Poesie generazionali


Scritta da: Elisabetta Ferri
in Poesie (Poesie generazionali)

Carnevale

È la sera in cui tutti
mascherano i loro volti.
Ma dietro a ogni facciata
semplicemente dorata
c'è sempre un filo di malinconia
nascosta
da sorrisi di cortesia.
Un alzar di mani pronte a salutare
con candore infantile.
Volteggiare in un ballo
d'instancabile follia.
Sembra che tutto
in una notte porti via.
Ma solo al mattino quando ti svegli
ti accorgi che il tempo è scaduto.
E tutto torna tacito
e muto.
Composta sabato 14 novembre 2015
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    Scritta da: Arturo Donadoni
    in Poesie (Poesie generazionali)
    Caro fiore
    io mi ubriaco del tuo profumo
    io mi sazio dei tuoi colori

    lo so che tu profumi per api e calabroni
    lo so che i tuoi colori son per api e calabroni

    io non sono un'ape neppure un calabrone
    ma sento il tuo profumo e vedo i tuoi colori

    non m'importa d'essere un'ape o un calabrone
    mi basta di sentirlo il tuo profumo
    mi basta di vederli i tuoi colori

    ma forse caro fiore
    io lo sono un'ape o un calabrone

    solo tu questo me lo puoi far capire

    ma forse caro fiore
    io sono soltanto un povero coglione
    caro fiore
    caro fiore.
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      Scritta da: Sabrina
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Contro il vento

      Il vento gelido sferza il mio corpo
      che reagisce accelerando il passo.
      Energie che si scontrano,
      mille spilli punzecchiano
      la pelle del viso,
      mentre il fuoco scorre nelle vene.
      La forza nel cuore cresce,
      vorrei urlare
      contro quello che mi ostacola
      compresa la mia stessa vita,
      che al pari
      di questo gelido vento
      lacera, congela e ferisce.
      Ma nel cuore so che
      vincerò il vento
      correndogli contro,
      lacerandolo con tutta
      la mia rabbia e amarezza,
      sono forte, nonostante
      i bastoni che incontrerò
      sulla strada.
      La mia anima
      non si lascerà più lacerare
      ed il mio cuore
      non si ferirà,
      perché sarà di pietra
      per le coltellate
      e duro come l'acciaio
      di fronte ai tradimenti,
      infine sarà fuoco grazie
      a questo gelido vento
      che tenta di distruggerlo.
      Vita mia, sei stata dura,
      ma non mi cambi,
      continuerò a nutrirmi d'amore
      e ad abiurare bugie tradimenti
      egoismi insensibilità e superbia.
      Vita mia, mi hai ferita profondamente,
      ma altrettanto ti amo.
      Composta domenica 1 novembre 2015
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        Scritta da: Chiara
        in Poesie (Poesie generazionali)
        Li ritrovi là
        dopo tanto
        continuano
        ad avere lo stesso canto.
        Hanno la faccia piena
        di solchi
        hanno sofferto
        la gioia di amare.
        La pioggia adesso
        gli batte contro.
        Sono silenti
        a guardar il paesaggio
        parlando con il cuore
        stanno lì fermi
        non dicono niente
        stanno lì fermi.
        Un unico battito
        li fa camminare
        sono in silenzio
        e si continuano
        ad amare.
        Rimangono insieme
        sotto la tempesta
        niente va via
        e tutto resta.
        Corrono via
        alla ricerca del tempo
        passato
        ma è un tempo presente.
        Esistono loro
        ogni fatica
        li ha deformati
        ma si riconoscono
        si sentono loro.
        La pioggia più
        forte
        inizia a picchiare
        e adesso insieme
        cominciano a scappare
        uno tende e
        l'altra prende
        la mano.
        Si muovono all'orizzonte
        si muovono insieme
        si dissolvono
        tra carezze e
        soavi dipinti
        prendono il loro posto
        nell'oscurità.
        Composta mercoledì 4 novembre 2015
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          Scritta da: Rosa Di Lernia
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Mi manchi

          Mi manchi non è solo una semplice
          espressione
          Riflette un sentimento
          La nostalgia di te
          È la mancanza di ciò che serve per
          sentirmi completa
          Mi manchi l'ho detto o scritto
          tante volte
          Alla mancanza non ci si abitua mai
          Si attenua ma resta lì nell'angolo
          Pronta a riaffacciarsi quando meno me lo aspetti
          È in agguato e mi stringe il cuore a saperla lì
          Mi manchi e tutto ciò che provo è racchiuso lì
          Un pronome ed un verbo
          No è un'emozione che nasce dalla tua mancanza
          La mancanza intanto resta lì non si può curare
          È cronica la tua mancanza.
          Composta venerdì 30 ottobre 2015
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            Scritta da: Anna Manzo
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Il primo amore

