Poesie personali


Scritta da: Mariella Mulas
in Poesie (Poesie personali)

Sentore di sguardo

Spiccato sentore
di pura fantasia
nel vederti reale
nella mente,
ovunque,
lungo lo scorrere
di ore lontane per me,
ma vicine alle quotidiane
tue abitudini...
Rimescolo sospirante
il divenire di un sogno,
lo stendo su labbra,
poi lo lascio ondeggiare,
piuma al vento dei pensieri
senza ritorno...
Dove andrà lo sguardo
sollevato al cielo
che non vede mai orme,
dove si fermerà a scrutare
se meta si cela d'ignoto?
Continua ostinato
il sognante volo solitario
con leggeri piumati riflessi
dell'anima ardente
a rivelarlo tracciato
chissà perché nel sole,
ove però non posso soffermare occhi!
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    Scritta da: Egizia Russo
    in Poesie (Poesie personali)

    Mani di luce

    Un velo bianco
    copriva il tuo volto
    contornava la tua bellezza
    dai lunghi capelli
    riccioli d'oro
    Silenziosa sedesti
    al mio capezzale
    vegliandomi...
    Dolori sul mio corpo
    agonizzavano i miei giorni
    senza speranze...
    Un sottile vocio
    ascoltai dalle tue labbra
    "guarirai, guarirai"
    Le tue mani calde
    penetrarono
    nella mia anima
    placando ogni dolore
    sfiorasti il mio viso
    donandomi
    il sorriso...
    "Non seppi mai il tuo nome
    ne il tuo volto..."
    Composta mercoledì 21 novembre 2012
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      Scritta da: Mariella Mulas
      in Poesie (Poesie personali)

      Fermo l'istante

      Piano
      fermo l'istante,
      pacata assimilo
      la lentezza dei pensieri,
      struggo l'anima
      di languido divenire
      negli sbocchi
      dell'anima addolcita,
      placata dalle paure,
      dalle lontananze,
      dall'indifferenza...
      Ascolto nella sospesa
      ritualità dei sentimenti,
      li pongo sul cuore,
      indelebili fino al respiro vitale,
      come promessa
      di vivere amando
      la vita così come è.
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        Scritta da: Debora Guerriero
        in Poesie (Poesie personali)

        Le tue mani

        Le tue mani su di me
        avrei voluto.

        Corazza in difesa a questa ferita sempre aperta,
        corteccia su questo fragile arbusto.

        Nota a compimento di un'opera,
        pennellata sul quadro della vita.

        Le tue mani come scudo
        a quello che non esprimo,
        a quello che mi manca,
        a quello che mi sfugge.

        Le tue mani sul mio volto piangente
        a raccogliere emozioni liberate,
        ali spiegate al vento.

        Le tue mani come pelle
        a racchiudere le mie paure,
        i miei viscerali errori,
        le mie debolezze.

        Le tue mani come mie
        a trattenere la mia anima.
        Composta martedì 20 novembre 2012
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          Scritta da: Patrizia
          in Poesie (Poesie personali)

          Quando l'amore finisce

          Quando finisce l'amore,
          e come una pietra fredda in una spiaggia d'inverno.
          Dopo l'amore rimane freddo dentro la nostra anima
          si forma un crepa nel cuore che non si potrà mai richiudere
          Rende tutto grigio senza sole,
          si aspetta che tutto torna piano piano come prima,
          ma come prima non è più nulla.
          solo dopo l'amore che non c'è più
          si diffonde un silenzio dentro che fa baccano
          in tutti gli angoli dei nostri pensieri
          non ti fa dormire non ti fa sognare
          ti fa solo ricordare quando l'amore sbocciava.
          Composta martedì 20 novembre 2012
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            in Poesie (Poesie personali)

            Ti cercherò invano

            Chiuderò le orbite
            imbrattate di lacrime
            sgorgheranno
            come ruscelli
            fino al mio petto
            e le mie mani
            frugheranno
            nel giaciglio
            il tuo viso
            addestrate
            a sfiorarlo
            nella notte.
            Invano!
            Pensieri
            edificheranno sogni
            l'anima
            vagabonda oserà
            cercarti
            negli infiniti abissi
            dell'ignoto
            e le mie tremule labbra
            s'inaridiranno
            prive della pioggia
            dei tuoi baci.
            E del corpo
            senza il tuo corpo
            giacerà nell'oblio
            dell'amarezza
            ibernate le mie emozioni
            morirò vivendo
            in un torbido
            vortice di speranza!

