Poesie generazionali


Scritta da: Marta Emme
in Poesie (Poesie generazionali)
L'anno nuovo rinnovi
energie pulite
nelle giovani mente
ove son site.
Menti incorrotte
e così illuminate
da dettare soluzioni
alternative al petrolio
e a quel che v'è affine.
Persone coraggiose
che credon in quelle
uniche ricerche
veramente "creative"
per la sopravvivenza
e quel che v'è affine.
Ricerche che forse
non dan soldi,
ma non fan campare
alle spalle dei buoni
i vecchi manigoldi.
Composta sabato 26 dicembre 2015
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    Scritta da: LAURA TOFFOLI
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Piccole e preziose emozioni dell'inverno

    I fiumi di gennaio della mia terra
    sono secchi, ghiacciati e neri
    pungenti per gli aghi di foglie
    e macchiati di rosse bolle,
    accompagnati nel loro fermo cammino
    da sterpi che ritti come dita
    sembrano indicare il cielo:
    un cielo col bavero
    dove a stento una fievole luce compare,
    e poi il pigolare d'uccelli infreddoliti
    tra righe di sassi di fossati stanchi,
    piegati dalla brina che imbianca ogni mattina,
    e nascosti agli occhi fissi degli uomini manichino
    ecco tasche di bacche e di semi oleosi
    tra ciuffi d'aghi d'odoroso pino,
    scrigni d'un inverno che ai pochi
    regala emozioni, quelle vere
    che si trovano come vene
    sotto la pelle della natura amica.
    Composta lunedì 21 dicembre 2015
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      Scritta da: LAURA TOFFOLI
      in Poesie (Poesie generazionali)
      Pensieri poetici di vita
      sospesi i nostri passi
      divengono sassi sulla via
      quando cadono dal sogno...
      potessi sorprendere il giorno
      nel suo intercedere cadenzato;
      le fauci che s'aprono con l'occhio vigile del mattino
      divorano l'ore che si imbrattano di colori,
      di ruvidezze, di stanchezze e di suoni.
      Aggrovigliato è il senso che serpeggia
      nella lavagna di un destino che si muove
      quando il gesso lascia la sua scia,
      solo la fede in se stessi coglie l'attimo ruggente
      per portarsi via l'ombra che si appiattisce
      sul verde cammino.
      Composta giovedì 17 dicembre 2015
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        Scritta da: Alexandra Romano
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Oggi, caldo giorno d'inverno

        Oggi, quasi giorno di mezza estate,
        quasi come se fosse il preannuncio dell'inizio di un nuovo amore.
        Non il solito giorno invernale,
        ma un giorno caldo,
        con il sole che scalda perfino il cuore.

        Oggi, il sole brilla e riflette se stesso nel mare,
        e non è cosa da niente,
        perché ciò è frutto di uno raro splendore,
        determinato dalla vistosità del nostro sentimento.

        Oggi, è un giorno diverso,
        forse perché tutto è più immenso,
        il cielo, il mare, il nostro orizzonte...
        Il sole, sembra voglia far sorridere chiunque,
        perché chi sorridere splende,
        e forse, oscura tutto ciò che è mesto nella propria mente;
        un semplice sorriso, ma così rilevante.
        Composta lunedì 7 dicembre 2015
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          Scritta da: Claudio De Lutio
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Il perdono

          Mi parli, mi sorridi e
          all'improvviso
          pe' i baci che ti do su quel bel viso
          tu muti il gran fervor che hai addosso
          dicendo di finirla tosto tosto.

          Mi alzo, mi dispero e
          muto muto
          rimango a contemplar soffitto e muro
          cercando di nasconder a più non posso
          la rabbia che mi rode fino all'osso.

          Ma dopo che è trascorso un po' di tempo
          o per dimenticanza, o convenienza
          tornando la baldanza e l'impazienza
          di ribaciar ancor quel tuo visino
          m'accorgo che mi hai già perdonato
          e io ancor di più, mio cuoricino!
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            Scritta da: Claudio De Lutio
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Chiedo... decisa

            Stasera usciamo? Mi chiedevi spesso
            che a volte mi sembravi una tortura
            però già pronta col cappotto addosso
            il "si" lo avevi estorto con bravura.

