Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

la minaccia del perdente

Tu che sei ricco sulla mia povertà.
Abbi paura
non delle mie proteste,
ma delle strade buie,
non delle maledizioni,
ma dei rumori alle tue spalle.
Abbi paura per chi ti è caro,
perché come tu hai colpito me
e chi mi è caro,
io
prima della fine
farò altrettanto con te,
e con pieno diritto.
E non avrò paura
delle punizioni
perché qualunque condanna
sarà più leggera di quella
che sconto adesso,
e molto più leggera
di quella che sarà toccata a te.
Composta venerdì 2 agosto 2013
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    in Poesie (Poesie personali)

    Destino

    Ho inciso il tuo nome sull'argilla
    ma il mare ne ha ammantato le iniziali

    Ho ripercorso le tue orme lasciate sulla sabbia
    ma il vento ne ha coperto il profilo

    Ho scritto sulla corteccia di un ulivo la poesia della vita
    ma la tempesta ne ha divelto il tronco

    Ho costruito un aquilone con il filo del mio destino
    ma la forza dell'amore me lo ha sottratto
    legandone la cima al tuo
    che ha spiccato il volo!
    Composta giovedì 1 agosto 2013
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      in Poesie (Poesie personali)

      Se...

      Se non ti avessi t'inventerei
      e con la fantasia costruirei per te un rifugio dorato
      fatto di petali di rose antiche e piume di uccelli tropicali
      dove incontrarti ogni sera

      Se non ti avessi, ti dipingerei sui muri della mia anima
      colorandone i contorni di azzurro cielo
      senza nubi, senza foschie, per volare sul tuo respiro
      ad occhi chiusi, nelle notti insonni,
      come un gabbiano dalle ali di cristallo

      Se non potessi più averti, inventerei l'arcobaleno dei sortilegi
      per stregarti e legarti alla mia vita irrimediabilmente

      Chiederei al tuo cuore la strada più breve per averti
      Farei del mio corpo il fuoco che scioglie le redini
      che negano il piacere e, delle mie mani,
      impalpabili guanti di seta
      che incarnano la passione irresistibile

      Se non potessi più averti, mi trasformerei nello specchio
      dei tuoi desideri mai svelati e colmerei tuoi silenzi
      con il sapore della mia pelle
      mentre il tuo sguardo, riflesso, si inonda di luce!
      Composta domenica 28 luglio 2013
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        Scritta da: Maria Rita Canto
        in Poesie (Poesie personali)

        Silenziosamente scrivo

        Scrivo
        silenziosamente,
        non voglio far
        rumore
        con le mie parole,
        non cerco applausi
        e nessun clamore...
        Scrivo perché Amo,
        vivo di sentimenti,
        mi nutro di Emozioni
        e questo
        mi fà sentire viva
        Metto in ordine
        i pensieri,
        tanta confusione
        oggi più di ieri,
        forse sono diventati troppi,
        vorrei sentirmi libera,
        leggera,
        ma adesso
        tutto ha più peso
        Compongo parole
        che forse
        per alcuni
        non hanno nessun valore
        ma una cosa è certa...
        ascolto
        e scrivo
        con il cuore.
        Composta lunedì 22 aprile 2013
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          Scritta da: Antonio Cuomo
          in Poesie (Poesie personali)

          Giovane amore

          Accoglierai amore
          se sarà pronto il core.
          Arciere scocca il dardo
          e corrompi l'animo
          saldo, quanto infelice.

          Ammazza l'egoismo
          qualcosa di più forte,
          quanto vano eroismo
          a sfidare la sorte.

          Sgorga fuori dolore,
          magnifico furore;
          quanto può sopportare,
          in tua opinione,
          questo giovane amore?
          Composta giovedì 1 agosto 2013
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            Scritta da: A. Cora
            in Poesie (Poesie personali)

            Cielo proibito

            Distogli
            l'occhio da un
            cielo che non puoi
            toccare

            Non fissare una stella che non
            ti appartiene, perché
            è troppo lontana

            Per la bellezza di un raggio di sole
            che ha gl'occhi un'istante
            rubato

            Molti si sono smarriti
            altri si sono
            ammazzati.
            Composta mercoledì 31 luglio 2013
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              Scritta da: Rosa Coddura
              in Poesie (Poesie personali)

              Insoddisfazione

              Invade un senso di effimera meraviglia,
              quando nascono nuovi progetti,
              poi li rileggi
              li riosservi
              e realizzi,
              la benda slega
              piccoli sbiadimenti
              che adesso
              appaiono lentamente evidenti.

