Poesie generazionali


Scritta da: Enrico Giuffrida
in Poesie (Poesie generazionali)

Anno che verrai

Caro 2025,
che del tempo terrestre,
stai per varcare la porta maestra,
lascia sull'uscio avversità e crisi
che il Mondo intero ne è già colmo.
Spazza via i nembi catastrofici,
di fame, guerra, morte e disperazione.
Costruisci sulla nostra madre terra
l'agognato arcobaleno della speranza;
traina con te il sole della vita novella;
riporta la solenne letizia in chi è stato lapidato
dal funesto e terrificante 2013.
Alita sui sovrani e politici
il vero spirito del leader:
fa che questi si impegnino
per far risorgere intere popolazioni
ormai sommerse dall'angoscia
del non riuscire a vivere.
Solleva la Bilancia della vera Giustizia,
riedifica i ponti della vera amicizia e dell'amore.
Fa rigermorgliare la speranza
nei cuori gelidi di chi l'ha persa.
La mia preghiera
è colma di richieste:
ricostruisci ciò che il 2024 ha annientato.
Composta domenica 29 dicembre 2013
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    in Poesie (Poesie generazionali)
    Sei appena uscita dalla doccia con i tuoi umidi color prugna
    il tuo corpo stilla ancora goccia a goccia
    ti avvolgi nel tuo telo e ti asciughi la faccia con la spugna
    poi ti massaggi lentamente tutto il corpo e la pelle
    madida resa morbida all'acqua calda... è piuttosto flaccia
    Da un tuo movimento repentino il tuo seno fa capolino,
    turgido e tremolante, sembra farmi l'occhiolino...
    poi con dolce nonchalance, lo nascondi il malandrino!
    Mi avvicino ai tuoi comandi e ti sussurro all'orecchio dolci frasi eccitanti,
    la tua pelle si irrigidisce mentre ti abbraccio sei tonda, tutta piena,
    ti massaggio tutta, anche le braccia e... il magnifico fondoschiena!
    tuoi capezzoli si induriscono, sono due bottoni rosa
    li stringo tra le dita e li trastullo senza posa,

    tu, da attrice consumata sei in estasi ormai e ti tocchi la tua cosa!
    Il tuo corpo si inarca, si contorce mugolando, stai gemendo
    mi inviti a non smettere di sfruttare la magica atmosfera del momento!

    poi di colpo mi abbracci e mi avvolgi, con fermento...
    L'asciugamano che copriva le tue beltà, cade sul pavimento sei nuda!
    ti sdrai sul telo bianco e mi trascini per terra accanto

    le tue labbra si avvinghiano alle mie, l'unione è perfetta!
    La passione ormai ci avvolge, mi baci tutto, è un vulcano il tuo ardore
    sei una amante appassionata senza ormai alcun pudore!

    mi mordi il lobo dell'orecchio e nella frenesia del momento
    mi sussurri "Prendimi adesso, cosa aspetti, sciocco!"
    Composta domenica 29 dicembre 2013
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      Scritta da: Manuel Pagnani
      in Poesie (Poesie generazionali)

      La notte

      Avverto la mia essenza,
      che intatta si dilegua,
      scivola lenta ed inesorabile,
      lì in quel vasto e soffice regno
      ove nulla è impossibile,
      logica, ragione,
      così sottili, cosi profonde,
      si disciolgono in simboli e codici,
      il bagliore di nuove percezioni,
      debolmente rimbalza indietro,
      intravedo un sottil linguaggio perduto,
      ed io spettatore inerte ed affascinato
      mi chiedo, quando, dove, esisto veramente?
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        Scritta da: Ada Roggio
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Buon Anno 2014