            Andiamo in quel locale che ti piace?
            Dicevi in auto mentre io guidavo
            non senza approfittare di chi tace
            com'io facevo che non ricordavo.

            Com'è Brigitte, la mia più cara amica?
            Poi che il mio sguardo a lei t'infastidiva
            a domandar col finto riso a mimica
            mi costringevi a ciò che dir tradiva.

            Ti piace il mio rossetto? E i miei stivali?
            Con occhi dolci e mano nella mano
            la tua attrazione non avea eguali
            quando il sottrarsi a lei parea invano.

            Mi ami, è vero? Oppure non mi ami?
            Pur che sapevi che non sempre piace
            chi amor decanta a chi l'amor richiami
            se a volte appaga più chi guarda e tace.

            Torniamo a casa che s'è fatto tardi?
            Non era che l'inizio del più bello
            perché lettori cari i vostri azzardi
            tali non son e "a letto" è proprio quello.
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              Scritta da: Claudio De Lutio
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Lì... al di là delle nuvole

              Al di là delle nuvole,
              c'è un posto che non è vicino e non è lontano.
              È sempre lì!
              È un regalo... è un dono per ciascuno.
              È al di là delle nuvole...
              Il biglietto del viaggio di andata per raggiungerlo
              è tutto quello che bisogna lasciarsi alle spalle.
              È un riappropriarsi l'anima... è un ritorno al sereno.
              È proprio lì!
              Al di là delle nuvole.
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                Scritta da: Claudio De Lutio
                in Poesie (Poesie generazionali)

                Donne di sera

                Le donne di sera diventan più belle
                coi visi truccati, le pieghe ai capelli
                le gonne stirate e sotto le scarpe
                per gambe allungate, a sfoggio più alte.

                Si ammirano all'ombra e corpi sottili
                risaltano forme, adottano stili.

                Son belle di sera le donne anche dentro:
                regalano amori... "costrette" si vendono.
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                  Scritta da: Daniela Cesta
                  in Poesie (Poesie generazionali)

                  Le campane

                  Quando ero dentro la pancia di mia madre,
                  sentivo il suono delle campane,
                  hanno cresciuto me, bella la melodia delle campane,

                  è l'armoniosa musica della voce di Dio,
                  che aleggia nell'aria come fiocchi di luce benedetta
                  il suono squillante e i suoi rintocchi dolci,

                  sono la nostra vita intrecciata al Signore,
                  suoni argentini di preghiera, la luce che chiama
                  al cenacolo della Parola Sacra,

                  accompagna me da quando sono nata,
                  nel battesimo, nella comunione, ogni domenica,
                  nel vespro di tutti i giorni, ogni notte di Natale e Pasqua,

                  alle sette del mattino, per la gloria di Dio,
                  e un giorno, il rintocco accompagnerà me
                  nell'ultima entrata nella chiesa,

                  prima di andare al cimitero,
                  amo le campane e la sensazione che donano
                  l'espressione di vigilanza per tutti i cristiani.
                  Composta martedì 22 dicembre 2015
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                    Scritta da: Daniela Cesta
                    in Poesie (Poesie generazionali)

                    Io sono Maria

                    Io sono Maria, ho portato nel grembo
                    Gesù Cristo, il figlio di Dio,
                    ho avuto questo grande dono, dal Creatore della vita,

                    il Padre ha donato a me potenza
                    il Figlio ha donato a me sapienza,
                    lo Spirito Santo mi ha donato  amore infinito,

                    mi hanno avvolta con luce divina,
                    benedicendo la mia vita, ho capito la grandezza del Signore!
                    Io sono la serva del Signore la sua volontà è in me,

                    Io Maria, sono la Testimone del mio Dio,
                    la discepola del  figlio amato,
                    e chiedo a tutta la terra, di amarlo, contemplarlo,

                    benedicendolo tutti i giorni, pregando e invocandolo,
                    intercedo per tutta l'umanità, sempre,
                    ma per aiutarvi ho bisogno delle vostre preghiere,

                    è mio desiderio continuo condurre tutti, nella luce di Dio,
                    voglio salvare, proteggere, guidare
                    santificare e governare, l'intera umanità.
                    Composta domenica 20 dicembre 2015
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