Poesie generazionali


in Poesie (Poesie generazionali)

L'anguria

Mia cara anguria quanto mi piaci,
affondo i miei denti e prendo i tuoi baci,
la mia ugola gongola del rosso tuo succo,
che scende polposo con un po' di risucchio.

Alt!, ai semi, quelli li butto:
schizzan ribelli i neri fratelli,
la sete è golosa e continuo addentare,
un seme sfugge, ma non lo lascio passare.

Sapore diverso e altro colore,
sono alla buccia, che mi guarda,
col suo largo sorriso.
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    Scritta da: Neferdisirio
    in Poesie (Poesie generazionali)
    Lento il vento soffia,
    inesorabilmente si infila in ogni fessura e canta,
    si spandono ovunque le sue note selvagge,
    sfiora cime di alberi mai profanati
    che dominano sulle grigie rocce senza alterigia.
    Vento caldo
    che bacia morbide cupole rese dorate dal sole, profumate d'incensi regali,
    vibranti d'amore tra veli ambrati
    danzano nelle notti ansimanti.
    Oh vento mio amato,
    amplifichi i miei ritmi incalzanti e smaniosi, l'antica danza del fuoco prepari,
    domina vento,
    tu comandi
    tu strappi i miei sensi
    e devasti con passione il mio essere,
    piccola nel tuo volo mi perdo beata
    e ti urlo il mio amore
    fra risate sudate,
    tra miele ebbro di te,
    tastiera del cielo,
    io vibro con te,
    amami vento,
    mio ossigeno eterno.
    Composta domenica 17 agosto 2014
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      Scritta da: Neferdisirio
      in Poesie (Poesie generazionali)
      Ti ho nascosta per anni, ti ho soffocata affinché non potessi deludermi mai più...
      Mi hai beffata Euterpe, covavi fuoco sotto la cenere...
      E ora esplodi lava scintillante,
      più limpida che mai,
      la tua potenza si è amplificata,
      è maturata nella profondità di vibrazioni gigantesche...
      Io ti sento cara Voce,
      ti sento in ogni cellula del mio corpo,
      scorri feroce nelle mie vene
      e urlando pretendi libertà!
      E allora vai: che libertà sia!
      Io ti sfido mia Voce,
      Tu sei la Dea, io la tua umile serva,
      possiedimi...
      perché io ti amo... fino all'ultimo respiro.
      Composta mercoledì 12 agosto 2015
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        Scritta da: Alessandro Borghesi
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Falsa

        Suggestione o pazzia,
        si stenta a credere
        eppure... tangibile il fatto è

        L'immagine del gesto losco tuo
        spazzato via un lustro mio
        disumana sarà la conseguenza

        Giullare o poeta,
        a te spettava la scelta del giorno
        brutta stronza...

        L'animo inviperito
        gremito di termini censurabili
        alimenterei il veleno tuo

        Deliziati dell'ipocrisia tua
        la parabola di bugie tue goditi
        assai prendere per il culo... ti piace!

        Il Perdono mio non avrai,
        rimossa con tanto piacere nel pensier
        bruciare nell'indifferenza tu possa

        La strada mia prenderò
        conscio e sorridente
        senza le frottole tue ascoltar

        Alleati fedeli ritrovati ho
        la sensibilità mia sostengono,
        difetti inclusi...

        Con loro ricco il cuore mio è
        sani principi inondano per me
        la figura mia in vigore lo è

        Ultimi i versi per te saranno
        tu ignobile piccola persona
        convinta dell'egoismo sei

        Addio... capito niente di me hai.
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          Scritta da: Gigliola Perin
          in Poesie (Poesie generazionali)
          Quanti desideri esprimiamo
          con gli occhi alzati al cielo
          in questa notte di stelle cadenti.
          Ammiriamo ed attendiamo
          come giovani bimbi innanzi al Natale,
          eppur sappiamo che nessun desiderio verrà mai esaudito.
          Ma alla fine
          sognare non costa nulla,
          alziamo il viso e guardiamo
          mentre un desiderio s'infrange
          sulla scia di una stella che muore!
          Composta mercoledì 12 agosto 2015
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            in Poesie (Poesie generazionali)

            A fine delle due giornate

            Felice quello che accarezzi per piacere
            e non per mestiere.
            Quello che non lasci che vada
            ma abbracci forte
            e tieni stretto a te.
            Quello che si alza dal vostro letto,
            non dal tuo.
            E la mattina dopo.
            Felice chi ti vede senza il trucco,
            con indosso una vestaglia
            quando ti metti a cucinare.
            Quello che quando vi incontrate
            stacchi il telefono e l'altra vita.
            Lui
            con cui parli di tutto
            fuorché di quello che già sa.
            Composta martedì 11 agosto 2015
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