Poesie generazionali


Scritta da: Marco Giannetti
in Poesie (Poesie generazionali)

lacrime

Gli occhi come serbatoio
le gote fan da corridoio
la malinconia per inghiottitoio il tempo ne è l'asciugatoio.
Le lacrime sono copiose adescatrici di altre, trasparenti decalcomanie del proprio dolore.
Hanno l'eccentricità di un mappamondo, l'evanescente sbigottimento che (s)colpisce una città devastata.
La bocca si squarciava a dilavare i suoi limiti; e i denti come pilastri di marmo ad irretire quel gorgogliante singulto.
E in melma vischiosa slittavano, ma dove poi?
ridendo le ridicole.
Può fare a meno dei binari un treno che attraversa la felicità?
Composta sabato 27 luglio 2013
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    Scritta da: Marco Giannetti
    in Poesie (Poesie generazionali)

    la fine dell'estate

    Il sole si abbassa smanioso
    sul mare striato di rosso
    e in un attimo sparisce
    conte inghiottito dall'acqua.
    Quasi fosse scoccata la sua ora
    dietro l'orizzonte labile tra confuse tonalità di colori.
    L'aria frizzante e umida di salsedine si spande frammista al profumo pungente di zenzero.
    Mi rammenta l'odore del pane appena cotto alle prime luci del mattino.
    Così non avverto la fine dell'estate con le sue inerzie ed il niltore che ne fanno sbiadire la sembianza e più graduale è il passaggio.
    Io invece volo leggera con simmetria e grazia sul vuoto affiorante in superficie, e ne bevo l'allegrezza che totale mi pervade.
    Composta sabato 27 luglio 2013
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      Scritta da: Marco Giannetti
      in Poesie (Poesie generazionali)
      Lanciano vivaci attese,
      come fantasmi appesi
      a ganci di sabbia
      pronti a cercarsi e perdersi,
      guardarsi e disperdersi
      Applausi sospesi
      in un'aria raggelata
      di rimorsi accesi,
      come giochi di luce
      incandescenti e frenetici
      nel labirinto dei sensi
      scomposti e perduti
      Ricordi protesi
      su immagini marcescibili
      stillano la mente,
      e il salto oltre l'ovvio limite
      mi rende instabile Incapace di stare tra sogni conclusi e dolori pieni in un futuro già negato.
      Composta sabato 27 luglio 2013
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        Scritta da: Marco Giannetti
        in Poesie (Poesie generazionali)

        L'odore della morte

        Non c'è più tempo per stare insieme
        e assaporare gli infiniti momenti
        trascorsi accanto ma ormai volati via
        non è più l'ora di giochi e di speranze
        fuggiti via insieme all'illusione
        di fermare il tempo
        e non invecchiare mai
        è invece l'ora della mestizia,
        della rassegnazione
        una cupa malinconia
        offusca i pensieri
        e una funesta attesa
        lascia presagire i inizio di qualcosa
        che ha il nome della fine
        e si spande intorno a me i'odore della morte.
        Composta sabato 27 luglio 2013
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          Scritta da: Marco Giannetti
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Ira

          L'ira non è l'odio che si scaglia contro qualcuno
          ad personam
          e si può contenere nell'attesa di una vendetta (martirio benedetto come pretesto ecclesiastico).
          Non è il rancore che gira intorno a un oggetto
          e si può conservare sotto vuoto per riscattare qualche sgorbio dell'anima.
          È uno squarcio nella stabilità sarabanda impazzita di un equilibrio frantumato che inferisce at randoin.
          Uno scatto minerario, furia impetuosa di sanatoria col mondo.
          È il vano tentativo
          di condonare una felicità imperfetta in un mondo carnefice perfetto.
          Composta sabato 27 luglio 2013
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            Scritta da: Ada Roggio
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Donna guerriero

            Tu facevi parte di un gruppo.
            Un giorno ti fu chiesto, di ricoprire la carica di presidente, di li a poco accettasti
            Impacciata, impaurita dianzi all'enorme impegno richiesto, all'improvviso... Lei.
            Lei già presidente di un altro gruppo, ti tese la mano.
            Lei donna d'incanto, donna guerriero, invincibile, sfidava le avversità, irrinunciabile appuntamento con la vita, la rendeva ammagliante.
            La sua
            per te
            fu grande ammirazione, la voglia di raggiungere la sua forza, la sua caparbietà.
            Il vostro percorso, divenne ricco di impegni, di sfide.
            Le cattiverie vi scivolavano come burro
            Insieme due orme incancellabili.
            Raggiungeste la vetta, la meta stabilita.
            Ti insegnò a crescere, ti insegnò a camminare.
            Insieme invincibili
            Poi un giorno, un maledetto giorno, uno squillo, uno dei tanti come sempre.
            Lei ti chiese di incontrarti, ti mise davanti ad un'atroce verità.
            Lei donna guerriero messa a dura prova dalla Vita
            Tutto si chiuse intorno a te, tutto assunse un sapore amaro.
            Apparve la notte senza luna buia e tempestosa.
            Il cielo senza stelle.
            Avevi paura, andasti via
            Dopo un po' tornasti ad incontrarla, era irriconoscibile, si intravedeva la sua bellezza spenta dall'enorme nemico che l'aveva insidiata, il suo sorriso continuava a sfidare il suo unico nemico
            La donna guerriero aveva smesso di combattere,
            presa dalla rabbia decidesti di sfidare insieme a Lei quel nemico silenzioso,
            ma... aimè.
            Il nemico era più insidioso che mai
            La donna guerriero lasciò cadere le mani, si arrese.
            Lei
            Salutò te che nel frattempo eri diventata la donna che volevi somigliare.
            Lei
            Salutò la Vita con un sorriso
            E per sempre si addormentò
            Oggi tu
            il suo specchio riflesso
            di Donna guerriero.
            Composta venerdì 26 luglio 2013
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              Scritta da: Marco Giannetti
              in Poesie (Poesie generazionali)

