Scritta da: Rosa Di Fraia
in Poesie (Poesie generazionali)
Il mare che c'è in me
è infinito, e quando soffia il vento,
il cuore impazzisce,
quando c'è la brezza
l'impeto d'ira si acquieta.
Composta domenica 2 giugno 2019
Il mare che c'è in me
è infinito, e quando soffia il vento,
il cuore impazzisce,
quando c'è la brezza
l'impeto d'ira si acquieta.
E quando giunge la notte,
il cuore torna
nel suo solito posto,
tra le stelle
abbracciato alla luna.
Quante anime belle
incontrerai sul tuo cammino.
Quante anime belle
ai tuoi occhi non avranno
confini, valore, definizione.
Quante volte
in silenzio griderai quante meraviglia
la vita, il mondo le custodisce.
Quante volte
comprenderai che
in questo mondo
ci sono, ci saranno,
persone che potrai
chiamare, definire,
anime belle.
Chi ha detto che la Donna è fragile?
Ah! Certo che lo è...
Lei versa fiumi di lacrime, sciupa pacchi di fazzolettini per asciugarsi gli occhi.
Ah! Certo che lo è...
Lei bagna il cuscino quando gli occhi si trasformano in una cascata.
Ah! Certo che lo è...
Lei della sua fragilità ne fa tesoro.
Lei asciuga le lacrime e si fa coraggio.
Lei soffre in silenzio, perché non tutti sanno ascoltarla.
Lei ricompone tutti i suoi pezzi, ad uno ad uno.
Lei ricuce il suo cuore spezzato, come il più bel ricamo che abbia mai fatto.
Lei cade per terra ma non si frantuma, perché si rialza, magari con tante ammaccature e, a volte, riparte anche da zero.
Lei dona l'anima per amore, perché sa che senza amore la vita è solo piatta.
Ah! Certo che lo è...
Lei è fragilmente fortissima.
Dalle stelle, le anime, ti dicon:
fai onore a questo, osceno, dolore
antico, perché il figlio che non hai
più, ti guarda da quassù,
orgoglioso per ogni tua virtù, che
gli hai donato, ogni attimo, che
è stato con te, laggiù. Così, da or,
così, ti sarà sempre accanto, per
consolare ogni volta il tuo pianto
o per gioir con te di ogni incanto.
Ho amato il tuo cuore,
baciato la tua anima,
stretto il tuo amore,
abbracciato il silenzio,
ora c'è silenzio.
Che colpa ne ha una bambina
vittima di una mano assassina,
adesso Noemi è costretta ad essere forte
e combatte tra la vita e la morte,
era lì per caso piccola è innocente
ma ad un mafioso questo
non gliene importa niente,
perché chi spara seminando dolore
è un involucro di malignità senza cuore,
tu mafioso all'inferno troverai il tuo podio
noi figli del Paradiso Preghiamo
e non avrai il nostro odio,
la fede fa miracoli e ci fa sperare
che la forza del bene a Noemi la potrà salvare.
Aspetto lugubre e inquietante,
trasmette ansia asfissiante,
occhi di ghiaccio dominanti,
lanciano sguardi terrificanti,
nel silenzio senza parole
ti fa capire che ti vuole,
possiedi un abilità ineccepibile,
desiderarti è incomprensibile,
splendi nel vuoto del tuo oblio,
io brillo con la luce del mio Dio,
corpo statuario e affascinante postura,
ma nel tuo letto c'è fumo e paura,
eppure sei così bello cavolo!
Ma con orgoglio annuncio la sconfitta del Diavolo.
Non è più successo niente.
tutto si è fermato a quegli anni,
è caduto il muro e ci ha travolti.
Sepolti dalle macerie delle nostre certezze...
incapaci di comprendere,
abbiamo scoperto di non valere.
Era tutto un imbroglio,
storie nate dalla nostra misera condizione,
illusioni che celavano la nostra precarietà.
Com'è stata severa nostra madre,
non abbiamo ascoltato i suoi consigli...
e subito ci ha castigati.
Mi aggrappai a te,
alla tua criniera nera,
incurante del vento,
che sferzava il mio viso.
Corremmo insieme,
in quella folle corsa,
dove tutto era assurdo e non consentito.
Fu estasi e sogno,
in un oasi,
dove il miraggio ti sembra vicino.
Dove il timore non spaventa.
Dove c'è il rischio di cadere,
in una caduta rovinosa.
Ma noi corremmo,
senza fermarci.
Sfidammo il vento,
e la gravità.
E volammo... in libertà.