Poesie personali


Scritta da: Luigi Berti
in Poesie (Poesie personali)

Bianca

Un cane, un angelo da qualche parte c'è scritto qualcuno la detto.
Riporto con gioia e amarezza una storia vera che il mio cuore tocca,
un lamento sento ai bordi di un bosco, cosi fitto e denso di vegetazione
che per entrarvi ho dovuto faticare,
ma i miei sforzi non sono stati vani.
Una piccola macchia bianca ho visto nella boscaglia,
è da li che proveniva quel lamento amaro che ti torchiava il cuore,
rannicchiato su se stesso era un cane non più giovane.
Ho preso fra le mie braccia quella povera bestiola,
impresso nella mia mente rimarrà per sempre
lo stato in cui era e quanto tremava,
con fatica sei riuscita ad arrivare alla nostra casa,
ti abbiamo pulito e consolato ma il tuo sguardo era impaurito,
nei tuoi occhi si vedeva ancora il terrore che ti imprigionava,
forte era il tuo malessere che a stento riuscivi a mangiare,
abbiamo capito subito che non ti eri persa,
ma che eri stata abbandonata.
Sei rimasta con noi qualche giorno,
giusto il tempo di capire dal tuo comportamento,
quanto l'uomo è stato vigliacco.
La vita è strana e non smette mai di stupirci,
un cane è fedele e in qualsiasi situazione
non abbandona mai il suo padrone,
così un giorno alle quattro di mattina ti sei messa ad ululare,
mi sono alzato senza far rumore e ti ho visto li in mezzo al cortile.
Come eri bella vestita di bianco
e sotto la luna eri un incanto;
ho visto i tuoi occhi, mi volevano parlare,
ma io stupido non ho saputo ascoltare
e con un gesto che rimpiango ancora adesso,
alla tua cuccia ti ho fatto andare.
Al nostro risveglio non c'eri più,
ci avevi salutato con il tuo ululato,
per ritornare da quel tuo padrone,
traditore.
Composta domenica 9 dicembre 2012
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    Scritta da: Stefano Medel
    in Poesie (Poesie personali)

    Il mio tempo per me

    Occhi stanchi,
    voglia di sbadigliare,
    la notte è andata,
    e chi se ne frega;
    casa mia,
    e và bene così;
    il mondo fuori,
    vada pure via,
    faccia cosa vuole,
    me ne frego,
    non muovo un capello,
    e vado in spazi liberi,
    perdendo il tempo come voglio,
    la vita è la mia,
    decido io  e basta;
    alzo le spalle,
    passa un ora,
    o un eternità;
    il mio tempo,
    è solo mio,
    e non mi interessa
    di nessuno.
    Composta domenica 9 dicembre 2012
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      Scritta da: Micha Capriello
      in Poesie (Poesie personali)

      L'offuscante riflesso del silenzio

      Si sente sofferenza, silenzio e disprezzo,
      il dolore è mostrato attraverso parole,
      con un mare di rimembranze e deserti
      di rancore,
      il tempo è dotato di spina dorsale, con
      un sogno lontano e una realtà da dimenticare,
      con porpora su polsi mortalmente segnati,
      che stende sul pavimento ricordi dannati.
      Si conta alla rovescia, per un lieve sorriso,
      il lamento dell'anima nel silenzio si è chiuso,
      ricamato sul pianto, in penombra del viso,
      vi è l'impronta del fato che non ha un passato
      concluso.

      Pioggia asciutta scivola addosso,
      pesante e silenziosa,
      invisibile allo sguardo di colui che riposa.
      Come la tela che assorbe miliardi di stelle,
      offuscata dal sonno di due sentinelle,
      la speranza è svanita con il sole,
      ormai offuscato da una coltre di dolore,
      e mentre si ama con voce sommessa,
      ecco che il cuore grida un'altra promessa.
      Il cielo è grigio, i prati incolti, i pensieri
      soffocanti e le mani tremanti,
      e così come il suolo ascolta la voce del mare,
      lenta una goccia è intenta a solcare,
      più lento e famelico è il sussurro dell'agonia,
      che è più vicina allo spirito di qualsivoglia
      compagnia.

      Arse da fiamme immaginarie sono le speranze,
      i sogni, i sentimenti, le emozioni, trascinati oramai
      in giardini senza fiori.
      Si sente il ticchettio di un orologio,
      il tempo di sognare e di pregare è terminato,
      in frammenti di antica felicità si è mescolato,
      è annegato in una miriade di attimi mancati,
      e di tenui e incolori sospiri solitari.
      All'ombra del pianto, con il sorriso imprigionato,
      il cuore di una roccia si è lentamente sgretolato,
      che solo il vento ha saputo cogliere, trasportare,
      ma che in quell'incontro di ferite non ha saputo
      interpretare.
      Come il riflesso della luna sul nero dell'acqua,
      nessun rimpianto dall'essenza si scaccia,
      e mentre la notte respira, coniatrice di sogni,
      l'anima preme sui polsi lame arrugginite dai
      ricordi.
      Composta sabato 8 dicembre 2012
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        Scritta da: Rosanna Tafanelli
        in Poesie (Poesie personali)

        Aspettando Natale

        Un ceppo nel camino, il fuoco acceso,
        spolverata di neve sulle cime,
        nell'aria fumo di castagne e vino,
        nel cuore l'ansia della bimba che ero.