              interno malinconico

              Le finestre chiuse su un buio interno malinconico.
              Un gatto intonava flebili miagolii di sottofondo.
              Uno schermo grigio lanciava caustici messaggi.
              il camino crepitava le ultime ceneri zolfate, e la poltrona dondolava i tuoi stanchi pensieri imbrigliati.
              Un barbaglio di luce penetrante inondò la stanza:
              maglie di felicità si strinsero intorno al tuo corpo sbiadito e disilluso.
              A volte il tempo regala
              ciò che prima ha sottratto.
              Composta sabato 27 luglio 2013
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                in Poesie (Poesie generazionali)

                Sei tu

                Sei tu la mia arte, l'espressione più vera di ogni emozione,
                la penna che si consuma su interminabili fogli di carta,
                il cuore come un tamburo che spacca i timpani,
                sei tu, sei tu
                il richiamo della mia terra
                la forza della mie idee
                sei tu
                la voce che aspetto ogni sera
                la rabbia che consuma l'orgoglio
                sei tu, amore mio
                il mio destino
                la mia pazienza
                il profumo del mare
                mi sembra di cercarti in ogni dove
                di rincorrerti senza riuscire mai a fermarti
                con i miei pensieri arrivo ovunque
                ma le mie mani stringono solo un pugno di insana pazzia
                quella che mi lega a te da sempre,
                e se non c'è altra via per giungere a te
                pazza voglio morire!
                Composta venerdì 26 luglio 2013
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                  in Poesie (Poesie generazionali)

                  Vorrei

                  Vorrei ballare per te, ora,
                  e lasciarti abbandonare in un caldo abbraccio

                  Avrei voglia di saltare dentro la tua anima e fare un bel cambio di stagione
                  Spalancare porte e finestre, alzare i tappeti che tolgono aria,
                  insomma... mettere un po' a soqquadro tutto
                  Dare vita e colore alle pareti che si stanno ingrigendo ma,
                  soprattutto, creare lo spazio ideale dove ritrovarmi accanto a te per viverti ancora,
                  lontano dal mondo che freneticamente si muove là fuori,
                  sciogliendo dubbi e affanni che ci imprigionano e limitano la nostra voglia di vivere

                  Fermiamo il tempo ancora una volta
                  Non ha senso il suo scorrere quando stiamo insieme
                  Perdiamoci ancora in alto mare
                  Spegni i motori di questa barca

                  Ora siamo soli e lasciamo che sia il suono del mare a farci compagnia
                  Abbiamo una promessa alla quale tener fede
                  Dimenticarci del resto quando sono i nostri occhi a parlare
                  Allontanarci da noi stessi,
                  quasi ad ascoltare solo le nostre voci di dentro,
                  i nostri respiri a lungo ingiustamente soffocati

                  Voglio arrendermi a te, alla tua dolcezza infinita,
                  al tuo amare così combattuto, ma che cerco come ossigeno nell'aria

                  Vorrei poter suonare il violino ed incantarti fino a notte fonda
                  poi risvegliarti col sax e baciarti fino ad esaurire ogni forza

                  Vorrei avere per te parole che stregano il cuore
                  e carezze che fanno dimenticare la tristezza

                  Vorrei essere il tuo sorriso, la tua forza,
                  la tua voglia, il tuo desiderio

                  Vorrei poterti sollevare da terra quando ti senti troppo stanco
                  ed essere il tuo motore a doppia elica
                  per portarti lontano dalla riva in meno di un attimo

                  Quante cose vorrei,
                  il tuo tutto, la tua ragione, il tuo futuro,
                  la tua sete, il tuo cuore
                  ma non importa ciò che vorrei
                  perché c'è una sola cosa che voglio ora
                  Starti accanto così e, se vorrai, molto più di così!
                  Composta mercoledì 26 giugno 2013
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