Poesie generazionali


in Poesie (Poesie generazionali)

Maggio

Maggio si addormenta
cercando sogni e stelle
agli occhi intendi
ad ascoltare musica soave
che sale da una voce
lontana impercettibile
si desta
la melodia si spande
sveglia l'alba
è tempo di acquarelli
gli alberi sono in festa
hanno indossato
l'abito di fiori
sale dai campi
un soffio di viole,
il sole d'oro è un bacio
conduce l'assonanza delle note
sulla riva del cuore
vedo boccioli
intrisi nel giardino
di primi raggi
come una promessa di rose...
e valico il silenzio
oltre la soglia
raggiungo le pareti di un pensiero.
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    Scritta da: Gigliola Perin
    in Poesie (Poesie generazionali)
    Visualizza e non risponde,
    questo dovrebbe farti capire che non gliene frega nulla
    e credimi mi è stato detto da un uomo.
    Quindi fai una bella cosa,
    non metterci un bel punto
    ma cambia libro direttamente
    perché lui l'ha già fatto
    e il suo non risponderti
    è solo il modo di un vigliacco
    d'affrontare le cose.
    Composta martedì 5 maggio 2015
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      Scritta da: Sabrina
      in Poesie (Poesie generazionali)

      La magia del bosco

      Fasci di luce
      filtrano tra i pini,
      fino a sfiorare il sottobosco
      e il profumo di resina
      ci avvolge
      donandoci benessere
      e refrigerio.
      I miei passi
      si accompagnano ai tuoi
      mentre la penombra
      del bosco ci offre
      una preziosa
      atmosfera di intimità,
      in cui le nostre anime
      sono libere di esprimersi,
      senza che alcun peso
      riesca a incatenarle al suolo.
      Intorno a noi
      il cinguettio degli uccelli
      unito allo scricchiolio prodotto
      dai nostri passi sul
      soffice tappeto di foglie,
      erba e legni,
      compongono una dolce melodia,
      che ci riporta alla realtà del presente
      e nello stesso momento
      si colora con tinte fiabesche.
      Ti cerco al mio fianco,
      mentre con gli occhi della mente
      osservo le nostre figure
      immerse nella penombra
      e ti prendo la mano,
      per permettere ai nostri corpi
      di imitare ciò che le anime
      già stanno facendo sfiorandosi,
      unendo in questo modo
      la propria bellezza
      alla magia del bosco.
      Composta domenica 10 maggio 2015
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        Scritta da: Sabrina
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Parole e colori

        Un vento leggero muove
        il verde grano dei campi
        e crea tenui ombreggiature
        che a prima vista
        lo fa assomigliare
        ad un manto di velluto
        mosso dai passi di un gigante.
        Qua e là,
        il rosso vivo dei papaveri
        ed il giallo delle ginestre
        spiccano nei campi,
        ricordando a chi osserva
        la bellezza con cui
        la natura arricchisce
        i suoi paesaggi.
        Piccole aree boschive interrompono
        l'ampia distesa dei campi e dei colli,
        aggiungendo altre tonalità
        al verde dominante,
        peculiare espressione
        della magia che esplode
        nel mese di maggio
        e che mi dona un innato
        senso di appartenenza
        alla mia terra.
        Composta domenica 10 maggio 2015
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          in Poesie (Poesie generazionali)

          Illusione

          Tutto il creato
          Ti appare di rose
          Quando tiri di coca
          O ti inietti una dose
          Cerchi lo sballo
          Per non affrontare
          I problemi del giorno
          Nel bene o nel male

          Sofferente è la gioia
          Ma trasmetti dolore
          Trafiggi con la spada
          Le vene e il tuo cuore
          Cerchi invano una felicità surreale
          Che estasiato nel sogno
          Potrai provare

          Pensa alla macchina
          Allo sport o al pallone
          Quando sei in paranoia
          E non provi emozioni
          Sarà dal male la mente deviata
          Che ti rende schiavo in una strada sbagliata

          Esterna anche tu
          La forza interiore
          Respingi convinto
          Sciacallo spacciatore
          Pensa alla vita
          Perché la morte è in agguato
          Non crederti furbo
          O di esser graziato

          Nei momenti fragili
          Invoca il signore
          Prega con fede
          Che riscopri i valori
          Ma se ti senti solo
          O emarginato
          A un centro ascolto sarai aiutato.
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            Scritta da: geggio
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Tira...

            Una chinamartini per piacere
            l'ultimo
            e poi svanisco
            l'ultimo
            e poi vado
            l'ultimo e poi mi avvio.
            Tira, butta e molla
            questa serata è andata.
            No, non bevo
            ho la colite
            mi sta fottendo la vita
            basta. L'ultimo
            eppure
            sono le cinque del mattino.
            Noi a raccontare
            noi a ridere e scherzare
            noi, noi e nulla più.
            Un bancone si appoggia a me,
            un pensiero mi assale,
            io non riesco
            non ti so dimenticare.
            Penso di essere perso in questo
            io a pensare
            la vita è dura, la vita scivola
            la vita vola
            ma tira, botta e molla
            io da solo
            io perso
            io svanisco.
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              Scritta da: Sabrina
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Immobile

              Aliti di vento,
              sospiri che sfiorano
              il verde dei campi,
              formando piccole onde
              che trasportano fino a me
              l'odore dell'erba
              unito al profumo dei fiori.
              Adesso c'è pace
              lo sguardo corre
              lungo i contorni
              che trasformano
              il verde dei monti
              nell'azzurro del cielo.
              Il silenzio ci avvolge
              mi volto a guardarti,
              ma il tuo pensiero è bloccato
              lontano nel tempo:
              un dolore, profondo e intenso,
              che da un ricordo improvviso
              adesso è uscito
              e si diffonde nel vento.
              Ti sfioro una mano,
              ti cerco con gli occhi
              e capisco che il male
              non ti lascia più andare
              rimango così,
              immobile nel vento,
              ascoltando il tuo cuore
              e tutto il suo tormento.
              Composta domenica 26 aprile 2015
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