Poesie generazionali


Scritta da: Mdanimation
in Poesie (Poesie generazionali)

E così svenni

E in un momento
mi sono sentita fragile
come se bastasse un soffio di vento per spezzarmi

La testa mi sembrava leggera
le gambe deboli
nulla mi rispondeva più

Ho tremato
Ho sospirato
come fosse l'ultimo secondo

Tutto è diventato nero
lì ho sentito il pavimento sulla faccia
lì non ho più sentito niente.
Composta venerdì 31 agosto 2018
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Adele Vincenti
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Preghiera agli Angeli del Ponte Morandi! Genova la morte nera!

    Volan piume di Angeli nel cielo del Signore,
    soavi e armoniche preghiere,
    tuffo al cuore e viscere a strappar vita.
    Polvere nell'aria a divenir occhi di pietra.
    Anime volate in Paradiso, cemento ad inghiottir cemento
    ad innalzar montagne di terrore.
    Lastroni di massi catapultati su serena gente e
    il Signore a porger la mano ai suoi figli,
    ed avviarli oltre quel baratro inghiottito.
    Un sudario da non dimenticare.
    Disastri che non dovrebbero ripetersi!
    Voragine a cancellar vite,
    anime e corpi a cader in trincea.
    Preci marturiate e strappate ad altri cuori.
    Istanti di terrore sul ponte nero, disumana catastrofe di morte.
    Frazione di secondi a tracciar crudel destino...
    Signore portali con te stringili e
    non lasciar che muoiano due volte...
    Dona un sorriso a chi disperato piange e non ravvede
    la morte è cattiva toglie gli amori terreni ed indietro non torna.
    Signore intona un canto unanime
    da infonder ai cuori che
    il potere è solo "L'Amore per la vita".
    Composta domenica 19 agosto 2018
    Vota la poesia: Commenta
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Fiore di marmo

      Che aspetto tu hai
      nascosto nell'abito che indossi,
      non sai cosa fai.
      Trascini la mia mente
      nella tua scatola buia,
      e plagiata la mia natura,
      accecata dalla tua ombra,
      la sbatti contro le mura.
      Un petalo sciupato,
      un bocciolo schiacciato.
      Incanto celestiale la pelle giovane.
      Offuscato da lacrime innocenti
      l'indaco dei miei occhi.
      La mia voce non ricordi:
      parole pronunciate all'anima meschina tua,
      non sono un fiore di marmo.
      Composta domenica 9 settembre 2012
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: ClumsyC
        in Poesie (Poesie generazionali)
        Hai presente quella sensazione che provi quando finisci il più bel libro che tu abbia mai letto?
        Hai pianto, riso,
        ti sei arrabbiato, hai amato e odiato,
        tutto in pochissime pagine,
        le più importanti della tua vita.

        Ogni frase è stata una sfida,
        ogni virgola un singulto,
        ogni punto un nuovo inizio.
        Ci sono stati momenti in cui avresti preferito saltare direttamente al finale,
        chiudere tutto e passare oltre quelle infinite descrizioni.
        Eppure sei arrivato, ce l'hai fatta,

        finito,
        concluso,
        felice,
        Vuoto...

        Volevo chiudere qui,
        andare a dormire e svegliarmi nel mezzo di un nuovo inizio di una nuova storia.
        Quant'è difficile ricominciare,
        quant'è difficile cambiare.
        Ti sembra che nulla possa sostituire ciò che hai vissuto,
        che nulla possa essere altrettanto vero.
        Vorresti tornare indietro, dimenticare ciò che hai letto e ricominciare,
        ricominciare lo stesso libro all'infinito.
        Eppure sai che non puoi,
        che non è giusto,
        che devi,
        che VUOI
        andare avanti.

        Ma quel vuoto rimane.
        E ti distrugge.
        Sai che arriverà un nuovo inizio.
        Sai che troverai biblioteche di libri nella tua vita.
        Eppure nello scaffale quel libro non ci vuole ancora entrare e cerchi di scoprire quali nuove parole potrai scriverne il seguito.
        Composta domenica 16 settembre 2018
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Rossella Di Venti
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Un ballo speciale

          Avrei voluto ballare con te
          e stringerti forte a me.
          Mi avresti insegnato a muovere
          qualche passo...
          tu... figlio mio che di ogni macigno
          ne hai fatto sempre
          un piccolo sasso.
          Ma non importa e sai perché?
          Ogni giorno il mio cuore è assieme al tuo
          per danzare al ritmo di una vita
          che va sempre più in salita...
          per ricordarmi che
          nulla è perduto
          se ci sarai tu a tenermi la mano.
          Tu che sei il mio presente...
          tu che sei quel futuro dimenticato
          tra le pareti di quella stanza
          in cui ti ho cercato invano.
          Tu pianto silenzioso
          fatto di lacrime e sorrisi...
          Tu unico senso della mia vita.
          Composta mercoledì 17 maggio 2017
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Rossella Di Venti
            in Poesie (Poesie generazionali)
            Andava alla ricerca di un qualcosa che non esisteva...
            credette di vedere in quella foglia riversa a terra
            Il pezzo mancante di un puzzle quasi terminato.
            Ma si accorse che quella foglia altro non era
            che un foglio accartocciato
            intriso di pensieri
            in cui il rigo lasciato in bianco
            non sarebbe mai stato toccato dalla punta fragile di una matita
            che aveva appena cominciato a disegnare il suo percorso.
            Composta mercoledì 17 maggio 2017
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Rossella Di Venti
              in Poesie (Poesie generazionali)

              A mio figlio

              Se la luna potesse parlare
              racconterebbe delle mie lacrime
              che non riesce più a contare...
              se il sole potesse cantare
              ti dedicherebbe la canzone d'amore
              più bella e più triste che nessuno
              è mai riuscito a stonare...
              se le stelle potessero danzare
              farebbero un girotondo infinito
              attorno al tuo cuore
              per ricordarti l'immensità
              del mio amore.
              Ma loro non possono tutto ciò...
              si limitano solo ad osservare da lontano
              Il mio cuore che grida invano...
              un cuore stanco
              per un'ingiustizia subita
              ma che continuerà a combattere
              per te che sei la mia tenerezza infinita!
              Composta martedì 19 aprile 2016
              Vota la poesia: Commenta