Poesie generazionali


Scritta da: Anna Maria D'Alò
in Poesie (Poesie generazionali)
Buon Natale a chi soffre...

Buon Natale a chi è solo, curvo sul suo stelo
senza calore e attende un maglione
caldo di amorevoli braccia
che lo avvolgano nel suo gelo.

Buon Natale a chi ha smarrito la strada
del ritorno e si è perso tra i labirinti
del cammino senza più meta
senza più luce e vaga nella nebbia
dell'indifferenza e dell'egoismo.

Buon Natale a chi non ha più lavoro
e ha appeso al camino la sua calza vuota
e sa che all'alba nessuno la colmerà
della sua dignità e del diritto d'esistere
e vivere senza l'ombra del domani incerto.

Buon Natale a chi ha come tetto un cielo
e per giaciglio un cumulo di giornali
e la strada è il pavimento della sua dimora
e il freddo il tormento, un cane suo fratello
che riempie i giorni senza abiti e sfarzi.

Buon Natale a te che soffri nel tempo
fermo del tuo lamento tra i tubicini
del tuo alimento e respiro fievole di vita.

Buon Natale a chi non ha più lacrime
per aver strappato dalla carne un suo
frammento
il seme o il frutto del suo grembo
e cerca oltre il sipario del teatro senza più comparse.

Buon Natale a tutti quelli che non han più sorriso
la Luce scenderà a illuminare il mesto viso.
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    Scritta da: henry persempre
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Ritratto di donna

    Potessi rimontare la tua indolenza
    risalire ai tuoi pensieri.

    Immaginarli come profumo di gerani
    alle narici.

    Guardare i tuoi occhi mentre si fa l'amore.

    Vederti tigre con i lineamenti stravolti
    all'apice del piacere.

    Osservare l'attimo in cui ti
    lasci andare a una dolcezza ansimante e muta.

    In questo istante, vorrei essere una lama affilata
    come l'amore, per trafiggerti l'anima.

    Levigata come ciotolo di riva.
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      in Poesie (Poesie generazionali)
      Smettiamola
      Ogni cosa a suo tempo...
      e di tempo ce ne sarà,
      non è mai troppo tardi per ricominciare.
      La vita è un bene prezioso...
      e ognuno ha il diritto di viverla,
      fino in fondo.
      Smettiamola di farle del male,
      amiamola e ci ricompenserà,
      non richiede uno sforzo eccessivo...
      basta un po di volontà.
      Respiriamola, difendiamola...
      con parole d'amore senza più falsità,
      amiamoci, liberiamoci,
      abbattiamo il muro delle avversità.
      Ogni cosa a suo tempo...
      e di tempo ce ne sarà,
      salviamo l'umanità...
      difendiamo la natura;
      e il futuro ci conserverà una vita nuova...
      una vita che, non è certo questa,
      ma una vita che dice: all'odio, basta!
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        Scritta da: Manuele Urru
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Crepe

        Vespro di tenebra
        alba d'una nuova tomba
        delle parole sepolte nel cuore
        ti cerco nei più remoti oblii
        della notte senza vita
        mio letale veleno
        che nelle vene scorri
        come un fiume di tristezza.
        Sono la morte
        che vaga nelle valli desolate
        di sconforto afflitte
        dove anche le piume
        pesano tonnellate.
        Composta lunedì 14 dicembre 2015
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          in Poesie (Poesie generazionali)

          Il pianto della luna

          Tra il turbino
          della neve
          a fiocchi larghi,
          sento
          la carezza
          di un dito
          sulla guancia,
          semplicemente invade
          il manto d'anima
          fra il tepor
          di una fiamma
          che lentamente
          scalda, sfiora
          ma non muore,
          nelle notti
          dentro il cuore.
          È l'inverno
          che solfeggia
          i rumori attutiti
          del silenzio
          che solo il buio
          sa donare.
          Se potessi avvicinarmi
          a quella virgola bagnata
          fra quel cielo appannato,
          forse, mi riscoprirei
          più mia.
          Umida, mi appare
          la sua luce,
          vorrei lanciarle
          fili d'argento,
          per poi funambula
          arrivare dal lei
          ed asciugarle
          il pianto!
          Composta domenica 14 dicembre 2014
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            Scritta da: Gigliola Perin
            in Poesie (Poesie generazionali)
            Giorno dopo giorno uccidiamo una parte di noi,
            giorno dopo giorno,
            lasciamo integra solo la parte più forte,
            una dopo l'altra impariamo a sopprimere
            i lati di noi vulnerabili.
            Ho ucciso l'alterego che creava illusioni,
            ho ucciso la Sua stessa Anima
            ora un'altra parte muore,
            ora tutto ciò che conoscevo ed amavo di me
            è andato,
            è chiuso,
            ben incatenato in quel luogo
            così oscuro del mio essere
            dove nemmeno io
            ho il coraggio d'entrarvi mai.
            Ora ciò che nasce e risorge
            è la corazza di una lontana bimba
            che imparò a chiudere il mondo lontano da lei.
            Sono lacrime di gelido vento,
            sono sorrisi di freddo distacco.
            Ora quella bimba è risorta dalle ceneri di questa donna
            per ricordare a quella stupida sognatrice
            che i sogni sono morti decenni fa
            e credere che la vita fosse diversa da quello che la bimba aveva visto
            era solo utopia.
            Molte volte nascondiamo così bene il nostro essere bimbi in noi
            che dimentichiamo il perché lo facemmo.
            Ora quella bimba urla a gran voce i suoi perché.
            La nascosi per paura,
            la paura che il suo dolore annientasse la donna che volevo essere,
            volevo credere che il lupo fosse solo l'animale cattivo della fiaba,
            ma ora lei prende il sopravvento su questa donna
            e le ricorda che il lupo è dentro la sua vita
            ed è meglio che sia la bimba d'allora
            a combattere ancora perché lei non ha sogni,
            non vuole illusioni, non crede all'amore,
            lei sa da molto che la vita ti prende le speranze e non te le ridà.
            Ora quella bimba insegnerà nuovamente alla donna
            a chiudere il mondo fuori dal suo cuore
            e rendere quell'anima forte come un diamante,
            la potrai rompere, infrangerla in mille zirconi
            ma la luce che emanerà sarà sempre quella pura
            di un urlo soffocato nella notte,
            che lasciò scorrere il tempo!
            Composta lunedì 14 dicembre 2015
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              Scritta da: Stefano Medel
              in Poesie (Poesie generazionali)

              È poesia beat

              Caro lettore,
              cerca finalmente di capire,
              che questa,
              è poesia beat generation,
              poesia hippy,
              poesia beat,
              come quella di Kerouac;
              un po' strana,
              un po' immediata,
              diretta,
              lineare,
              fatta di parole semplici,
              crude ed essenziali;
              non enfasi,
              né retorica,
              né stramberie sillabiche;
              questa è poesia
              di vita,
              la vita normale,
              per quello che è;
              è poesia beat.
              Composta lunedì 23 novembre 2015
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