            Si dice: "il primo amore non si scorda mai".
            Io dico: "ogni amore è il primo amore".
            Del primo si mantiene il ricordo
            nella mente più che nel cuore.
            Restano forse la nostalgia,
            la delusione, il rammarico
            che non sia stato duraturo.
            Ma l'ultimo è sempre il più bello,
            il più desiderato,
            il più vissuto,
            il più apprezzato,
            il più capito.
            Inutile restare abbarbicati al passato,
            molto più bello è
            continuare ad amare,
            a donarsi,
            a condividere esperienze,
            speranze e sogni futuri.
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              Scritta da: Elona
              in Poesie (Poesie generazionali)

              La sigaretta

              Ti sei lasciata libera, hai acceso la prima
              sigaretta mentre le mani ti tremavano
              hai esitato un momento, perché pensavi
              meglio lasciar stare però dopo la confusione
              che il dolore ti ha causato, ti ha spinto di provarla e
              andare oltre e a fumare veramente, non è stato
              un bell'impatto, eri te e nelle tue mani la sigaretta
              la fumavi così per dire, per tirare fuori il fumo
              ma non respirarla profondamente, ma ti sei
              fermata solo nel sapore amaro, che ti lasciava
              il fumo, eri te e fra le dita la sigaretta, è finita
              così con i ricordi sfumati e l'amaro che sentivi
              nella tua bocca, senza traspirare oltre.
              Composta domenica 18 ottobre 2015
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                in Poesie (Poesie generazionali)

                Italià s got talent

                Rimango oggi qui
                Tra panni da lavare
                E da stirare
                Reduce ancora
                Di una sera
                Davanti alla TV.
                Lo capisco sempre di più
                Che non so se mai potrò
                Non so se ce la farò.
                Non son particolare, non ho spade da inghiottire
                Non ho acrobazie da fare
                Non ho tracce di qualche male
                Non sono omo o bisessuale
                Sono una donna e basta
                Un test su Cosmopolitan me l'ha confermato
                ma quando prendo fiato emetto un suono
                si può dir sconsiderato?
                Ed allora voglio provare,
                questo mio talento far fruttare.
                "Voce bassa, roca, diaframmatica"
                Citava Cosmopolitan
                "Mettetela in pratica
                Per far vibrare chi dall'altra parte del telefono sta.
                È la voce sexy per antonomasia,
                dell'Angioline Jolie, di altre, in America e Asia.
                Di tre toni l'abbassate, suvvia,
                al più presto, provate!"
                Qualcosa, allora, era andato storto, quella sera
                Quando era aprile e inseguivo una chimera
                Di amore in più avere,
                di uscire dal lavoro, chiamare, farmi, come lui aveva promesso, coccolare,
                amicizia "hot" possedere,
                amicizia "hot" posseduta,
                prima desiderata, corteggiata
                per l'aspetto, le parole o quanto
                in un momento
                fu così
                tutto finì lì
                "Sembri un uomo!"
                Lui mi urlò
                E di vedermi mai se ne parlò.
                Forse ero stanca, quella sera, spossata
                Dopo un giorno di lavoro,
                forse sì, anche un po' incazzata,
                di lasciare sempre la mia voce lì,
                tra i muri di una scuola.
                Ma perché cominciò?
                Perché spesso mi sento sola, sola.
                Ma lui io mai più tradirò,
                lui che sempre, così come sono,
                mi accettò.
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                  in Poesie (Poesie generazionali)

                  Primo amore (1959-1989)

                  Era un'estate di tanto tempo fa
                  avevo dodici anni e tu
                  un anno e mezzo di più
                  e mi parlavi sulla terrazza
                  di cose da grandi
                  di cose così
                  io ti dicevo
                  che ritenevo
                  essere ancora
                  troppo bambina
                  ed il ragazzo
                  no, non lo volevo
                  mai una bugia
                  fu così grande
                  in vita mia
                  e te ne andavi a testa bassa
                  da quel momento no,
                  non mi cercavi più
                  le nostre vite
                  così diverse!
                  A scuola sempre dentro, io
                  tu sempre fuori!
                  Una siringa, poi, tu, per amica.
                  "Io non posso più"
                  mi dicevi un po' più in là
                  "non posso più essere come voi
                  non posso più parlare come voi
                  non posso più dire quel che dite voi
                  non posso più continuare
                  non posso più continuare!"
                  Tu, ora, dove sei, in mezzo agli angeli o tra la nebbia?
                  Tu
                  non hai mai detto una parola, una parola di più!
                  Una meteora, tu, nella mia vita
                  la gente ormai di te non parla più
                  ma se mi vedi guarda che io ti penso
                  che non ti scorderò mai più!
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