Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Patire il dolore dall'uomo egoista

Galleggio sulle onde dei sensi
impavido sfido le tempeste dell'anima,
lampi di luce su occhi feriti
l'alba insidiosa m'acceca!
Dio dammi la forza
per vincere il turbine,
il vento del male
che soffia sui corpi
le frecce dell'uomo avvelenate,
Dio dammi riparo dai dardi infuocati
delle lingue di drago rosse di fuoco
dal riso beffardo di uomini vili!
Patire il dolore dall'uomo egoista
un bimbo che soffre,
che muore di fame
un bimbo alle prese
di un peccatore mortale
proteggilo sempre
non farlo soffrire.
Le madri picchiate
son rose estirpate
innaffiale sempre del tuo amore
immortale.
Composta venerdì 10 maggio 2013
Vota la poesia: Commenta
    in Poesie (Poesie personali)

    Mamma

    La parola mamma risuona in ogni cuore
    E quando soffre nella sua vita
    Non dimentica il dolore
    Se piange le sue lacrime nasconde
    Che scendono giù come dolci onde
    E sono avvolte come mare tempestoso
    La mamma per sé non trova mai riposo.
    E sempre buona e generosa
    E ad ogni figlio prepara ogni cosa
    Non dimentica di rivolgere per i figli sia vicini che lontani
    La sua umile preghiera, affinché Dio li protegga da mattina a sera
    Che dia a loro un prosperoso futuro
    Anche se la vita in questo mondo per vivere è molto duro.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Ciro Orsi
      in Poesie (Poesie personali)

      Quanto è grande l'infinito

      Passaggi di luce tra i lobi
      nello spazio ristretto
      d'un guscio di noce
      disegnano spazi infiniti
      dell'universo virtuale
      che è in te.
      Il fascino del numero
      ti aiuta a volare
      su ali dii cera
      nell'utopia
      dell'infinito matematico
      finché la logica ti porta
      al punto di massima caduta..
      È un osso duro l'infinito
      nasconde paradossi
      da far beffa all'evidenza,
      come quello di Zenone
      sul piè veloce Achille
      che non può superare
      la più lenta tartaruga.
      Nasconde misteri l'infinito
      che la logica
      non sa risolvere,
      devi fermarti là
      ad un passo dall'abisso,
      ma Cantor non lo sapeva
      e sprofondò nella follia
      senza sapere
      quanto è grande l'infinito.
      Composta venerdì 10 maggio 2013
      Vota la poesia: Commenta
        in Poesie (Poesie personali)

        Dodici ore

        Sono la lancetta di un orologio che funziona male.
        Per tutta la notte segno le dodici,
        in piedi
        sveglio.
        Dal mattino segno le tre,
        disteso
        ma ancora sveglio.
        Ho il crollo alle sei,
        testa in giù.
        Mi rialzo piano,
        ma pur segnando le nove
        mi sento come ero alle tre.
        Disteso,
        stanco ma sveglio
        e mi preparo alle dodici,
        di nuovo in piedi,
        sempre sveglio.
        Composta venerdì 10 maggio 2013
        Vota la poesia: Commenta
          in Poesie (Poesie personali)

          un “venticinque” anni fa

          Tu
          in cucina,
          i capelli scomposti,
          un grembiule allegro
          come il tuo viso di festa,
          profumo di spezie straniere
          pentole al fuoco.
          Un pranzo speciale,
          il pranzo di natale.
          Per me un natale,
          per te ancora
          un giorno da festeggiare.
          Il tavolo pronto,
          ogni cosa al suo posto,
          il senso di casa.
          Il futuro ancora fuori dalla porta,
          al freddo,
          non avrebbe mai bussato.
          Composta venerdì 10 maggio 2013
          Vota la poesia: Commenta
            in Poesie (Poesie personali)

            Le contraddizioni

            Di quanti uomini è fatto un uomo,
            e quale di questi uomini
            prevale su tutti gli altri?
            L'uomo che ha dentro
            o quello che si porta addosso.
            L'uomo che dice all'altro di non bere
            o quello che beve a spregio.
            L'uomo che corre
            o quello che frena.
            Quello già uomo
            o quello che sarà uomo domani
            o non lo sarà mai.
            Composta venerdì 10 maggio 2013
            Vota la poesia: Commenta
              in Poesie (Poesie personali)

              Ombra di notte sul mare

              Paola cammina nuda,
              guarda i satelliti cadere in mare,
              segna con i piedi nudi la sabbia,
              lascia le sue tracce al futuro che segue.
              Paola canta alla luna
              con parole incomprensibili,
              dialetto pagano,
              per un - grazie - universale.
              Paola non sa che ci sono
              che seguo le sue mosse,
              trascrivo i suoi fatti.
              Paola non sa neppure che esisto.
              Composta venerdì 10 maggio 2013
              Vota la poesia: Commenta