Poesie generazionali


Scritta da: Stefano Medel
in Poesie (Poesie generazionali)

Legame

C'è un legame tra noi,
che ci unisce,
un filo impalpabile
di sentimento,
di amore,
di affetto,
e stima reciproca;
un filo di vibrazioni,
di emozioni
di affetto che ci lega da sempre;
sono legato a te,
da tante cose
in comune,
dai gusti,
dal piacere di stare insieme,
dalla stima,
e per me, sei più unica che rara;
sei una persona cara,
a cui sono legato
per sempre.
Composta mercoledì 17 aprile 2019
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    Scritta da: Marta Emme
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Respiro d'arte

    Non vedi attorno a te quel che
    di fantastico c'è fintanto che
    non vien perduto, non esiste
    più, e allor par che niente ti
    possa tirar su. Ma sollevarti
    potrai se dura la pelle venderai
    a chi vuol romper anche
    quell'unico e scampato remo,
    quel che solo può salvarti nel
    naufragio per quanto tu sia
    sconsolato e stremo. Dentro te
    c'è proprio tanto e se anche può
    consolare il pianto (per ciò che
    hai perduto) potrai comunque
    innalzare al cielo (luogo
    dell'anima) il tuo accorato canto
    (intendimento, pensieri), ove di
    stelle (idee) puoi raccoglier un
    luminoso manto perché la
    libertà, anche quella di star là
    (immerso nella divina arte
    dell'Universo), a respirar
    genialità, è certo scritta nella tua
    carta d'identità. E ciò sarà finché
    ti riconoscerai in Notre Dame,
    fiore all'occhiello di una Umanità
    che il bello ha saputo come
    realizzar e che ancor saprà
    mostrar (ricostruzione) quella
    autentica espressione di intenti e
    universalità (valori) che l'han
    potuta una volta edificar. Come è
    stato già con La Fenice (teatro di
    Venezia), che ancor si dice sia
    opera grandiosa e di sublime
    qualità; codesta, che dalle ceneri
    (incendio) è rinata e temeraria ha
    vinto sull'oscurità (oblio).
    Composta venerdì 19 aprile 2019
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      Scritta da: Marta Emme
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Cruccio divino

      Una colomba di Pasqua (annuncio di
      pace) in alto vola, tutta sola, non
      trova compagnia, ove (sulla Terra), per
      aver la pace non vale acrobazia. Così
      ritorna al Signore a portar l'annuncio
      di questo suo più grande cruccio; per
      dir che l'uomo muore, perché a Lui
      (Dio) vicino non pone il cuore. Vicino
      a Chi (Dio) gli ha donato il creato e
      che per tutta risposta l'ha invece
      stupidamente gabbato (tradito),
      siccome non se ne è sentito mai
      onorato. E poiché, infine, ne è così
      indegno è pure giusto che oggi ne
      paghi pegno (soffra del male che ha
      provocato).
      Composta sabato 20 aprile 2019
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        Scritta da: GENNY CAIAZZO
        in Poesie (Poesie generazionali)

        La tv degli orrori

        Televisione piena di banalità
        tra reality e gossip troppa sterilità,
        non c'è più spessore di cultura e qualità
        solo salotti ridicoli colmi di polemiche e volgarità,
        la cronaca tema grave e serio è aumentato
        e viene ogni giorno spettacolarizzato,
        presentatori e presentatrici studiano a tavolino
        strategie per fare odiens usando un tragico destino,
        vediamo tradimenti, persone anziane con giovani amori
        liti e chi diventa vip facendo figli con i calciatori,
        i veri professionisti vengono snobbati
        cercano personaggi inutili o raccomandati,
        scomparsi quei bellissimi varietà
        di vero spettacolo e professionalità,
        la televisione di adesso è priva di valori
        ed io la chiamo la tv degli orrori.
        Composta domenica 11 marzo 2012
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          Scritta da: GENNY CAIAZZO
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Vittima dello Stato

          Quattordici anni trattato da delinquente
          Per errori da ragazzo io per la legge sono niente,
          questa legge che mi condanna senza pietà
          ma di PAROLISI che uccide la moglie dice...
          non c'è crudeltà,
          chi ha tolto la mamma ad una figlia con trenta coltellate
          non è crudele io lo sono per quattro foto scattate,
          ho detto la mia si giudici e magistrati
          quelli a capo della legge non vanno toccati,
          amici e popolo che mi sostenete
          io vi abbraccio ad uno ad uno
          ma questa legge mi vuole dentro
          e non ascolta nessuno,
          non mi permette di essere ne padre, ne figlio e ne niente
          sono peggio degli assassini perché son stato prepotente,
          lo avete visto tutti come sono stato trattato
          io FABRIZIO CORONA sono vittima dello stato.
          Composta lunedì 18 aprile 2016
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            Scritta da: GENNY CAIAZZO
            in Poesie (Poesie generazionali)
            Ogni estate caldo e sudore,
            si sente spesso un cattivo odore,
            specie nei posti più praticati,
            ti otturi il naso nei treni affollati,
            caldo e sudore è tutto normale,
            ma certe volte ti senti male,
            alternativa spiaggia e mare,
            ma certa gente continua a puzzare,
            ci si butta nelle avventure,
            tra risate e scottature,
            caldo e sudore a volte scoccia,
            puzzi di nuovo dopo la doccia.
            Composta venerdì 19 agosto 2016
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              Scritta da: Stefano Medel
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Compleanno

              Un altro anno è passato,
              un anno in più, vissuto,
              andato,
              in cui ti senti un po'
              più
              vecchio,
              un po' stagionato,
              le primavere passano,
              gli anni aumentano,
              e sei sempre più vecchio
              e più ti allontani dalla gioventù,
              finita,
              andata,
              che vive ormai nei tuoi ricordi,
              memorie di compleanni andati,
              passati;
              com'era diverso da bambino,
              da giovane;
              non ti importava,
              non ci facevi caso,
              c'era la vita,
              la gioventù,
              il vigore,
              la forza della tua età
              in tasca,
              eri in compagnia dei cuginetti;
              adesso per fortuna,
              ci sono degli amici veri e pochi,
              che si ricordano,
              ti fanno un augurio,
              un conforto,
              una parola,
              ti regalano un sorriso,
              e ti senti
              meno solo,
              non dimenticato,
              bon compleanno,
              sei un vecchietto adesso.
              Composta mercoledì 17 aprile 2019
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                Scritta da: Stefano Medel
                in Poesie (Poesie generazionali)

                Noi due e il mondo fuori

                Noi due e il mondo fuori,
                ci siamo io e te,
                ci siamo incontrati una sera,
                laggiù,
                la tua mano nella mia,
                le tue labbra e le mie,
                e non ci siamo
                lasciati mai più;
                anni volati,
                il tempo è passato,
                un po' più grigi,
                un po' canuti,
                ma il sentimento è lo stesso,
                il bene e l'affetto,
                sono sempre gli stessi,
                tu parte della mia vita,
                io con te, da sempre,
                e il mondo fuori dai piedi,
                in malora chi ci vuol male,
                io e te,
                e poi il nulla.
                Composta martedì 16 aprile 2019
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