            Ɖ ȅ ρ а ḓ υ α ɕ ɬ ɑ ʉ ɖ ɨ ɵ Ѵ ј ʂ ҫ ѳ ñţ į ©.
            Composta mercoledì 21 novembre 2012
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              Scritta da: Valentina T.
              in Poesie (Poesie personali)

              Oscurità

              Afferrami, Padre di ogni ombra
              Come un leone famelico
              Assale il suo agnello
              E nelle sue fauci ne assapora l'anima.
              Ciò che prendi e ciò che dai
              È come le stagioni su una desolata landa
              Sono una parte della terra
              Da cui il mondo è stato sommerso
              Sono una goccia d'acqua
              Delle lacrime dei demoni
              Una fiamma nel vento
              E un rivolo di sospiro.
              Sono solo un uomo.
              Sono il leone e l'agnello stesso
              Sono la barca e l'onda.
              Nelle semioscurità parlano gli alberi
              Con parole che non conosco
              E invadono il mio animo
              come carezze della Luna.
              Madre mia, con benevolenza argentea
              Illumina il mio cammino
              Su questa strada sterrata
              A te porgo le mie guance
              All'oscurità dono il mio amore
              Di bianca purezza
              Come questa neve tacita
              Straziata dalle orme dei corvi.
              Composta martedì 20 novembre 2012
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                Scritta da: Isabella M.
                in Poesie (Poesie personali)
                Mia dolce e amabile fanciulla
                Tanti sono i dubbi e i tumulti
                del mio giovane sapere
                Tante sono le domande
                che al fine trovo risposta
                ma ancor più tante sono
                le domande al cui risposta
                non trovo.
                Bramo il sapere,
                il quale si è perso ormai negli
                anni orsono
                Quel sapere che ora profuma di fuoco
                le quali ceneri le rive hanno trasportato nelle terre
                in cui ancora alcuna sapienza
                ha messo piede.
                Esigo risposte le cui le
                domande stesse conoscenza
                ne hanno alcuna.
                Gioisco al vedere la bellezza
                di pagine consumate,
                di porte il cui contenuto
                è cosi prezioso e unico eppure
                cosi fragile da lasciarsi
                trasportare nel vento.
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                  Scritta da: Isabella M.
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Inferno

                  Rivoli di rosso scendono giù dal volto
                  macchiandomi l’anima che mi porto appresso
                  Sento le vene sotto la pelle mutare
                  per poi pian piano lasciare
                  il mio frivolo corpo senza più alcun calore.
                  È forse una mia fantasia?
                  Un’ illusione?
                  Se cosi fosse potrei rinnegare quel terrore
                  che si cela ora negli occhi tuoi,
                  quegli occhi che adesso mi guardano pieni di terrore
                  vorrei dirti scappa … corri … ma non riesco.
                  Sono immerso nel mio egoismo
                  che mi fa desiderare
                  tenerti appressa a me per l’infinito
                  quel infinito che di infinito niente non ha.
                  Se potessi ti rinchiuderei per sempre
                  e la chiave la porterei con me.
                  Cosi che nonostante il sipario
                  che abbiamo di fronte avrò sempre
                  la chiave della tua vita
                  Quella vita che ormai mi è negata
                  Perché ormai è in cenere
                  che mi sto trasformando
                  Per cui ti stringo ancora un po’
                  finché non ritornerò
                  la dove appartengo
                  nella terra più profonda
                  giù fino all' inferno.
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