Poesie generazionali


Scritta da: Aurora Sisi
in Poesie (Poesie generazionali)
Se solo mi ascoltassi!
Sentiresti l'amore,
il dolore che ho dentro,
riusciresti a vedere
di che colore dipingo
le mie giornate.
Ma spesso sei sordo,
cieco davanti ad alcuni
aspetti importanti
della mia vita.
Allora non mi resta che,
prendere tanti fogli bianchi,
dipingendone ogni giorno
uno, con il suo colore,
per farti capire,
di quanti colori è il mio cuore.
Composta giovedì 6 agosto 2015
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    Scritta da: asky
    in Poesie (Poesie generazionali)
    È un sentimento, una voglia di morte
    Quando finalmente vedi il muro,
    confine invalicabile dello scibile...
    Non più stimoli: messaggi in bottiglie,
    e linguaggio criptico
    a sostituire la ragione,
    dipinti surreali si animano nella mente...
    suoni armoniosi e strani scricchiolii
    come vento tra le cime e ciottoli che cadono
    l'ignoto appare e scompare
    e non sai più che fare
    se continuare a cercare
    o deporre le armi alla paranoia...
    chi capirà il tuo sofferto ermetismo?
    E continui a trascinarti
    nella flebile speranza
    d'una nuova scoperta
    che ti spinga un po' più avanti.
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      Scritta da: Anna
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Incontri

      Il lento trascorrere dei giorni, amara impazienza che si appaga alla tua vista.
      Fugaci incontri, tenere espressioni d'amore: uno sguardo, un sorriso, una mano che si allunga per toccare ciò che si è tanto desiderato.
      Il pensiero mi trasporta lontano.
      Ti cerco, il buio mi avvolge.
      Una mano mi tocca, il tuo alito mi scalda.
      Mi manchi.
      Composta mercoledì 4 settembre 2019
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        Scritta da: djfmp3
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Portami lontano

        Portami lontano
        gabbiano bianco
        del mare
        lontano da uomini
        luci e parole
        da lacrime e falsi sorrisi
        che prendono e che amore non danno
        portami oltre il blu del cielo illuminato
        dove l'infinito
        sa travolgere la mia mente sognante
        che guarda speranzosa
        che lacrime dai suoi occhi non posano più cadere
        portami lontano tra i canti di candide ali
        che sanno accogliere e non ferire con
        pugnali e fendenti
        portami via gabbiano bianco del mare
        dove speranza felicità con mani si possano toccare
        portami lontano da chi uccide con facilità
        i mie stessi simili che pace e amore e terra
        non sanno più per essi trovare
        e che nel profondo mare li lascia penare
        portami la dove la libertà mi lascia tra il mondo viaggiare
        per non finire mai di volare.
        Composta lunedì 2 settembre 2019
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          Scritta da: Monica Cannatella
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Luna

          Che triste luna stasera,
          sembra che non le vada neppure
          di illuminare il firmamento.
          Mi sembra stanca e pallida,
          sola e sperduta.
          Ha l'aria di chi, ha visto troppo
          amore, ma a lei, non è mai
          toccato goderne.
          Si specchia nel mare sperando
          di trovare compagnia stasera.
          Che sia un pesce o una sirena
          un relitto da ammirare o un
          mollusco con cui chiacchierare
          un po'.
          L'ho vista guardarsi attorno...
          forse in cerca di una stella
          cadente per un saluto veloce.
          Che a far parte di un sitema
          si fa presto!
          Ma se poi ti senti sola comunque?
          Far parte di un sistema, non sempre
          significa farne parte per davvero o
          essere accettati.
          Se devo vivere nella solitudine,
          preferisco fare un tuffo nel mio amato
          argenteo mare e non risalire mai più
          pensò.
          E si tuffò,
          e non riemerse mai.
          Ed il mondo si spense, lei si spense.
          E fu allora che il mondo intero si accorse
          di quanto fosse importante.
          Peccato che la luna era triste quella sera,
          e scelse di andare dove aveva sempre
          desiderato.
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