Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Matrix

Ho vissuto come un ricordo,
in un ricordo ho perduto
tanto
che adesso è tardi
per ripensare.
La tristezza
che riveste il cuore
come un serpente perde pelle.
Adesso
rimane solo la nutrice,
la parte più limpida di cuore
perché esso
è stato limato dal malumore.
Adesso
emerge la parte
più sensibile alla vita,
come quando
perdi la crosta della ferita,
ma non sanguini più,
rimane solo una macchia
è questa la linea
limite da non valicare
per non vedere le oscurità dell'accaduto.
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    Scritta da: Wine
    in Poesie (Poesie personali)

    Quel dì

    Concedimi ancora una volta
    il tuo calice
    colmo del tuo lussurioso
    profumo,
    e ancora
    per un solo infinito secondo
    annebbiami la vista
    e fammi viaggiare
    sul tuo corpo,
    peccaminosa dimora dei sensi.

    Te ne prego,
    un sol bacio
    per poter ripescar dai ricordi
    soppressi
    il tuo divino sapore,
    o un sussurro,
    un respiro
    per poter stampare ancora
    col fuoco
    il tuo viso sul mio.

    Concedimi il viaggio,
    è l'ultima volta
    ti giuro,
    ma rilascia
    di nuovo il tuo fiore
    perché io
    assetato
    possa saggiarne
    il profumo,
    dissetarmi con la
    sua calda
    rugiada raggiante.
    E tu,
    tu accetta il mio spirto,
    accogli il mio fuoco
    e poi
    vai.

    Vai, vai
    via, lontano cosicché
    sfuggan al tuo sguardo
    le vergognose
    ferite saline che mi rigano
    il viso,
    voltati solo per osservarmi le labbra,
    il mio ultimo sorriso.
    Composta lunedì 5 novembre 2012
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      Scritta da: Giulio Micheletti
      in Poesie (Poesie personali)

      Quanno non capivamo

      Me ricordo quanno da Roma er mare era lontano,
      da mamma mia se prenneva er filobus
      poi da termini a sotteranea,
      che dritta dritta al litorale te portava.
      La fila se faceva pe affittà na cabina,
      arredata cor tavolo, quattro sedie
      e puro lo specchio.
      Pe capì, ar mare ce se annava
      a passà tutta na giornata.
      A ritorno, era na pasqua su la metropolitana,
      con tutta a gente intorno,
      se sentiva n'odore de prima
      che sapeva de arghe e pelle arrossata.
      Tante vorte se trovava puro na signora gentle che t'offriva na pagnottella che ar mare er fjo nun s'era magnato.
      Mo che er mare sta più vicino
      c'annamo co li mezzi propri,
      partimo e subbito se incodamo
      sulla via dell'annata.
      A ritorno invece tutti zitti stamo fermi,
      per ore a n'incrocio intasato
      de vetture imbottite de persone
      che so ite ar sole a passà
      na gornata de piacere,
      ma non era mejo prima che,
      volenno, sur trenino te facevi na pomiciatina?
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        Scritta da: Giulio Micheletti
        in Poesie (Poesie personali)

        l'amore

        L'amore è per il poeta
        la forma più evidente
        per colpire la gente.
        Amo lui,
        amo lei,
        amo la mamma,
        amo mio fratello.
        Io non ho mai amato,
        si,
        non conosco l'amore,
        ma dov'è l'amore?
        Nelle strofe dei letterati,
        quello decantato come un sogno
        mai avverato.
        L'amore scritto dal sangue,
        non è vero, ma l'hai trovato,
        fin da quando sei nato.
        Non voglio accusare la mamma
        che dice al figlio
        "tesoro quanto ti amo",
        è un fatto convenuto e non cercato.
        L'amore senza interesse
        non si tesse.
        Anche Romeo con Giulietta
        d'amarsi hanno scelto
        perché il mondo circostante
        era così degenerato.
        Non conosco ancora un uomo che
        tragga ragione dal suo grande amore.
        Forse non sono sincero,
        un amore vero io l'ho visto, in un bambino,
        che offriva la sua gioia,
        il suo bel gelato
        con tutte le creme adornato.
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          in Poesie (Poesie personali)

