Poesie generazionali


Scritta da: Ejay Ivan Lac
in Poesie (Poesie generazionali)

Ogni giorno

Ogni giorno ci svegliamo, guardiamo il sole che sorge, le nuvole che si spostano con quel vento, che la natura spinge attorno alla nostra esistenza.

Ogni giorno, lottiamo, con quelle rocce che colpiscono i nostri corpi, quelle rocce che ci fanno male, che lasciano i lividi sotto la pelle. Se li sfiori fanno male, gridi, piangi, ma continuiamo a lottare.

Noi che crediamo al possibile dell'impossibile, noi, che camminiamo a testa alta tra la folla, noi, ogni giorno, che respiriamo l'aria che ci porta via lontano da questo mare di pietre, senza mai morire, senza mai cedere, raggiungeremo quel tramonto e quell'alba che solo i coraggiosi potranno vedere, asciugando il sangue delle ferite, le lacrime dei tormenti e i pensieri maledetti.
Composta mercoledì 24 aprile 2019
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    Scritta da: Stefano Medel
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Parole per te

    Queste poche parole,
    messe insieme,
    alla rinfusa,
    sono per te,
    solo per te,
    che sei unica,
    che mi porti via,
    dalla tristezza,
    e dal vuoto,
    e spegni la malinconia
    del mio cuore,
    della mia età;
    parole per te,
    solo per te,
    che dicono tutto
    e niente,
    che ti dicono grazie,
    per quello che mi dai,
    quello che fai,
    grazie ate.
    Composta martedì 30 aprile 2019
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      Scritta da: Stefano Medel
      in Poesie (Poesie generazionali)

      crepuscolo

      Crepuscolo notturno,
      buio greve che sovrasta ogni cosa,
      stanza in penombra,
      oscurità incipiente,
      incombe come una cappa,
      in ogni dove,
      silenzio profondo
      ed immoto,
      occhi pesanti,
      carichi di sonno,
      che faccio sveglio,
      cerco pace,
      ristoro,
      calma, che non viene;
      tutto fermo,
      immobile,
      nessun rumore da fuori,
      tenebra caliginosa,
      com'è lontano il giorno,
      giorno.
      Composta domenica 28 aprile 2019
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        Scritta da: Stefano Medel
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Così come sei

        Ormai ti conosco,
        ci conosciamo da anni,
        da vecchia data,
        ho imparato tanto di te,
        e so che niente
        e nessuno potrà mai cambiarti,
        tanti ci hanno provato,
        ma io ti prendo
        così come sei,
        per quello che sei,
        che offri,
        che dai;
        ti accetto per quello che sei,
        e anche tu, con me;
        e andiamo d'accordo così;
        a volte sei nervosa,
        a volte irritata,
        con un milione di guai,
        di pensieri,
        altre volte ridi e scherzi
        e sei paciosa;
        sei fatta così,
        incredibilmente tu,
        unica e incorreggibile.
        Composta mercoledì 24 aprile 2019
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          Scritta da: Stefano Medel
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Infelicità

          È un telefono che non suona
          mai,
          e tu aspetti i tuoi amici,
          che ti hanno dato bidone,
          e hanno preso il volo,
          e tu senti infelicità,
          li aspetti, fino a tardi
          e continui a sperare l'impossibile,
          e intano il tempo passa,
          e si fa sera;
          infelicità e non sapere come colmare
          il vuoto,
          non sapere dove andare,
          che fare,
          e la giornata è un peso che non passa più,
          non sai che dire,
          dove andare, e
          hai un dolore dentro,
          ti tieni il segreto,
          mentre vorresti urlare al mondo,
          che non sa.
          Composta martedì 23 aprile 2019
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            Scritta da: Stefano Medel
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Cara pastasciutta

            Entri in casa e prendi
            una confezione di spaghetti, dalla credenza,
            accendi il fornellino
            e metti un pentolone;
            rito antico e sacro della
            pastasciutta,
            che non deve scarseggiare mai,
            intano prepari un sughetto,
            la pignatta prende a bollire e a
            sbuffare,
            acqua pronta,
            bolle tutto,
            butti la pasta,
            odorino di cucina
            che si sparge,
            lo stomaco rumoreggia,
            la cara pastasciutta,
            amica fedele,
            succulenta,
            friabile,
            al dente,
            calda;
            arrivi e butti tutto dentro
            un grillettone,
            pasta fumante,
            riempi il mio piatto,
            brava cuoca,
            mangio avidamente,
            forchettate,
            caldo che scende in pancia,
            pastasciutta cara amica,
            sei forte,
            sapori veri,
            genuini
            di paese.
            Composta domenica 21 aprile 2019
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              Scritta da: Stefano Medel
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Casa

              La tua casa,
              non grande,
              piuttosto piccola;
              lassù
              sopra il bricco,
              nella parte vecchia del paese;
              la tua casa,
              così strana,
              così pittoresca,
              con le tue cose,
              le sedie fuori
              nell'ingresso,
              il tappeto,
              la tua bici;
              casa tua,
              che ben conosco,
              e che tanto ti somiglia;
              un posto amico per me,
              che visito con piacere,
              la casa dove tu sei lì,
              e mi accogli,
              mi fai entrare in cucina,
              tra i tuoi oggetti,
              il tuo mondo,
              casa e tu,
              e lì c'è un po' di te,
              e amo questo posto,
              come te,
              casa,
              casa.
              Composta sabato 20 aprile 2019
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                Scritta da: Stefano Medel
                in Poesie (Poesie generazionali)

                Contatto

                Contatto tra noi,
                me e te,
                mi guardi
                e sorridendo,
                ti accosti
                lentamente a me,
                vedo il tuo faccione tondo,
                il tuo naso pronunciato,
                i tuoi occhi grandi,
                ed espressivi;
                avvicini le tue labbra alle mie,
                e le sfiori appena,
                piccolo bacio,
                ma che vuol dire un mucchio
                di cose,
                amicizia,
                complicità,
                bene,
                affetto,
                confidenza;
                il sentimento che provi,
                quello che mi dai,
                è grande e importante per me;
                e ti voglio bene sempre più.
                Composta sabato 20 aprile 2019
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                  Scritta da: Stefano Medel
                  in Poesie (Poesie generazionali)

                  Panchina

                  Ti siedi nella panca di legno
                  della piazza,
                  per fumare un poco,
                  è sera,
                  buio,
                  intorno il traffico della gente,
                  che passeggia
                  nella sera della cittadina;
                  ragazzini
                  e i viaggiatori della stazione;
                  poi ti reclini su te stessa,
                  e fai un viso triste,
                  sei assorta nei tuoi pensieri,
                  nei tuoi problemi,
                  e ti perdo un po',
                  sei triste,
                  lontana,
                  smarrita,
                  mi fai tenerezza,
                  e vorrei abbracciarti,
                  dirti che ci sono,
                  che sono con te,
                  stai li un po',
                  come è dura la vita,
                  crudele,
                  che ci toglie il sorriso,
                  per dei moemnti,
                  un momento di dolore.
                  Composta venerdì 19 aprile 2019
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