Poesie personali


Scritta da: geggio
in Poesie (Poesie personali)

Tripletta mancata

Questa sera vivo di sorrisi e felicità
oggi è andato tutto per il meglio
mancata solo la scopata

vabbè speriamo nel nuovo giorno

oggi ho vinto alla carte e mi sento quasi un dio
ho guadagnato qualche spicciolo che ovviamente
sputtanerò

nel bere, nelle carte o portando fuori la mia donna
per compiere il tutto

la tripletta della serata

bere e sorridere scrivendo poesie
vincere dei soldi e sfidare la sorte
fottere, fottere la donna
questa è la tripletta vincente

fare tutto ciò
concludere
la tua mano
con tutte queste cose

ti farà sentire un dio

ora io sono un mezzo dio
non ho imbucato
non ho concluso
ma ci sono andato vicino

arriverà il giorno?
nel frattempo attendo
il dolce riposo
mi farà vivere un'altra vita
e chissà

se domani ci riuscirò
dubito
ma la speranza è l'ultima a morire

dolce notte vecchia vita
attendo la resurrezione

morte attendi
io sto vivendo la gloria più triste
ma con un sorriso l'accolgo
attendi...
Composta venerdì 14 dicembre 2012
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    Scritta da: Rosarita De Martino
    in Poesie (Poesie personali)

    Gli occhiali

    Confusa, affannata
    ricerco i miei occhiali.
    Mi fermo, respiro
    e sollecita prendo
    quelli di mia vita
    ed entro sicura
    nella casa del mio cuore.
    Estasiata vi guardo dentro.
    Alle finestre ridono
    tendine di speranza,
    sul tavolo cantano bellezza
    i colorati fiori
    della fede
    insieme ai saporiti frutti
    della gioia.
    Mi rifugio
    nel mio silenzio azzurro,
    ma è solo un attimo.
    Corro, apro la porta
    e attendo condivisione
    di fratelli.
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      Scritta da: Rosarita De Martino
      in Poesie (Poesie personali)

      La gioia del Natale

      Trepida,
      fiduciosa,
      pacificata
      attendo il mio Natale.
      Sollecita sistemo piano
      le statuine colorate,
      che già cantano la pace.
      M'incanta il buon pastore
      con peso di pecorella
      sulla spalla.
      Ma, strano,
      mi riconosco:
      sono io.
      M'illumina immensità
      di fede,
      dono prezioso
      di mia vita.
      Nessuno può privarmi
      della gioia del Natale.
      Composta giovedì 13 dicembre 2012
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        Scritta da: geggio
        in Poesie (Poesie personali)

        Libero di sbagliare

        La mia donna un totale lucchetto
        ho perso le chiavi
        legato e fottuto

        sono legato e fottuto
        l'esperienze voglio vivere
        bere, sbagliando
        non far del male a nessuno
        voglio mangiare la strada
        voglio vivere come un cane

        eppure qui al caldo
        sto scroccando
        la vita di altri

        sto cercando un fabbro
        un fabbro

        tu ne conosci uno?
        Composta giovedì 13 dicembre 2012
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          Scritta da: geggio
          in Poesie (Poesie personali)

          Paese?

          Perso in mezzo a questo cerchio
          un paese ti circonda, un paese affiancato ad un fiume

          il mio paese
          così triste e solo

          romantico e creativo

          spento dalla notte silenziosa ed irrequieta

          la luna mi scorge un sorriso

          io ricambio

          tutto ciò
          un mondo strano non voluto
          eppure vissuto

          accettalo condividilo

          questo è il tuo paese
          perso nella pianura
          morbida e dolce

          una persona sta piangendo
          quell'altra sta fottendo

          io sono a scriver il mio pensiero

          sono qui aspetto
          attendo il mio paese

          la sveglia voglio scuotere
          nudo voglio vivere

          scrivendo e disegnando
          disegnando e scrivendo

          il mio stato d'animo condivido
          in cerca di compaesani

          danzo con voi nella piazza
          del paese
          aspetto il cambiamento
          bevendo una birra
          dolce di fertilità

          il ponte unisce
          la mia anima si sperde

          urlo con voi alla ribellione.

