Poesie generazionali


Scritta da: Francesca Manna
in Poesie (Poesie generazionali)

Noi due

Ho preso le tue mani e mi sono fatta cullare dalle tue dolci carezze,
Ho bussato al tuo cuore e ci sono entrata adagio,
Mi sono mischiata tra i tuoi pensieri e sono diventata un pensiero costante.

Amami come io ti amo,
Stringimi come io ti stringo a me,
Fa' che io sia tra i tuoi pensieri più dolci.

E sarà solo allora che sarò sicura tra le tue mani,
Che vivrò sempre nel tuo cuore
e sarò per sempre il più bello tra i tuoi pensieri.
Composta giovedì 20 agosto 2015
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    Scritta da: Maria Petrisi
    in Poesie (Poesie generazionali)
    Mi attraversa
    e mi devasta
    questo canto sublime
    che sento
    questi fantasmi
    che hanno troppa fame
    d'amore e di verità
    questa preghiera
    sempre più esigente
    questa voce che pretende
    sempre più amore
    e più conoscenza.
    Ma io sono un filo d'erba.
    Amo ogni goccia
    che si posa su di me.
    Ogni soffio di vento
    che mi accarezza.
    Ogni fiore che mi sfiora.
    Sono un filo d'erba e amo.
    Amo ciò che incontro.
    Come posso fare di più?
    Composta giovedì 20 agosto 2015
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      Scritta da: Cristallina
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Farfalla

      Sei posata sopra il profumato fiore
      ostenti colori sgargianti ai miei occhi
      meravigliati e stupiti.
      Mostrandomi la tua gentil anima
      spicchi il volo
      agitando le tue leggere ali
      te ne vai.
      E porti con te voli
      dei miei pensieri
      sognanti posti colorati
      di pace e serenità
      in perfetta simbiosi tra loro
      come i tuoi colori
      così elegantemente e graziosamente
      invitanti.
      Composta giovedì 20 agosto 2015
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        Scritta da: Cristallina
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Il temporale

        Tuoni, lampi, fulmini
        squarciano il cielo
        soffi di vento alzano
        polveri, carte e foglie di alberi
        che paurosamente si piegano
        e davanti al mio sguardo
        grossi sassi
        dal cielo vedo su di loro
        con brutale forza scaraventare.

        Ma d'un tratto la rabbiosa violenza
        lentamente si placa.

        Sebbene ancora il cielo pianga
        le sue ultime lacrime
        rasserenante,
        mostra, in un abbraccio solare
        un enorme arcobaleno di pace.
        Composta mercoledì 19 agosto 2015
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          Scritta da: geggio
          in Poesie (Poesie generazionali)
          Lacrima versata
          bicchiere bevuto
          pensiero ricordato

          fuori come una biglia
          lanciato senza una meta

          sorriso finto
          lavoro odiato
          amore sperato

          uscirne prima o poi
          uscirne completamente

          il sogno surreale
          sgretola la realtà

          i tuoi occhi mi fottono la testa
          sei ancora dentro di me.
          Composta sabato 22 agosto 2015
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            in Poesie (Poesie generazionali)

            Un paesino svizzero

            Nel verde più verde che c'è
            uno scoiattolo sui rami fulmineo,
            trafigge l'occhio annullandosi.
            Un paese sul fiume Limat, un ristorante,
            sempre sul fiume Limat,
            dove la cucina è italiana.
            I gatti sono di casa, m'ammaliano,
            alcuni hanno preso posto sulla terrazza,
            col pelo che freme al sole,
            annusano l'aria della cucina: c'è da leccarsi i baffi!.
            Uno di loro m'accompagna,
            con la coda in perpendicolare,
            elogiato dalla mia voce si lascia accarezzare.
            Poco più in sù sorge dall'erba un cimitero,
            le lapidi sono sagome radicate,
            afferrate al muschio vicine alla via.
            C'è, poco distante da Sonnenbergstrasse,
            una Chiesona che sembra un bunker,
            e, solo entrando il cuore si risolleva;
            lassù, sul fondo, il Crocefisso, e ti senti a casa.
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              Scritta da: Mariella Buscemi
              in Poesie (Poesie generazionali)
              Unirò il bianco dei miei fogli alla neve silenziosa, ché l'inverno è lungo un tratto di china giù tra le mie parole.
              Al caldo d'un fremito di dita tra bozze emotive, tremeranno anche le vocali a ridosso dei vetri appannati e il silenzio sarà fuoco a proteggere.
              Traccerò l'amore con la grafia stentata di polpastrelli paonazzi sulle livide emozioni che parleranno di te.
              Tra il gelido dei punti e il camino acceso di espressioni nuove che zampilleranno in scintilla sul taciuto per eccesso di pudore.
              Parole in fiamme.
              Anche il cielo sarà timido verso sera.
              Cadrà in pezzi di freddo sul crepuscolo nell'insenatura tra le colline avvistate in linea d'aria. Quando aprirò la finestra saranno refoli d'essenza che ti profumano il collo. Sarai riconoscibile al solo annusarti.
              Il muschio sarà fresco a ricordare vita.
              Io sarò viva per non dimenticarti mai.
              Tu.
              Come un'estate dentro all'inverno.
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