Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Venissi

Se tu venissi
a dissetare
le mie assetate
labbra
con la rugiada
della tua bocca.
Se tu venissi
a destar
da un mesto
letargo
quest'anima
spoglia,
ridente
sarebbe la stagione
del mio cuore
in questa bruma
notte
di stelle
velate dalla nebbia.
Se tu venissi
io non di freddo
tremerei
perché
avrei il corpo
incendiato
dal fuoco della tua
passione
domato sarei
dalle tue carezze
tanto braman
le mie mani
a toccare
la tua
bruna pelle.
Oh se solo tu venissi...
Composta sabato 8 dicembre 2012
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    Scritta da: Danut Gradinaru
    in Poesie (Poesie personali)

    Sotto la neve

    Sotto la neve spunta l'agrifoglio,
    spuntano le ali degli angeli bianchi,
    spuntano i sorrisi delle guance arrossate;
    spuntano i desideri di tutti i bambini.

    Sotto la neve tra i rami di ginepro:
    L'Immacollata Concezione...
    il dono è divino e arriva dal Cielo;
    è al di sopra di tutti. È sincero!

    Sotto la neve il gelido inverno
    sembra un babbo addormentato,
    tra migliaia di stelline bianche
    che russa nell'eco del silenzio.

    Sotto la neve ti ho conosciuto,
    caro Natale con la barba bianca...
    tra le più belle favole dei nonni,
    tra i ricordi e grandi canzoni.

    Sotto la neve che copre l'istante
    la vita accende colore nella forma
    e tutto si illumina di intenso,
    quando la casa prende vita. D'inverno...
    Composta sabato 8 dicembre 2012
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      Scritta da: Marco Galvagni
      in Poesie (Poesie personali)

      Noi figli della guerra

      Anni tremanti appesi ad una foglia
      su per il vorticoso dedalo dei sentieri della vita.
      Era il tempo di baci screziati di viole,
      frutto di teneri abbracci e carezze.
      Ora, noi figli della guerra,
      ascoltiamo l'eco dei silenzi dei cuori stranieri
      e, intrisi di tristezza, vaghiamo
      nella luce fatua dell'impervia brughiera
      incendiata da un'acerrima battaglia.
      Poi,
      quando finalmente s'immolerà l'animo nostro
      schiavo della sete amara del potere,
      non saremo più costretti ad annaspare,
      non più naufraghi nelle impervie trincee.
      Scacceremo d'improvviso l'orrore
      con una promessa di pace
      che assumerà l'aspetto, nella nostra oasi di quiete,
      d'oro fuso d'un amore tramato fitto.
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        Scritta da: Marco Galvagni
        in Poesie (Poesie personali)

        La nave

        Vedi, questa nave è un diario di pensieri
        dove cullati dalle capriole delle onde
        i marinai tendono le gomene,
        i muscoli madidi di sudore,
        rimembrando lidi senza nome, gente senza volto.
        È la nave dei desideri
        fioriti come l'amore
        e poi smorzatisi in un battito d'ali
        prima del meriggio della vita
        nel verdetto freddo come uno schiaffo di neve
        figlio d'un eterno peregrinare.
        Il tepore del focolare
        è un lenzuolo stinto nella memoria
        come il profumo di pane appena sfornato,
        l'odore dell'erba dei campi,
        il sapore dei lamponi e delle more,
        gli acuti gialli dei canarini,
        il caldo abbraccio del letto.
        Avanzano lettere affrancate con filigrane straniere,
        lettere senza sigilli testimoni del tempo smarrito
        inseguendo false chimere
        nel lago dorato dei ricordi
        di mille labbra da baciare:
        gettarle via perché diventino presto cenere
        nel fuoco ardente?
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          Scritta da: Marco Galvagni
          in Poesie (Poesie personali)

          Cicatrici d'amore

          In punta di piedi m'appari in un sogno
          avvolta in un vestito di seta fine
          risvegliando una ghirlanda di ricordi,
          cicatrici d'amore d'una primavera profumata
          in cui, tra le lenzuola, reggevo la tua mano
          ultimo appiglio del mondo
          e d'afose notti di mezz'estate
          in cui le orme dei nostri passi sulla battigia
          lasciavano una scia di libertà.
          Poi ti rivedo sparire nella nebbia di novembre,
          una densa coltre di panna sui nostri pensieri,
          timbrandomi il lasciapassare della solitudine.
          Fiorisce luce, ed è come se il cuore tremasse
          al suono acuto dell'antica sveglia.
          Aperte le persiane fatiscenti,
          scendo in un dedalo di vie
          lastricate di memoria
          del tempo dell'amore perduto.
          Ora sei la pietra spezzata, l'albero senza radici
          e faccio naufragio nel mare della nostalgia
          con una caravella di ricordi
          tra l'indifferenza dei passanti
          tale al passero che tenta il volo
          ma cade senza destare stupore.
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            Scritta da: Maria Rosa Cugudda
            in Poesie (Poesie personali)

            Classe multietnica

            Sarah perla d'oriente
            Michael diamante nello stagno
            Anna uragano travolgente
            Costanzo disco incantato
            Alison stella che illumina
            Valerio sentiero scosceso
            Fairouz fiore del deserto
            Bruno fiume ostacolato
            Elisa sole che splende
            Arsenio spina dolente
            Zhou porcellana dipinta
            Lisa rondine di primavera
            Celeste luna che rasserena
            tutti diversi ma ognuno
            per sempre presente nel mio cuore!
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              Scritta da: Carlo Peparello
              in Poesie (Poesie personali)

              Viandante

              Non giocare a carte
              divulga la tua arte
              apri tutte le porte
              non seguire Lune storte
              L'autunno è di un rosso acceso
              come il sangue ormai scorso
              Ogni passo è importante
              ogni sbaglio necessario
              come un dato rilevante
              come una strofa in un diario

              È passato il treno ma c'è sempre il sentiero
              ti porta dritto al traguardo più vero
              Non ti voltare, le scarpe ti devi infangare
              Nulla è scontato
              Nulla è regalato
              Ascoltati e non sbaglierai
              Di imparare non si finisce mai.
              Composta domenica 9 dicembre 2012
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