Poesie generazionali


Scritta da: Susan
in Poesie (Poesie generazionali)
Tutti parlano
di verità,
Quale verità mi chiedo?
Nessuno vuole la vera verità
ci ulludiamo di conoscere,
di sapere,
di volere,
ma quando ti
sbattono in faccia la verità
tutti fanno gli ignorri?
Allora chiediamoci
siamo disposti
ad accettare la vera verità
o vogliamo vivere
nel buio della vita
alla ricerca di una
verità, verità
alla quale ci si fugge,
per paura,
paura della vera
conoscenza,
allora cosa accade?
Si cerca quella verità.
e viviamo,
per sempre in ciò che è
più facile,
in una falsa verità!
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    Scritta da: Susan
    in Poesie (Poesie generazionali)
    Viviamo in un mondo
    fatto di illusioni,
    gli uomini vogliono
    la donna bella,
    e la donna bella vuole
    l'uomo bello,
    E poi ci permettiamo
    di pronunciare la
    parola amore!
    La bellezza dell'amore
    non è nella fisicità,
    e nel riempire gli
    occhi,
    ognuno di noi
    è bello,
    e parlo di uomini e
    donne,
    ognuno di noi ha
    una bellezza unica,
    nel grasso,
    nel magro,
    eccetera, eccetera
    Ma allora mi chiedo,
    siamo veramente in grado
    di amare?
    Perché l'amore vero
    và oltra tutto,
    l'amore vero và oltre
    l'infinito, degli
    occhi!
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      Scritta da: Susan
      in Poesie (Poesie generazionali)
      Tu sei,
      il momento,
      il momento dell'attimo,
      Mi hai chiesto,
      cosa è che ti manca?
      In silenzio ho ascoltato,
      e mi son risposta,
      cosa mi manca,
      nulla
      o forse si?
      Cosa ti manca?
      Mi ha accompagnata
      nella notte silenziosa,
      mi son detta,
      non mi manca nulla!
      mentivo,
      a te, e mentivo
      a me stessa,
      cosa mi manca?
      lo sai,
      tra me e me,
      mi son detta,
      sei sicura che non
      ti manca nulla?
      Mentivo,
      mentivo a me stessa,
      ed ho capito che
      mi manchi tu.
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        Scritta da: Susan
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Lei lui e l'eternità

        Al di fuori del mondo,
        lei sognava da sempre,
        sin da bambina,
        un ballo,
        sai come se fosse
        una vera principessa,
        lei,
        lei avrebbe voluto un
        unica volta un ballo con lui,
        il principe dei suoi sogni,
        e così che si perdeva,
        in quei attimi suoi,
        solo suoi,
        e volava,
        chiudeva gli occhi e,
        si perdeva
        in attimi eterei,
        lei voleva,
        avrebbe voluto,
        il suo attimo
        sotto quel cielo,
        su quel mare
        tanto amato, ed è così che
        si perdeva nelle sue braccia,
        stretta a lui così... al di fuori
        del mondo,
        era lei, era lui,
        appesi al filo di un sogno
        al di fuori del mondo,
        erano loro!
        Lei, lui,
        e l'eternità!
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          in Poesie (Poesie generazionali)

          La tua stella. Quella stella!

          Guardavi quella stella, brillava.
          Gli occhi s'incantavano al suo luccichio
          la mente andava lontano
          ai ricordi d'un tempo,
          a un percorso di vita che hai vissuto.
          Tu, da bambina che guardavi le stelle e credevi fossero angeli che vegliassero su di te.
          Avevi il tuo angelo che ti guidava
          quello a cui chiedevi di proteggerti sempre.
          Qualche anno dopo,
          rivedevi quella stella
          la sentivi amica
          ti dava forza,
          quando quella sera ricevesti solo pugnalate
          e nemmeno un sorriso.
          Fino a quando quella sera,
          un po' più matura,
          ho sperato che quella stella
          fosse la coscienza di chi ti aveva abbandonata!
          Oggi ti guardo,
          silenziosamente e sospirando lentamente
          io... che non ci credevo nemmeno più alla bellezza delle stelle,
          oggi so che ci sarai sempre
          e brillerai per me.
          Quella stella... La mia stella!
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            Scritta da: consu1218
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Labile il mio equlibrio

            Provo a stare immobile, cosi,
            chiudere gli occhi ed entrare con la mente in questo corpo
            provo a captare ogni piccolo muscolo che si muove in me,
            ogni crampo di malessere,
            ogni movimento che mi logora la mente attraverso lo stomaco.
            E tutto cosi labilmente equilibrato che un impercettibile nulla potrebbe distruggermi
            la sensazione di sentirsi cosi piccoli
            cosi fragili
            cristallo su altro cristallo in quattro mura strette
            non posso respirare, non posso sussurrare, non posso urlare
            è tutto qui dentro me.
            Composta mercoledì 21 agosto 2013
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