        Il freddo si condensa sopra i vetri,
        sgocciola sulle mani ormai nodose,
        nel buio il lucore di una stella sola,
        attende il giorno e l'ora dell'arrivo.

        È un bambino, un annuncio, una promessa,
        aspettativa, sogno, provvidenza,
        gioia, speranza, futuro, sicurezza
        o attesa di un amore corrisposto?

        È l'aria di Natale, è quell'attesa
        che accompagna giornate silenziose,
        mentre uno spirito nuovo mi pervade,
        e so ancora una volta che lui c'è.
        Composta sabato 20 dicembre 2008
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          Scritta da: TOGO
          in Poesie (Poesie personali)

          uscire

          Raccatto i frammenti del contrasto
          vertici appuntiti arrotondano il mio cuore
          che prende vibrazioni con opposizioni di rifiuto

          Un mattino arroventato tra vigore e poi torpore
          come la vita e la morte
          come il fare o indugiare

          Il sole non era ancora sorto
          come il giudizio che aspettava seduto
          esigeva un caffè come un espresso che innova

          Fantasticare decisioni per ripartire
          e sentirsi dire che poi forse è meglio finire
          è come spegnere il cero dell'amore

          Quello illuminato dalla brama del vigore
          che si nutriva con l'energia
          di essere innamorati della forza.
          Composta sabato 8 dicembre 2012
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            Scritta da: Barbara Brussa
            in Poesie (Poesie personali)

            Occhi di mare

            Nei suoi occhi di mare
            ella scorge l'onda impetuosa
            capace di sradicare siepi insidiose
            abbattere mura di vecchie prigioni
            lacerare granitiche corazze

            La forza travolgente della delicatezza
            apre un varco nell'anima
            Con gentilezza, in punta di piedi, 
            egli si addentra nel sacro regno 
            d'una povera principessa senza corona
            e ne conquista, inesorabilmente, il cuore.
            Composta sabato 18 agosto 2012
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              Scritta da: Barbara Brussa
              in Poesie (Poesie personali)

              Senza ritorno

              Gelida lama di sole beffardo
              sbriciola l'ultimo brandello 
              della dorata occasione di riscatto

              Resta a terra l'abbraccio non concesso
              alla maschera d'amore posta sulle insidie
              d'una bocca che ingannò

              E ora vola, vola pure:
              nel vortice del fatal sospiro disilluso
              si compirà il tuo ultimo viaggio

              Ultimo viaggio, senza ritorno
              Giacché al ritorno t'accoglierà null'altro 
              che il violento vuoto dell'abbandono.
              Composta giovedì 6 dicembre 2012
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                Scritta da: Barbara Brussa
                in Poesie (Poesie personali)

                Ascoltami e vedrai

                Ti racconterò
                di una favola antica 
                a cui abbiamo saputo dare il titolo
                di un sogno infinito 
                che il passo azzardato ha fatto cadere
                nel pozzo dei dubbi

                Ti racconterò di un tempo lontano
                dimora stabile dei miei "ti amo"
                e di come il tempo possa cambiare tutto
                ma non l'inevitabile sentimento

                Sentirai la musica lenta del mio cuore
                e il canto sottile dell'anima, vedrai muoversi 
                con grazia la danza di memorie incancellabili

                Ti racconterò del buio 
                che ha accecato certezze
                per illuminare quell'attimo di Me, 
                che mi ha vista toccare un sogno 
                e trasformarmi in farfalla

                Un attimo eterno, che nulla toglie all'eternità 
                del prima e alla consapevolezza del poi.
                Ascolta, ascoltami in silenzio:
                mi sentirai narrare la favola.
                Quella che vorresti, quella che sempre hai voluto.
                Composta domenica 11 novembre 2012
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                  Scritta da: Barbara Brussa
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Bizzarra condanna

                  Per ogni brivido d'amore sincero
                  inzuppato nel più torbido mistero;

                  per ogni sussurro dell'anima, deturpato 
                  dalla stridula voce dell'impossibilità;

                  per la dolce verità d'un amore 
                  nato perfetto nel cuore 
                  ma sfregiato dalla fredda lama
                  del non fatto

                  Per tutto questo, e molto altro: 
                  io maledico la Vita
                  che posso respirare solo con te.
                  Composta giovedì 31 maggio 2012
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