          Deboli e presuntuosi

          Noi discutiamo,
          ognuno mette la forza che ha
          per ottenere le sue ragioni.
          Intanto
          cala il sole
          senza chiedere permesso
          a nessuno,
          e cade l'acqua,
          come scende
          la notte,
          o si compie un destino
          che butta tutto all'aria,
          sforzi, progetti e sogni.
          Eccoli,
          I veri forti di sempre
          che ridono
          della nostra forza,
          concessa a tempo determinato
          e molto limitata.
          Composta domenica 4 novembre 2012
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            in Poesie (Poesie personali)

            sempre in caciara

            E tanto per non farsi mancar niente
            anche per le ricorrenze,
            tutti insieme al cimitero
            trovano il modo
            per litigare fra di loro.
            Per gli avversari
            le fosse son comuni
            e quindi comuniste.
            Per gli avversari degli avversari
            i mazzi di fiori
            sono fasci di fiori
            ed i fasci son fascisti.
            Non è politico pensare
            che sono solo i luoghi
            dove ci sono i morti
            a riposare.
            I tanti che li guardano
            guardano le buche pronte,
            sguardi d'intesa,
            chissà che qualche buca
            prima di stasera
            non ospiti qualcuno
            non arrivato con un super volo,
            ma con un volo popolare
            chiamato volgarmente
            calcio in culo.
            Composta domenica 4 novembre 2012
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              in Poesie (Poesie personali)

              L'ultima non visione

              Dalla cima dello stare
              seduto sul mio trono,
              una giacca gettata a terra
              basta che allunghi gli occhi,
              ecco il mio regno,
              lo vedo fino al mare,
              e lì mi fermo,
              per rispetto.
              Dal fondo del mio vivere
              basta che allunghi il collo
              e chiuda gli occhi
              e tiri il fiato,
              e riemergo
              da quel mare oltre confine.
              Ma se non voglio far fatica
              ne con gli occhi
              ne col fiato ne col collo
              basta che allunghi la mano,
              e la bottiglia
              da buona segretaria
              mi risolve ogni problema,
              di confini
              di riemersioni
              di beghe da monarca.
              Composta domenica 4 novembre 2012
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                in Poesie (Poesie personali)

                La risata che va di traverso

                La nostra gioia è impedita
                da uomini tristi,
                i nostri dolori
                sono gestiti dai pagliacci del momento,
                i peccatori confessano i fedeli
                ed assolvono a percentuale fissa.
                La risata sana
                quella,
                potremmo anche trovarla nelle parole dei potenti
                o nei comizi,
                se non ne andasse della nostra vita.
                Composta domenica 4 novembre 2012
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                  Scritta da: Silvia Picalarga
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Com'è passato il tempo
                  Com'è trascorso veloce
                  Ma gli siamo sempre stati al passo
                  Insieme
                  Sempre Insieme
                  E abbiamo litigato
                  Fin quasi a perderci
                  Ma ci siamo ritrovati
                  Siamo cresciuti
                  Insieme
                  Sempre Insieme
                  E questa vita ci ha dato tanto
                  E spesso abbiamo sofferto
                  Ma ogni nostra lacrima
                  Arricchiva le pagine della nostra vita
                  Perché ogni lacrima aveva un suo significato
                  Ed ora eccoci qui
                  Sempre con le mani unite
                  Che oramai sono una mano sola
                  Adesso siamo fermi qui
                  A goderci quello che abbiamo creato
                  Siamo ancora qui per rivedere i nostri errori e gioire ogni nostro successo
                  Siamo qui
                  E ogni giorno prego che saremo insieme
                  Siamo arrivati fin qui, perché lasciarmi adesso?
                  Se ogni momento l'ho vissuto con te
                  Come posso fare adesso?
                  Rimanere ferma a gioire di un passato senza la persona con cui l'ho creato?
                  E allora sediamoci
                  Abbiamo dato e ancora avremo da dare
                  Insieme
                  Sempre insieme
                  E non pensare che non sbaglieremo più
                  Continueremo
                  Ma la vita è questo
                  E quando i tuoi occhi si chiuderanno
                  Io, non piangerò
                  Perché i miei si chiuderanno con te.
                  Composta venerdì 6 gennaio 2012
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                    Scritta da: Silvia Picalarga
                    in Poesie (Poesie personali)
                    Siamo due mondi diversi
                    Quando riusciremo ad accettarlo?
                    Siamo così vicini a volte, che lo dimentichiamo
                    Ma quando i nostri pianeti si allontanano di nuovo
                    Ci rendiamo conto che in realtà siamo soli
                    è un peccato
                    Nessuno mai abbandonerà il suo pianeta
                    Per orgoglio
                    Per fierezza
                    Per egoismo
                    Questo siamo noi due
                    Due pianeti su orbite diverse
                    Che si intrecciano
                    Che non vivono da sole
                    Ma per stare insieme
                    Bisogna che qualcuno abbandoni un attimo se stesso
                    Per raggiungere l'altro
                    Bisognerebbe avere la forza di spogliarsi dell'orgoglio e visitare anche l'altro pianeta
                    Ma forse ad ognuno piace troppo il proprio
                    E allora le cose non cambieranno mai
                    è un peccato
                    Siamo destinati a vivere ad un soffio
                    A raccontarci quel che viviamo
                    Ma mai a viverlo insieme
                    Perché le nostre orbite sono intrecciate,
                    Ma vanno in direzioni opposte.
                    Composta venerdì 8 novembre 2013
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