Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Tempo addietro

Dove eri
quando ero al meglio di me,
quando potevo amare.
Dove eri
quando avevo bisogno d'amore,
quando dicevo si a qualcuno
sperando che fossi tu.
Dove eri
quando inventavo dispiaceri
per affogarli in un bicchiere,
quando cercavo bicchieri
per affogarci i dispiaceri.
Ed io dove ero
quando mi camminavi accanto
e non ti vedevo,
quando dicevo "presente"
ma sapevo di non esserci.
Ho una fortuna oggi,
anzi due.
Non ho più il bisogno di farmi domande,
di avere risposte,
ed il bicchiere è rimasto con me.
Composta mercoledì 31 luglio 2013
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    Scritta da: Cuore nudo.
    in Poesie (Poesie personali)

    Hic et nunc

    Viva,
    sono la luce dietro il buio
    di due palpebre chiuse,
    bianca, pulita e leggera essenza.
    Fruscìo morbido e delicato,
    sulla mia testa il cielo filtra
    tra il verde delle foglie del fico,
    vibranti come dervisci danzanti
    nel fluido della musica del creato,
    che questa terra e questa gente
    chiamano vento.
    Muta,
    la bocca audace
    traduttrice
    di pensieri ardenti e taglienti
    ora tace.
    Sotto questa fronda
    l'anima s'inonda,
    l'intero universo
    in un esile stelo canta.
    Tutto è sentire,
    pienezza intrisa di pace,
    mentre il ricordo del dolore
    è un'intuizione ormai fugace.
    Anniento quei pensieri,
    respiro forte la vita.
    Il tempo è inconsistente
    ora che abbraccio l'infinito
    in un solo istante.
    Si schiude la coscienza,
    nella mente adesso nuda
    e libera in dissolvenza.
    Appartengo finalmente
    alla gioia dell'esistenza.
    Composta mercoledì 31 luglio 2013
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      in Poesie (Poesie personali)

      Identità di una seconda vita

      Va pensiero
      Nei cieli di me
      Vai gabbiano
      Sui mari dei se
      Vai rondine
      nelle primavere dei perché
      Vedermi diversa ma uguale
      Uguale ad un sogno
      Io non so chi sono
      Il nome è solo abitudine
      Io chi sono se non una inquietudine!?
      Composta martedì 30 luglio 2013
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        in Poesie (Poesie personali)

        L'amore dell'anima

        Quando l'amor prende
        l'anima s'accende,
        uno spirito invadente
        m'illumina la mente
        e proprio all'istante
        un pensier lucente
        in versi risplende.
        Se tanto il cuor seduce
        e il bello traduce
        allor si forma
        una condensa di luce
        che in alto mi conduce
        tra le stelle del creato
        e la buia mente
        divien volta stellata
        di luce firmata.
        L'anima è amore,
        coscienza solare
        e il suo mantello alare
        mi fa sempre più volare
        di follia in poesia
        a spasso per l'universo.
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          Scritta da: A. Cora
          in Poesie (Poesie personali)

          Il bon ton

          Sarà
          anche la moda
          che pur di non perdere
          l'osso, spesso ignora se stessa

          Sarà dei tempi il colore, che spesso
          confonde le menti

          Ma l'indossare calzoni dal cavallo abbassato
          dalle tasche ai ginocchi, che smorzandolo
          Lasciano fuori il sedere

          È cosa davvero pietosa, che offende
          oltre il piacer del vedere, oltre il
          femmineo se stesso, scordato
          specchiare

          Anche il bon ton
          del pensare.
          Composta domenica 10 giugno 2012
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            Scritta da: Angela MORI
            in Poesie (Poesie personali)
            Avvampano le gote
            il caldo pervade,
            maligni mi sfiorano
            mentre smarrisco virtù,
            inspirando effluvio,
            di dame argentee.
            Tra psichedelici bagliori
            la fiaccola della logica si smorza,
            sotto i piedi,
            sisma tuona in spirale.
            Fuliggine vicino e voci lontane,
            sconnesso turbamento,
            scruto ciò che non avevo mai veduto
            dagli occhi bendati dalla ragione,
            l'occultato mistero
            dietro lastra ora mi appare,
            di nero ammantato,
            con occhi assenti,
            m'indaga.
            Vedo ciò che non c'era.
            Mi abbandono placidamente
            a infermità della mente,
            intanto che gira il mondo fluttuante.
            Con la percezione di sommergere
            per poi librami in etere
            odo canti africani
            tamburi e anatemi arcani
            si propagano confusi,
            intanto che negromanti e stregoni,
            volteggiano intorno,
            come dannati.
            Gola arida,
            cuore che imperversa,
            sintomo distruttivo,
            d'oblio stupefacente.
            Ora sull'uscio,
            pioggia che bagna,
            lava via lacrime e sorrisi
            dell'estrema follia.
            I tuoi passi più vicini,
            la fredda mano tua che mi sfiora,
            e tra la tua veste mi perdo per sempre;
            così in un angolo perisce,
            la mia eternità fallita.
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              Scritta da: Gianluca Cristadoro
              in Poesie (Poesie personali)

              O Claudia (Silvia)

              O Claudia (Silvia),

              musa ispiratrice di sopiti istinti creativi,
              mirabile narratrice di racconti onirici,

              errante cantatrice delle eroiche gesta
              di spirti sublimi chini ad imprimere
              sulle sudate carte
              fantasie, immagini e vaghe illusioni,

              Tu, che l'animo dei coevi nobiliti
              di affreschi catturati in istanti fuggitivi.

              Tu, che con maestria e sapienza incidi
              apostrofi verdi (speranza) fra le parole "E mò?"

              Tu, O Claudia (Silvia), onoraci un ultima fiata
              del tuo vitale afflato e dicci:

              "Ma che vordì'sta filastrocca?"
              Composta domenica 26 maggio 2013
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                Scritta da: Fedel Franco
                in Poesie (Poesie personali)

                Agnello

                Agnello puro,
                Agnello Santo,
                a te si affida il pianto
                di chi da una vita
                ti sta cercando:
                il carcerato che sconta
                la sua pena,
                l'apolide in cerca
                di una nuova patria,
                il morente che rivede la sua vita
                in una variopinta girandola
                di omissioni ed errori.
                Agnello bianco,
                Agnello mai stanco
                di perdonar le offese,
                di obliar le persecuzioni,
                di confidar
                in tutti gli uomini,
                cattivi e buoni,
                bianchi e neri,
                potenti e schiavi,
                perché tutti uguali
                davanti al tuo infinito amore.
                Agnello miracoloso
                più temibile di un lupo,
                più di una volpe astuto,
                sia tu lodato
                nunc et semper
                nel mondo,
                Agnello vittorioso!
                Composta lunedì 29 luglio 2013
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