Poesie personali


Scritta da: ROBERTO POZZI
in Poesie (Poesie personali)

Una rinascita spirituale

Avevo giurato a me stesso
du non scrivere più
un altra triste riflessione,
una di quella che ti lasciano
sul baratro a pensare
se saltare o no nell'abisso infernale,
ma oggi è un altro giorno di passione,
la tristezza mi fa molta compagnia,
come da sempre è una fedele amica
che non mi abbandonerà
neanche nel momento più oscuro
della mia sofferta esistenza,
visto che lei non mi vorrà mai condividermi
nemmeno con quella sua lontana parente
che non lascia mai vivere nessuno!
Scrivendo un altro capitolo della mia storia,
uno sulla mia rivalsa personale
con cui spero di ispirare
qualcuno che è messo male
a superare le paure,
a combattere le avversità
e a sognare che domani
è come nei films... un altro giorno!
Non cerco una assoluzione
dal mio peggiore peccato,
l'apatia per la vita stessa,
piuttosto un po' di comprensione
per questa atroce ombra
della mia personalità
che mi costringe ad indossare
l'abito che mi fa santo
abbinato a quella maschera
dell'apparenza e della falsità,
al punto di vivere con deliberata recitazione
le solite ingessate emozioni
della persona qualunque
per non alitare ulteriori sospetti
per la mia vergognosa condizione!
Nel passato sono stato un peccatore
che soffrendo del male oscuro,
era andato troppo vicino
a rinnegare il dono divino,
quasi a toccare le porte dell'inferno,
ma ora, in questo preciso istante,
non sono più uno spirito deforme,
rovinato dalle bastonate della vita,
adesso ho finalmente riscattato me stesso
liberando la mia anima
dalle catene della esteriorità
e vivendo momento per momento
una rinascita spirituale
risorgendo dalla oltretomba
della mia precedente personalità,
continuando con la mia evoluzione
non così diversa da quella altrui!
Però certi drastici cambiamenti
non sono mai regalati dal fato
c'e sempre un prezzo salato da pagare
ed il brutto effetto collaterale
è quel limbo emotivo da cui sono scappato
piuttosto che rimanere fossilizzato
in un purgotorio spirituale
che mi faceva sentire morto dentro
con quella indifferenza generalizzata
troppo condivisa dalle anime storpiate!
Non voglio più essere uno dei tanti
che vagano per tutta la loro vita
svuotati della loro intrinsica emotività
sostituita da una stucchevole
e preconfezionata personalità
per lo più plasmata dalla opinione pubblica,
preferisco quindi soffrire il più forte dolore
almeno così esisto integralmente
ed in contatto con il vero se stesso!
Durante il mio inesplorato cammino
verso un più nobile livello spirituale
devo per forza abbracciare
con distaccato rispetto
quella detestata amica
che mi perseguita sempre
mentre continuo la ricerca
dell'alter ego della tristezza
in qualsiasi aspetto banale
della nostra vita quotidiana:
la felicità che mi fa sentire vivo
di non essere più una
delle tante anime perse
nell'infinità dell'universo!
Composta martedì 30 aprile 2013
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    Scritta da: Patrizia
    in Poesie (Poesie personali)

    Come un uomo

    Oggi mi sono comportata bene,
    nessun cedimento,
    nessun brivido,
    accetto tutto, non mi dispero,
    quasi brava, forte come un uomo, fiero.
    Mi sento forte e debole nello stesso tempo,
    oggi è già passato, tra poco è domani,
    un altro giorno che arriva,
    ancora coraggio, ancora forza,
    la vita è vivere sfidando il male e il bene
    oppure vivere per un pizzico di gioia.
    Composta martedì 30 aprile 2013
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      Scritta da: Dario Pautasso
      in Poesie (Poesie personali)

      Cielo di giada

      Gettato supino sul villoso prato
      col cielo di giada che volge al giorno
      ascolto il passo appesa sospirato
      delle lumache nel loro cauto ritorno
      ai bui anfratti, alle segrete loro
      al doveroso ristoro or che la brina
      al sol nascente si solleva e scema
      in vacillanti vapori di fugace bruma.

      E d'esse, una, che nel braccio mio disteso
      ha trovato impedimento al natural cammino
      d'ogni animal notturno quand'è mattino,
      s'arresta, incerta, finché col corpo teso
      scivolatami sopra, torna al crocevia
      dei folti steli d'erbe, ed io illeso
      tremo al solletico di quel dolce viaggio
      inciso sull'arto dal lucente segno
      che tutt'intorno irraggio.

      Le fronde strepitano al frizzante vento
      e tra di esse innumerevoli frullii d'ali
      d'uccelli, che ora paion dieci, ora cento
      alcuni vociferando aspri, altri sussurrando canti
      di richiami d'amore o di volgar confronti
      di chi vive la libertà, e ogni giorno col suono
      d'ugola che a noi par donato da nude divinità,
      avanzan leggi sulle di ciascun proprietà.

      E l'allodola che tra tutti innalza il suo sublime suono
      e il frenetico merlo, che al suolo schiocca brutale
      e una gazza che grida rauca il suo gemer infernale
      e il fischiare fine dello storno
      e poi ancor di tutti gl'altri passeracei
      un sol brulicante assolo di contorno,
      finché il collo incassato e goffo di un airone
      con l'ampie ali e 'l volo leggiadro e fino
      dal fremer tutt'intorno distoltami l'attenzione,
      mi solleva alla mente il ricordo fanciullino
      d'un giorno cupo, tra le mani un grigio aquilone.
      Composta domenica 7 agosto 2011
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        Scritta da: Susan
        in Poesie (Poesie personali)

        Inutile

        Inutile,
        inutile, suona
        nel vento la parola,
        inutile l'attesa,
        incomprensibile,
        di chi non sà ascoltare,
        di chi non sà abbracciare
        il senso,
        un senso chiamato amore,
        amore eterno.
        inutile, spreco di parole,
        di chi non sà e non vuole ascoltare,
        Inutile,
        sperco di parole
        risuona il senso,
        l'unico senso di una parola.
        Inutile,
        perdersi in parole senza
        fine di chi non sà ascoltare,
        il senso della parola,
        amore eterno!
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