              Mi sembra di non aver fatto niente,
              mi sembra di aver scritto parole nell'aria,
              cancellate dal vento
              mi sembra di aver disegnato sulla lavagna
              e con un colpo di spugna
              aver tolto tutto il gesso,
              mi sento,
              mi sento
              insoddisfatta lo stesso.
              Composta sabato 29 giugno 2013
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                Scritta da: Rosa Coddura
                in Poesie (Poesie personali)

                Vecchia porta

                L'ennesima porta in faccia
                mi chiedo quando resterà aperta,
                quando entrare sarà una scoperta
                del rifiuto ormai son esperta
                c'è qualcuno al di fuori di essa che aspetta?

                Ne ho ricevute troppe
                tante,
                che il mio naso è diventato un pomello
                di una porta sbattuta
                quasi abbattuta
                dalle speranze infrante,
                il mio viso, ante
                che quasi nessuno apre,
                i miei cardini di idee
                a cui sono legata agli infissi
                che non hanno più voglia d'ascoltare,
                sempre le solite cose tristi.

                Nessuno bussa,
                quel campanello
                fradicio da tempo,
                gli è piovuto addosso
                tutto il male del mondo,
                ha smesso di aspettare,
                anche questa vecchia porta
                sta per crollare
                i suoi cardini svitati,
                sono malandati,
                non sono più invogliati,
                sa che è destinata a lasciarsi andare,
                per ora penzolante da un lato,
                presto anche l'altro le sarà negato
                oramai, troppe volte le sue ante
                sbattute, si son consumate,
                dalle venature del suo legno
                sangue fuoriuscito dai graffi delle gente,
                schegge di lacrime
                cadono sul ventre del suolo
                deflagrazione, scricchiolii odo,
                stanca delle lesioni che più non regge,
                eppure dietro c'era una casa di speranze
                che però a suo tempo si son impolverate.

                Un tempo tinta di verde
                per accogliere sulla sua soglia tanta gente,
                ora ha perso anche il suo colore,
                perché è stata graffiata,
                oggetti le sono stati scagliati,
                ora a saccheggiarla dei ladri
                di in cerca di ambiti quadri

                Solo una porta sbattuta
                ed una casa ormai distrutta,
                tanto a nessuno importa,
                tutti vandali di fronte a questa porta.
                Composta mercoledì 3 luglio 2013
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                  Scritta da: Rosa Coddura
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Terrazza al chiaro di luna

                  Salir sopra una terrazza,
                  lasciare il vociare alla gente
                  ed isolarmi tra l'immensità della notte.,

                  La luna ha scritto "libertà" sul suo volto,
                  ogni parola a lei come un'amica ho sempre rivolto,
                  ogni sospiro, emozione, desiderio incolto,
                  sostenuti da pochi centimetri di cemento
                  e limitati da ringhiere che li trattengono dentro.

                  Un urlo. Un filo di voce che è invece stato trattenuto,
                  non so perché, anche se qualcuno non c'è,
                  che può ascoltarmi,
                  eppure non è uscito,
                  con il silenzio è stato riempito.

                  Gli occhi intanto si escludono,
                  il pavimento più non sostiene,
                  sul mio equilibrio più non interviene,
                  la ringhiera s'abbassa
                  ed ogni convenzione eclissa.

                  Che cos'è questa sensazione?
                  Una vertigine che più non ha paura
                  ma stende le braccia per volare,
                  sento di volare,
                  sento tra le vie che posso urlare,
                  è folle
                  è come stare al centro della strada
                  a correre il rischio di essere investita,
                  con la consapevolezza di non potermi più rialzare,
                  sento la libertà scorrermi in vena,
                  sento che lasciarsi andare vale la pena.

                  Una voce mi cerca,
                  l'incantesimo si spezza,
                  non posso più sporgermi oltre,
                  astratta è per me la luminosa coltre.

                  Chissà cosa prova quel gabbiano a volare,
                  cosa si prova a saltare da un tetto all'altro,
                  cosa si prova a rimanere vivi
                  dopo aver realizzato che non era la fine?

                  Cosa si prova ad urlare anche forte,
                  da far svegliare la notte,
                  cosa si prova ad infrangere le regole,
                  a volare sopra le tegole?

                  Cosa si prova veramente ad essere liberi?
                  Godersi questi fuochi d'artificio,
                  buttare all'aria all'improvviso pratiche d'ufficio,
                  cantare facendo tacere il silenzio,
                  volare e sfidare la morte, cosa si prova?

                  A volte ho voglia di andare lontano
                  da occhi indiscreti,
                  a liberare i miei segreti.
                  Composta domenica 16 giugno 2013
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