Scritta da: Alexandre Cuissardes
in Poesie (Poesie generazionali)
dopo il diciotto di dicembre
È cosi tanto che non ti vedo,
ma ti riconoscerei
anche fra migliaia di "mille".
E sentirei ancora il tuo profumo di latte,
piccolo cucciolo
cresciuto da solo.
E finalmente
mi potrei commuovere
e far scoppiare le lacrime che ho dentro,
nascoste in questa cassa
fatta di pelle e rughe
che mi fa da corpo.
E mischiarmi alla folla che fa il mondo,
seguirti,
senza più perderti di vista,
sfiorarti la mano,
come per abitudine
come se ci fossi sempre stato.
Composta venerdì 20 dicembre 2013