in Poesie (Poesie generazionali)
Mi piace affidarmi ai sogni
sentire il vento lambire le nostre vite, tremare al contatto tra anime
affidare le speranze al ritorno
e ripercorrere i passi nelle tue orme.
Composta mercoledì 2 ottobre 2019
Mi piace affidarmi ai sogni
sentire il vento lambire le nostre vite, tremare al contatto tra anime
affidare le speranze al ritorno
e ripercorrere i passi nelle tue orme.
Se solo mi ascoltassi!
Sentiresti l'amore,
il dolore che ho dentro,
riusciresti a vedere
di che colore dipingo
le mie giornate.
Ma spesso sei sordo,
cieco davanti ad alcuni
aspetti importanti
della mia vita.
Allora non mi resta che,
prendere tanti fogli bianchi,
dipingendone ogni giorno
uno, con il suo colore,
per farti capire,
di quanti colori è il mio cuore.
Sotto pelle
crescono radici
ramificandosi nelle vene e ossigenando i pensieri...
fiori di emozioni
sbocciano
accompagnati
da gocce di rugiada
brividi di vita
intensi
scorrono sulla pelle.
Capelli bianchi pieni di saggezza, rassicuranti.
Aspetto da vissuto a ricordare:
colori passati, colori vivaci, bui naturali, chiari e scuri che sono vivi e che aspettano tutto questo tempo nuovo da passare con te.
Chissà se lassù mi vedi,
so che quaggiù mi manchi,
e sono un uccello senza nido,
in balia delle tempeste,
dei venti,
mi manca la tua corazza,
la tua voce,
mi manchi
ed io vivo
con il cuore
perennemente
lacerato
dal dolore
della tua assenza.
È un sentimento, una voglia di morte
Quando finalmente vedi il muro,
confine invalicabile dello scibile...
Non più stimoli: messaggi in bottiglie,
e linguaggio criptico
a sostituire la ragione,
dipinti surreali si animano nella mente...
suoni armoniosi e strani scricchiolii
come vento tra le cime e ciottoli che cadono
l'ignoto appare e scompare
e non sai più che fare
se continuare a cercare
o deporre le armi alla paranoia...
chi capirà il tuo sofferto ermetismo?
E continui a trascinarti
nella flebile speranza
d'una nuova scoperta
che ti spinga un po' più avanti.
Respiro ansimante
niente so e niente voglio sapere
Pensiero cerca risposte
non le trova
ma all'improvviso qualcosa suona
è la tua voce che si fa in pensiero
e le tue labbra esprimono parole
Meravigliarsi davanti alle tue parole
sorridere come una bambina
e tornare a respirare la felicità.
Il lento trascorrere dei giorni, amara impazienza che si appaga alla tua vista.
Fugaci incontri, tenere espressioni d'amore: uno sguardo, un sorriso, una mano che si allunga per toccare ciò che si è tanto desiderato.
Il pensiero mi trasporta lontano.
Ti cerco, il buio mi avvolge.
Una mano mi tocca, il tuo alito mi scalda.
Mi manchi.
Portami lontano
gabbiano bianco
del mare
lontano da uomini
luci e parole
da lacrime e falsi sorrisi
che prendono e che amore non danno
portami oltre il blu del cielo illuminato
dove l'infinito
sa travolgere la mia mente sognante
che guarda speranzosa
che lacrime dai suoi occhi non posano più cadere
portami lontano tra i canti di candide ali
che sanno accogliere e non ferire con
pugnali e fendenti
portami via gabbiano bianco del mare
dove speranza felicità con mani si possano toccare
portami lontano da chi uccide con facilità
i mie stessi simili che pace e amore e terra
non sanno più per essi trovare
e che nel profondo mare li lascia penare
portami la dove la libertà mi lascia tra il mondo viaggiare
per non finire mai di volare.
Che triste luna stasera,
sembra che non le vada neppure
di illuminare il firmamento.
Mi sembra stanca e pallida,
sola e sperduta.
Ha l'aria di chi, ha visto troppo
amore, ma a lei, non è mai
toccato goderne.
Si specchia nel mare sperando
di trovare compagnia stasera.
Che sia un pesce o una sirena
un relitto da ammirare o un
mollusco con cui chiacchierare
un po'.
L'ho vista guardarsi attorno...
forse in cerca di una stella
cadente per un saluto veloce.
Che a far parte di un sitema
si fa presto!
Ma se poi ti senti sola comunque?
Far parte di un sistema, non sempre
significa farne parte per davvero o
essere accettati.
Se devo vivere nella solitudine,
preferisco fare un tuffo nel mio amato
argenteo mare e non risalire mai più
pensò.
E si tuffò,
e non riemerse mai.
Ed il mondo si spense, lei si spense.
E fu allora che il mondo intero si accorse
di quanto fosse importante.
Peccato che la luna era triste quella sera,
e scelse di andare dove aveva sempre
desiderato.