Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)
Chiaro fratello mio
capisco la tua rabbia scritta
come in passato
capivo la tua disperazione silenziosa.
È vero,
ormai ci sguazzo in quello che tu vedi.
Certo,
se ci ripenso,
tu ed io,
noi sempre contro,
ieri per gioco,
oggi nella vita,
era destino
forse.
Chiaro fratello mio di cuore puro,
quando giocavamo a calcio tu stavi sempre in porta,
noi a tirare rabbia,
calci e terra
ed il pallone,
spesso con l'intenzione più di farti male
che non per fare rete,
e tu a riparare a tutto e tutti,
ed un sorriso che mandava in bestia.
Ti offendevamo se ce le paravi,
ma dentro noi c'era la gioia per averti preso a pallonate faccia,
in pancia
o meglio ancora nelle palle.
C'era già un destino nel tuo ruolo,
essere preso a qualche cosa dalla vita,
prima il pallone,
poi tanti schiaffi,
e tutto io non so.
Caro fratello mio gonfio d'anima e virtù
ho letto cosa pensi e forse è vero
che qualcuno mi colpirà,
pensa,
vorrei che fossi tu
perché faresti un atto di giustizia.
Ti dico,
e credimi
che se toccasse a me averti qui davanti
stavolta sbaglierei la mira,
non come al calcio,
pur di non colpirti.
Chiaro fratello mio
giglio da sempre
è tardi per sputare il tuo pensiero,
ed anche se lo avessi fatto prima,
sarebbe stato inutile,
io servo il potere,
tu servi gli ideali,
se servi il potere al potere servi,
e ti mantiene.
Gli ideali non ti pagano mai niente,
fanno pagare tutto a te.
Dell'al di là non ho conferma,
e come sai nel mio mestiere ci vogliono le prove, anche false a volte,
se ti può servire.
Certo che se lo vedo come lo vedi tu
allora devo preoccuparmi,
ma di questo ti farò sapere allora.
È vero che ogni tanto penso,
e male,
ma quel guardare un po' dall'alto in basso,
quel potere,
confesso che mi fa sentire bene,
e tu lo sai quanto ci tenga a me,
al mio star bene,
in fondo sai non è difficile,
basta non pensare e fare.
A volte,
è vero sale la vergogna,
ma è cosa da poco,
e breve,
basta che guardi un po' più su,
c'è chi sta peggio di me,
come vergogna,
ma in fondo se è da tanto che son loro
o sono bravi
o siamo tutti fessi noi.
Io non domando,
mi domando,
ma molto poco,
giusto per ricordare l'uso del punto interrogativo.
Nell'obbligo di scelta,
io ho scelto,
l 'ho fatto prima,
in tempo,
tu hai sempre riflettuto,
rimandato,
il prima di allora è ormai tutto occupato,
il poi di allora è stato proprio cancellato.
Senza nessun rancore
chiaro e caro fratello,
per ora sono io che tiro il gioco
poi si vedrà
prega per me se vuoi,
male non mi fa.
Composta sabato 17 novembre 2012
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Daniela Cesta
    in Poesie (Poesie personali)

    SENSAZIONE

    Il vento trascina me
    tra le nuvole grigie
    colme di acqua,
    respiro il cielo oscuro
    mentre frammenti di ricordi
    circondano la mia anima,
    beauty la campagna grigia e silenziosa,
    ascolto il mormorio della terra,
    come un bambino che pende
    dalle labbra della madre,
    sensazione sconvolgente dentro di me,
    trasporta me in una dimensione
    trasparente e lontano da mente umana...
    mentre il volo di un aquila solitaria
    rapisce il mio sguardo,
    bella e affascinante, dal sapore primordiale,
    spazia in quel cielo grigio e rumoreggiante
    del prossimo temporale...
    e il vento fa volare in alto le foglie morte,
    oh sensazione che sconvolgi il mio essere,
    ogni volta rapisci l'anima mia.
    Composta sabato 17 novembre 2012
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Daniela Cesta
      in Poesie (Poesie personali)

      Io sono tornata

      Il cielo si squarcia
      e le oscure cime emergono,
      dalle nebbie autunnali,
      uggiosa l'aria dal profumo
      di castagne e funghi terrosi,
      l'odore della terra tutto intorno,
      è odore di buono e di energia,
      cammino su sentieri
      coperti da manti di foglie morte,
      bello il dolce fruscio dei miei piedi,
      nel silenzio del bosco adorante
      e silenzioso, solo un piccolo
      gorgoglio del ruscello grigio.
      Gli alberi sanno di me,
      mormorano per tutta la foresta,
      miei esseri pieni di amore,
      cime tempestose,
      pendii scoscesi e selvaggi,
      io sono tornata.
      Composta sabato 17 novembre 2012
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Daniela Cesta
        in Poesie (Poesie personali)

        Baciami per sempre

        È notte, il buio avvolge
        i nostri corpi e le nostre anime,
        è il momento di volare tra le stelle,
        nel grande sogno infinito,
        nello spazio e nel tempo,
        Ti trovo
        Il mio amore infinito
        la mia gioia,
        la mia dolcezza,
        Il mio universo,
        Il mio angelo misterioso,
        Io volo a voi di notte
        tra sogno e realtà,
        nell'iimenso silenzio stellare
        nel vuoto siderale del firmamento
        mente
        corpo
        anima,
        volontà,
        pensiero,
        Cerco le tue labbra,
        baciami
        per sempre.
        Composta sabato 17 novembre 2012
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Susan
          in Poesie (Poesie personali)

          E forse non è vero che?

