Poesie generazionali


Scritta da: Daniel De Rosa
in Poesie (Poesie generazionali)

Lascia la pelle nel mio letto, nel tuo pentimento

Lascio la tua pelle umida,
al fianco della mia,
bagnata come un fior di rugiada al mattino
t'ammiro... sento il calore del corpo tuo vicino
disteso, in un guscio di seta abbandonato,
rinnegato mi volto nello specchio
riflesso il volto mio, consumato,
scritto di rughe e dei pensieri della vita
e la vista tua sullo sfondo mi cattura:
tenera creatura condannata al piacere fugace
al goder infame senz'amore,
piegata al sensuale potere del peccare
affiscinata dal trasgredire.
Delusa la bocca tace, la vista si chiude
a dimenticar nel sonno, come incubo arrivato,
per guarir pensiero in preghiera,
ma lo scordar non ti da pace.
Infelice giace, nel finto dormir
l'inquieta voce geme.
e quella luce, sottil sul volto
posa la carezza, speranza non resta,
detesta il pensier ora la mente
che dell'inganno non fu desta.
Composta mercoledì 2 gennaio 2013
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Marilena Aiello
    in Poesie (Poesie generazionali)
    Lasciati suonare come arpa e come violino,
    mia amata dall'inebriante pelle di luna,
    lascia che tragga dal tuo vibrare le note della mia vita,
    suggeriscimi dolcemente l'armonia del nostro amore.
    La notte scivola via e con lei ci dissolviamo anche noi
    andando incontro al giorno che tutto illumina:
    mai più sensuali segreti da indagare
    né baci inaspettati a sorprendere i tuoi brividi,
    mai più questa solitudine sposata alla tua
    ché la vita caparbia mi esige lontano da te.
    Scriverai queste note, disegnerai il percorso
    e al mio ritorno riscopriremo la nostra unione.
    Amami da lontano, amami ogni istante
    non dimenticare il mio calore
    non lasciare asciugare il mio amore.
    Composta lunedì 7 gennaio 2013
    Vota la poesia: Commenta
      in Poesie (Poesie generazionali)
      La musica va a spiegare le vele
      Di questa barca di noi
      Naviga la carta sulle onde
      Come naviga il mio corpo sul tuo
      come navigano da lupi di mare
      Le nostre labbra nelle rotte dei baci
      Ed io ho sempre te nel cuore
      Piccolo germoglio di felicità
      Ho il terrore di perderti
      Germoglio di felicità
      Girasole tra mille papaveri
      Piccolo falò domestico
      Navigano le parole nelle poesie
      La commozione mentre le scrivo
      i pensieri puri come acqua di una sorgente
      Nei miei occhi puoi leggere il sentimento vero e puro
      Miele rosato sono sulle tue labbra
      Mio germoglio di felicità
      Mio germoglio tra tante ceneri
      Mio salice ridente delle colline venete
      Mio vino che mi ubriachi di ambrosia
      Mio unico cuore. Lo sai che ti amo? Morirei senza te.
      Filippo, mi riferisco a te cuore mio. Ti amo.
      Mi manchi. Ti amo. Mi manchi cuore.
      Ti amo, cuore. Io ti amo.
      Ti amo Filippo, ti amo cuore mio. Filippo, sei tu il cuore mio!
      Composta domenica 6 gennaio 2013
      Vota la poesia: Commenta
        in Poesie (Poesie generazionali)
        Affido a te luna, questo mio bacio e sospiro,
        di al sole di consegnarlo al mattino,
        al mio unico sogno, al mio unico Amore,
        che lontan or si trova e digli di farlo con la leggerezza di gocce di rugiada,
        perché, come rosa e la sua pelle,
        delicata e profumata,
        con la dolcezza di un usignolo per dirle ancora
        Buon giorno Amore.
        Composta mercoledì 26 dicembre 2012
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Edvania Paes
          in Poesie (Poesie generazionali)
          Sono sempre stata una del tipo;
          Pace, Amore e Rock'n roll
          ma mai una gatta morta
          se c'è da lottare non mi tiro indietro
          qualche volta abbatto, altre vengo abbattuta
          ma vinco sempre,
          perché fin da quando ero ancora nel ventre di mia madre
          ho imparato a combattere
          caduta tante volte ma sempre rialzata
          pronta a riprendere la battaglia,
          e questo per me è già da se una vitoria.
          Composta lunedì 10 dicembre 2012
          Vota la poesia: Commenta