quando gli altri sono già a lavorare
    che lusso
    indugiamo nella nostra isola
    di tenerezza e di calore
    mentre il mondo non ferma la sua corsa.
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      Scritta da: Elena Gavioli
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Cinque del mattino

      Avanza il chiarore negli occhi dagli occhi di casa
      la pioggia sulle foglie tintinna un canto autunnale
      rumori di galline sui campi vicini
      dove il gallo?
      Non c'è nessun passante per l'isolata strada
      parole nella poca luce per alte vibrazioni
      di un giorno che non si accenda nella piattezza
      minuti stupidamente esauriti in uno stare inutile
      desideri per nuove visioni
      un giorno da eroe ma nessun trofeo da vincere
      parole in musica per una psiche impaziente
      tutto è musica tranne la critica
      gli alberi fuori forse sorridono
      non è la poesia perfetta cos'è la poesia perfetta
      basta che lo sia questa è la mia.
      Composta giovedì 20 ottobre 2016
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        Scritta da: Stefano Medel
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Senso notte

        Le ore mi sembrano baratri
        Rocciosi,
        oscuri meandri che non finiranno mai,
        il tempo pare fermo,
        silenzio, pregno di nubi,
        cielo scuro,
        notte,
        perdo il senso del tempo,
        e il mattino pare
        un anelito lontano,
        alle porte dell'aurora,
        ancora lontana,
        penso alla mia storia,
        me stesso,
        le persone a me care.
        Composta lunedì 17 ottobre 2016
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          Scritta da: Stefano Medel
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Strano della notte

          Strano
          La notte mi sembra un bambino,
          la guardo e non so,
          se mi scruta o è assente,
          intorno, le luci dei neon,
          i bar sono chiusi,
          un abbaiare sconsolato,
          un gatto sfuggente,
          strada lucida di pioggia,
          freddo
          e nuvole ombrose,
          il semaforo manda
          luce gialla, saettante;
          tutta mia la città,
          deserto di cemento e tegole,
          pali, saracinesche chiuse.
          Composta domenica 16 ottobre 2016
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