Scritta da: V. Asevschi
in Poesie (Poesie generazionali)
Mi sono perso
Nonostante la mia lungimiranza,
sono un ghiaccio e giaccio nella mia stanza,
tra la notte silente e il frastuono giornaliero,
tra lo vastità infinita del mio pensiero,
io mi sono perso.
Tutto questo caos mentale,
questo disordine confusionale nulla ha più senso.
Va tutto al di là della logica e qualsiasi cosmo spirituale,
come tutti i giorni affrontiamo questa vita banale.
Sono immerso in questo intenso mare di conformismo
a cercare una ridicola briciola di consenso,
senza dare valore a quello che veramente penso!
Ho la mente inquinata da questa realtà malata,
madre, padre, scuola, università,
ti insegnano di diventare un ingranaggio,
nella macchina definita società!
Questi alti e bassi, guerra e pace,
chi urla chi tace, chi ride chi piange, chi ha tutto chi non ha niente,
chi diventa zombie chi è disobbediente,
chi vive chi sopravvive, vite spegnersi e vite mai accese.
Questa progressione infinita,
questa ciclicità di eventi casuali.
Che paradossalmente si ripetono senza una direzione
in questa breve vita artificiale,
in questo accecante buio io mi sono perso.
Composta martedì 10 maggio 2016