Poesie generazionali


Scritta da: Erasmo Sebastiano
in Poesie (Poesie generazionali)

Amico

Mi mancavi
e io ti cercavo...
Ma non ti conoscevo.
Non ancora, almeno.

Lunghi giorni, anni...
di attesa,
in un tempo che sembrava
non passare mai.

Ma poi ti ho incontrato,
finalmente,
- caso o volontà divina? –
in un giorno della storia.

Giorni, mesi, anni...
il tempo continua la sua corsa,
ma non me ne importa,
io non me ne curo più.

Vicino o lontano
tu sei presente nella mia vita.
Ho te e non ho bisogno di altro.
Ora non mi manchi più.

Mi fai sentire che esisto e che vivo,
e che sono importante.
Grazie a te,
che sei mio amico.
Composta venerdì 8 febbraio 2013
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    Scritta da: Marta Emme
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Il bambinetto

    Abbandonato sulle ali della fantasia
    non mi sorprende il sogno
    e di più mi consola la realtà
    che in quel prodigio respiro ha.
    E so che, finché resterò bambino
    il sogno, ancora, mi darà
    la gioia del cammino,
    dove succede che ognuno
    è artefice del proprio destino.
    Composta lunedì 29 giugno 2015
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      Scritta da: Mariella Buscemi
      in Poesie (Poesie generazionali)
      Oltre il muro.
      Guardando con occhi nuovi e rafforzando gli abbracci, con la fiducia per mani e dita.
      Nascente.
      Dai sentimenti azzimi e il cuore raffermo.
      Troppo o troppo poco, sufficiente solo a tratti, manchevole per un po'.
      Ho svuotato, aperto, diminuito e mai mi sono riempita di più.
      La pienezza degli occhi dolci e della voce gentile e il tutto che m'avvolge mentre dormi con la serenità dei sogni stampata sui tratti.
      Il respiro regolare che seguo.
      Conto i secondi per avere la misura dei battiti.
      Quando il tetto potrebbe volare via, ma il tuo calore è casa.
      La nostra.
      Costruisci una vicinanza che potrebbe portare solo il tuo nome che firmo io stessa con un buongiorno assonnato mentre i baci sono già sui sorrisi.
      Con l'alba sulle pareti e il sole dentro la stanza.
      Proiezioni decise di riverberi timidi.
      Una penombra che custodisce i bisbigli.
      Odore di te e delle rose che mi regali.
      Chè aprire gli occhi accanto a te è paradiso.
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        Scritta da: Sabrina
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Colori e magia

        Mentre fuori il sole splende
        e infuoca un pomeriggio d'estate,
        il mio corpo, disteso sul letto,
        assorbe, completamente,
        l'aria fresca della stanza
        e attimi di vita,
        scivolano via serenamente,
        come fossero
        acqua tra le dita.
        Intanto, l'anima si libera
        e i pensieri,
        di colpo leggeri,
        si spargono ovunque
        colmando lo spazio
        che mi circonda.
        Lentamente
        riprendo contatto
        con il mio spirito
        e la mente:
        ed è come tornare
        a respirare
        aria pura,
        dopo un attimo
        di apnea e di paura.
        Una splendida sensazione
        travolge quel momento
        di completezza, benessere,
        leggerezza, libertà
        e appagamento.
        Spontaneamente,
        una dolce melodia
        prende forma nella mente,
        la bocca si apre
        e l'aria si riempie
        di colori e poesia.
        Attimi di magia,
        come se tutto svanisse
        e l'anima mia
        inizia a cantare
        il suo amore alla vita.
        Composta martedì 30 giugno 2015
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          Scritta da: Stefano Medel
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Se tu mi amassi di più

          Vorrei mi amassi di più,
          e capissi cosa è successo,
          cosa è accaduto,
          sono anni che ci conosciamo,
          che stiamo vicini,
          sono anni che ho passato con te;
          ma tu non hai ancora capito,
          non hai capito;
          tu pensi a stupidate varie,
          alle tue cose,
          pensi solo per te;
          non capisci,
          non capisci,
          che ci sono io,
          nella tua vita,
          non capisci.
          Composta martedì 7 luglio 2015
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            Scritta da: Stefano Medel
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Ed io fra voi

            Ed io fra voi,
            non so che fare,
            non so che dire;
            ed io,
            fra voi,
            ridete scherzate,
            fate progetti,
            e di me,
            non pensi nulla,
            hai dimenticato,
            dimenticato in un angolo;
            ed io, fra voi,
            non so che dire,
            se andarmene o
            restare ancora un po';
            ti ricordi,
            di noi due,
            i nostri giorni,
            il tuo affetto;
            ed io, fra voi.
            Composta mercoledì 1 luglio 2015
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              Scritta da: Stefano Medel
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Sono quello che sono

              Io sono un creativo,
              un uomo di idee,
              un letterato,
              un po' beat,
              un po' artista,
              un po' anomalo,
              un po' strano;
              e capisco anche quello,
              che la gente non crede che io capisca;
              mi interesso di tutto e di niente;
              credo nell'arte,
              nella pace,
              nella libertà
              di scegliere;
              sono quello che sono,
              sono io.
              Composta martedì 30 giugno 2015
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                Scritta da: Stefano Medel
                in Poesie (Poesie generazionali)

                L'uomo delle macchinette del caffè

                Sono l'uomo
                del banco del caffè,
                e la gente va e viene,
                chi finge di non vedermi,
                chi mi vede male,
                chi mi saluta e mi è amico;
                sono l'uomo delle macchinette del caffè,
                il mio posto preferito,
                e guardo le persone andare,
                mille storie,
                mille problemi,
                segreti,
                che non sapremo mai;
                ognuno coi suoi guai,
                ognuno col suo daffare;
                ed io capisco,
                anche quello che la gente,
                non crede che io capisca.
                Composta domenica 28 giugno 2015
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