Poesie generazionali


in Poesie (Poesie generazionali)

Un pensiero con i gomiti sul tavolo (la serie dei bicchieri)

È vero,
ultimamente ho scritto troppo di bicchieri,
ma se ne parlo è perché così li guardo vuoti
e non li riempio.
Se non bevo sono lucido.
Posso pensare.
Quindi posso usare la penna per scrivere,
e riuscire a leggere nella mia scrittura.
Si, sono lucido.
Se invece bevo perdo lucidità,
non penso,
scrivo come se fossi un altro...
... Un momento...
Ho sbagliato tutto.
Non scriverò più di bicchieri.
Tornerò ad usarli.
Composta domenica 13 dicembre 2015
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    in Poesie (Poesie generazionali)

    Una sera di sbagli, Knightsbridge

    La camera disdetta all'ultimo minuto.
    "Non è fare l'amore se siamo tristi".
    "E se poi ci addormentiamo,
    hai il treno al primo mattino
    e poi la nave".
    Oggi la penso in modo diverso:
    "fu un'occasione persa".
    E mi pento di essermi fatto sfuggire di bocca
    quel "tornerò presto",
    fatto poi diventare "mai".
    Io lo sapevo,
    forse anche lei,
    ma ce lo tenevamo dentro.
    Era l'ultimo dei segreti fra di noi.
    Mi turba il sapere che oggi
    che sono qui di nuovo
    non la cercherò.
    Io in qualcosa sono come allora
    sono rimasto a quel "tornerò presto"
    diventato un mai.
    Che così rimane.
    Le mie scuse erano in me da sempre,
    pronte.
    Oggi escono per l'occasione.
    "Avrà marito e figli".
    "È invecchiata, sarà molto diversa",
    "Non mi riconoscerà".
    E mi rivolgo col pensiero
    non ad una te
    ma ad una lei.
    E forse anche io non sono io
    ma un altro.
    Un lui che ripensa ad una lei
    che fu parte della vita di un altro.
    E conosce il loro ultimo segreto.
    Composta domenica 13 dicembre 2015
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      Scritta da: Marco Tedeschi
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Quando a letto non si va

      La sera è tardi e la mattina è presto
      ciao ragazzi stasera faccio presto
      ho compiti grandi e di responsabilità mi vesto
      tant'è che il mio capo m'ha detto che sò lesto

      No davvero, io non vengo
      c'ho caldo, la febbre e svengo.
      e per favore non insistete,
      che di birre ne ho già bevute e non ho sete

      Suona tre volte e quasi non capisce
      che oggi suona finché la batteria finisce
      perché sicuro che non muoverò un dito
      il mio capo si domanda dove sono finito

      e quando ho urlato tanto per spiegare
      c'era già un altro seduto a lavorare.
      Rimasto in piedi senza lavoro
      son tornato a bere, con il mio tesoro!
      Composta domenica 8 novembre 2015
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        Scritta da: assoduefolda
        in Poesie (Poesie generazionali)

        L'indifferenza

        La tua indifferenza riecheggia
        metallica ed irreale alle mie orecchie.
        Una cortina di fitta nebbia
        avvolge il ritmo della mia esistenza.
        I passi si muovono in un'atmosfera ovattata.
        La tua voce mi giunge da lontano
        come un sibilo continuo ed uguale.
        Tu mi appari, ombra di sogno,
        e come un'ombra scompari
        nell'abisso del tuo rifiuto.
        Composta nel 1997
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          Scritta da: Aquilablu59
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Metamorfosi il viaggio della vita

          Iniziò l'incanto, con un dolce suono di violino.
          M'incamminai con passo lieve, incontro al mio destino.
          La meraviglia fu nel percorso, comparvero le ali sul mio dorso.
          Da donna quale ero, in Aquila mi trasformai,
          affinché il dolore non arrivasse mai.
          Nella mia mente tutto tramutai.
          Il rinnovare ed il mutare,
          divennero le mie ali della vita,
          dove qualsiasi cosa... non feriva.
          Un cielo vasto come casa,
          e nuvole infinite per compagne.
          Una felicità infinita, dove non c'era prezzo da pagare.
          Solo un colore da poter trovare,
          il blu del cielo, profondo come il mare.
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            Scritta da: Sabrina
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Brutti ricordi

            Brutti ricordi,
            come foglie morte,
            mi svolazzano accanto,
            sfiorandomi,
            lasciano addosso
            un senso di amarezza,
            per poi svanire
            oltre il mio sguardo.
            Come rami secchi,
            o artigli di spettri,
            graffiano e feriscono,
            invadendo il presente,
            ma cuore anima e mente,
            all'unisono urlando,
            li scacciano via,
            oltre i pensieri,
            al di là del tempo,
            dove la vita
            si ricongiunge al vento.
            Composta venerdì 11 dicembre 2015
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              Scritta da: Sabrina
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Il canto dell'anima

              Lascia che il tempo scorra sulla tua pelle
              liberando rugiada e polvere di stelle,
              chiudi gli occhi, ascolta la voce del cuore
              e fatti guidare perché
              tra ostacoli, ansie e paure,
              grande è la palude che dovrai attraversare.
              Consenti al tuo corpo di riposare,
              segui il ritmo del cuore
              e libera la mente dalle mille paure,
              perché, finalmente,
              camminerai serena
              verso il tuo avvenire.
              Composta mercoledì 2 dicembre 2015
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                Scritta da: luigi1955
                in Poesie (Poesie generazionali)
                Io non so in quale spiaggia approderai,
                o giovane di oggi!
                Io non so come potrai vivere
                senza pace, senza serenità nel cor!
                Il tuo mondo è inquieto;
                la tua vita senza luce
                e su di te incombe sempre più
                l'ombra cupa del male.

                Dimmi dove andrai, o figlio sperduto
                sulla speranza, sentiero senza meta.

                Quanta sofferenza in te!
                Qual dramma è oggi la tua vita?
                Alla fede hai sostituito
                gl'influssi malefici;
                all'amore il tenebroso inconscio.

                Ridestati da ciò e vai incontro alla fede
                alternativa della morte,

                il tuo cuore così si rasserenerà
                e si sgombrerà da ogni ombra inquiete.
                Composta sabato 10 ottobre 2015
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