          È forse vero che sia l'amore
          a far girare il mondo?
          è forse vero che senza
          amore si muore?
          E non è forse anche vero
          che sono i soldi che
          fanno girare il mondo?
          Di certo non è solo l'amore
          perché?
          te lo dico io perché?
          cosa mangi senza soldi?
          Nulla!
          come paghi le bollette
          senza soldi?
          Allora non è forse vero,
          che sono i soldi a far girare il
          mondo?
          Chiamatemi cinica,
          chiamatemi
          come vii pare,
          ma una cosa è certa
          Si l'amore ti dà la forza,
          Ma Sono i soldi che ti danno
          il pane!
          Vota la poesia: Commenta
            in Poesie (Poesie personali)

            Fine giorno

            Uno sbattere di porta,
            sarà un uomo arrabbiato
            o soltanto un maleducato.
            Una nuova presenza
            sarà uno in più
            fra i già troppi
            o sostituisce un'assenza.
            Ogni dieci domande ho solo 5 risposte,
            posso farne ciò che voglio,
            su 5 riposte solo due sono buone,
            le altre sono brodo per tutti i giorni.
            Non voglio rischiare,
            le cestino tutte le risposte.
            Dal cassonetto
            tiro su la solita bottiglia,
            ingoio tutto,
            domande,
            risposte,
            e me ne frego,
            non per colpa mia.
            Composta sabato 17 novembre 2012
            Vota la poesia: Commenta
              in Poesie (Poesie personali)

              Le cinque di mattina, in attesa del treno per andare al lavoro

              La posizione del giorno è sugli attenti,
              sguardo fisso,
              la notte posizione di riposo,
              ma sempre in piedi.
              La domenica
              si organizzano i pensieri
              per la settimana che verrà.
              Per non farci distrarre
              con inutili ricerche
              durante le lunghe guardie,
              non ci hanno permesso di fare i bagagli.
              Da qua
              se si esce
              si esce distesi e portati,
              ma per adesso
              non si vede nessuno interessato
              ne a prendere noi ne il nostro posto.
              Qualcuno è scappato
              al momento opportuno,
              il primo momento,
              ma anche il momento opportuno è scappato.
              E "scappare" è una parola tabù,
              non si può pronunciare.
              Era il fortino di santa speranza,
              adesso lo chiamano
              il fortino di santa pazienza,
              forse la speranza è rimasta
              ma molto nascosta,
              e non è santa,
              meglio non citarla.
              Composta sabato 17 novembre 2012
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Rosa Coddura
                in Poesie (Poesie personali)

                Un passo indietro

                Vado incontro alla mia meta,
                ma c'è qualcosa che mi rallenta,
                c'è sempre qualcuno che mi supera
                e la mia strada recupera.

                Sono un passo indietro,
                dietro ad altre persone,
                i miei passi sono sempre più pesanti,
                cerco di correre,
                ma sembra che la strada stessa
                si allontana da me,
                come un nastro trasportatore,
                come se si riavvolgesse,
                sempre nello stesso punto di partenza.

                Le persone accelerano il passo,
                io cerco di tenere il loro passo,
                la mia strada è in fondo un tapis roulant,
                un nastro trasportatore,
                nello sforzo di un allenamento continuo,
                io posso correre,
                ma resto nello stesso punto.

                Devo dominare la strada,
                perché ovunque io vada,
                lascerò il mio passo
                a qualcun'altro così
                che egli possa seguirmi
                e passare il testimone,
                perché altri possano
                afferrare quell'occasione,
                che sto ancora ricorrendo,
                almeno non mi sentirò sola,
                allora la mia corsa non sarà vana.

                Posso cadere, inciampare,
                posso farmi male,
                posso imbattermi in un bivio,
                posso cambiare traiettoria,
                cambierà questa storia,
                posso girare una curva,
                provare ha sperare che sia quella giusta,
                ma se mi sbaglierò, mi inventerò,
                mi scoprirò già viaggiatrice,
                e ancora correrò.

                Devo dominare la mia strada,
                perché comunque vada,
                sono viva, sarò viva,
                perché io ancora spero.

                Devo dimostrare quello che so fare,
                allora correrò più velocemente,
                almeno so che al traguardo posso arrivare.
                Composta giovedì 15 novembre 2012
                Vota la poesia: Commenta