          voglia di un paese libero
          danzando intorno ad un fuoco

          fatto di speranze e domande senza risposte
          un paese silenzioso di urla sospese

          questo il mio dolce paese.
          Composta giovedì 13 dicembre 2012
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            Scritta da: geggio
            in Poesie (Poesie personali)

            Sorridi ovunque tu sia

            Affogo tra questo foglio tecnologico
            affogo in mezzo alla merda non vedo oltre

            nulla può esistere?
            lo sto vivendo qui

            il mio essere, un coglione
            il mio vivere, una speranza
            la mia voglia, infinita

            creo e distruggo
            distruggo e risorgo

            il cambiamento ci porta al non sopportare più le solite cose
            non è una fuga,
            ma una avventura coraggiosa

            la vita è breve
            i soldi sono difficili
            ma il sorriso è così semplice

            e allora sorridi a ciò
            se sei povero
            se sei ricco
            se non sai chi sei

            sorridi
            perché la vita è breve
            molto breve

            dipingi una casa di bianco
            e stai sicuro che ce ne sarà un'altra

            io ho dei vizi, molti vizi
            questo fa di me un perdente
            ma un perdente felice,

            lasciati andare
            e sarai tu a comandare,
            sarai tu a far girare il mondo
            sei tu a sognare
            sei tu da solo

            ma sempre tu
            sorridi.
            Composta giovedì 13 dicembre 2012
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              Scritta da: donatino24
              in Poesie (Poesie personali)

              Una finestra sul mare

              Le notti insonni
              le onde che si infrangono
              sugli scogli.
              Non riposi, ti agiti,
              ti alzi e, dalla finestra
              scruti le prime luci.
              Ammiri il chiarore dell'alba,
              sei stanco,
              torni a sognare.
              Ricordi le note della canzone
              che fu galeotta, facendoti
              innamorare e rendendoti felice.
              Le onde continuano
              a spumeggiare,
              lambendo quella spiaggia
              che vedevo da ragazzo,
              con una serenità immensa.
              Composta mercoledì 31 dicembre 2008
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                in Poesie (Poesie personali)

                Parole

                Quando le parole
                che pesano sulla coscienza
                come macigni infuocati
                saranno uditi da te, che non sai
                quando questi occhi che vagano smarriti
                rifletteranno i tuoi
                e quando finalmente potrò godere dei tuoi sorrisi
                come dei tuoi silenzi
                che saranno miei, miei soltanto
                la mente si desterà
                dal torpido sonno
                che la rende schiava
                ed il mio cuore
                libero dalla cupa inerzia
                e dalla logorante noia
                lascerà i malinconici canti
                e tu per primo udirai
                la sua voce.
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  La solitudine dell'anima

                  Quando atterrito e terrorizzato
                  Marco si rannicchia in un angolo della stanza
                  portando le braccia al petto urlando
                  ed implorando alle voci che sente
                  di smetterla di ossessionarlo,
                  la schiera di medici davanti a lui
                  deve sembrargli un esercito di scimmie urlatrici
                  i cui strepiti si confondono coi pensieri folli
                  che accompagnano la sua esistenza.
                  E ciondola con la testa
                  e muove il busto avanti ed indietro
                  e porta le mani alle orecchie
                  per far sparire quelle voci che dimorano in lui.
                  In questi momenti di crisi Marco è solo
                  perché è lui solo che vede i volti dei cari
                  trasformarsi in diavoli ed orribili mostri,
                  è solo lui che sente le istigazioni a far del male
                  ed a farsi male di voci sconosciute.
                  Esiste solo il suo mondo interiore ed inaccessibile.
                  Marco vorrei entrare nel tuo mondo
                  abbracciarti,
                  tenerti la mano
                  e con un soffio spazzar via ogni tuo dolore.
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