        Tra botti,
        mille colori,
        spumanti e panettoni,
        salti di gioia,
        è festa!
        Tutti vestiti sì, eleganti
        qualcuno anche con i guanti
        il rosso colore primordiale
        tutti vogliamo brindare
        quest'anno è stato una rovina
        abbiamo perso fiducia e stima
        rivogliamo il sorriso vero
        un lavoro si
        ma non quello nero.
        Che ci sia lavoro per tutte le famiglie
        che il sorriso ritorni ma senza briglie
        vadano via i cattivi pensieri
        torniamo giovani sparvieri
        spariscano tutti gli aumenti ingiustificati.
        Torni la serenità
        la pace in quantità
        gli aumenti non si potranno pagare
        l'uomo non riesce a lavorare
        il lavoro c'è!
        Quel che si trova poco e a basso costo
        ho da sfamare i miei figli, la gente ha risposto.
        Si dimezzino gli stipendi ultra eccellenti.
        Costruiamo una nuova economia
        pagheremo tutti le tasse in allegria
        2013 sparisci fa presto
        di malori ne hai regalati a milioni.
        Fuochi d'artificio chi ce li ha
        scintille sfavillanti in quantità
        festeggiamo con poco tutti quanti
        con balli e canzoni, musica e frastuoni,
        salmone, caviale, cozze arraganate
        se non campagne, spumante, o sangria.
        Non importa come cenare o brindare
        l'importate è festeggiare
        le lenticchie non possono mancare,
        sono d'auspicio di un buon guadagno per il prossimo anno.
        Come vuole la tradizione, una fettina di zampone.
        Ora basta sono sazia di raccontare,
        voglio raggiungere gli altri e festeggiare questa notte speciale.
        Buon anno.
        Composta sabato 28 dicembre 2013
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          Scritta da: C. Veratelli
          in Poesie (Poesie generazionali)
          Sogni che volano, spaziano
          corrono frugano nei
          pensieri
          camminando dentro a cuori
          nascosti oppure persi
          sogni inviati come cartoline
          ad indirizzi sbagliati
          sogni spezzati come nuvole
          dalla forza del vento
          sogni che imbrattano l aria
          profumandola di follia
          sogno che brilla in alto
          come una stella
          ma senza il suo cielo.
          Sogno
          come purezza
          dentro ogni fessura
          di vita
          luce dentro ogni iride
          che si scioglie
          formandosi in gocce di
          lacrime bagnate d'amore
          per profumare e morire
          inumidendo le secche labbra
          della sofferenza
          sogni che entrano
          intrappolandosi nei
          labirinti e mormorii
          del cuore
          tu sogno che
          darai vita alla luna della notte
          e al sole di un giorno amato
          desiderato
          sogno sentito come frastuono
          ma abbracciato da una
          pura dolcezza
          sogno che vive sotto la pelle
          che scorre nel sangue che pulsa
          nelle calde vene
          germogliando in pensieri
          segreti... e spogliato
          da amati desideri.
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            in Poesie (Poesie generazionali)

            Tu

            Tu sei l'acqua che bevo,
            il cibo che divoro,
            il caldo sangue che percorre le mie vene,
            il cuore che insistentemente batte nel mio petto,
            le dolci note della canzone che ascolto sempre,
            sei il letto su cui ti sogno,
            lo specchio in cui ammiro la mia immagine,
            l'enigma della mia vita,
            la verità indecifrabile,
            le nuvole che si rincorrono nell'immensità del cielo,
            sei la bianca luna che sola conosce il mio amore,
            la voce dei miei pensieri,
            il sole che gioca a rimpiattino fra i rami,
            l'ossigeno che dà vita alla mia anima,
            la carta su cui lascio scivolare, con l'inchiostro del cuore, questi pensieri pazzi d'amore,
            pazzi di te.
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              in Poesie (Poesie generazionali)

              Notte silente

              La notte bacia il mio corpo,
              le stelle lo illuminano,
              la natura dorme intorno a me,
              odo soltanto il dolce e soffice respiro del vento che accarezza il mio corpo e disturba il sonno della natura,
              immerso nella notte muovo i miei passi,
              silenziosamente in questa notte silente,
              notte cercata
              notte toccata
              notte, unica compagna della mia infelicità.
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                in Poesie (Poesie generazionali)

                VORREI

                Vorrei sognare i tuoi sogni,
                vorrei ascoltare i tuoi pensieri,
                vorrei toccare il tuo cuore,
                vorrei dissetarlo d'amore, vorrei dormire sul tuo cuscino,
                vorrei piangere con te,
                vorrei asciugare le tue lacrime,
                vorrei sentire il tuo caldo respiro nella notte,
                vorrei poter sentire l'odore della tua profumata pelle,
                vorrei darti me stesso,
                le mie albe rosee ed i miei tramonti malinconici che sanno d'infinito,
                vorrei accecarmi con la luce dei tuoi splendidi occhi densi di meraviglia,
                vorrei poter toccare la tua convulsa bocca,
                vorrei darti le mie gioie,
                il favoloso sole dei miei freschi mattini,
                vorrei poter farti ascoltare la voce del mio cuore che in silenzio urla per te,
                vorrei far respirare le mie emozioni con te,
                vorrei essere la fiamma della tua passione,
                vorrei poterti dire "ti amo mio unico e muto amore"
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