Poesie personali


Scritta da: Stefano Medel
in Poesie (Poesie personali)

spazi liberi

Guardo,
intorno a me ancora notte,
silenzio,
calma notturna,
assenza di tutto,
sonno scappato a metà;
raccolgo i pensieri persi
per strada,
come foglie secche adagiate
a coltre pere terra,
penso a tante cose e a niente
nello stesso tempo;
stanchezza e occhi pensanti,
stanco di ascoltare
le parole false della gente,
stanco di perdere tempo
per le opinioni altrui,
stanco di sentire,
di sprecare tempo;
voglio solo silenzio,
calma,
spazi liberi
nella vita mia;
tendere le braccia e volare via,
sognare,
come da bambino,
dimenticare,
tutte le balle
e le scemate,
non sapere,
e non vedere;
solo tempo per me,
per me.
Composta venerdì 9 novembre 2012
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    Scritta da: margherita1
    in Poesie (Poesie personali)

    Amicizia amor perfetto

    Cos'è un'amicizia sincera?
    È qualcosa di morbido
    dove appoggiare il cuore
    quando fatica nel suo battito.
    Sponda sulla quale approdare
    quando le gambe cedono
    sotto il percorso della vita.
    È l'ironia triste di una risata
    tra lacrime ed un soffiar di naso.
    È una cioccolata calda sul divano
    nel mese di Gennaio
    mentre suona una vecchia canzone.
    È la telefonata nel cuore della notte
    per saper che non sei solo,
    il cinema la sera chiacchierando
    in prima fila,
    è parlarsi senza dire una parola
    e quella sbagliata viene sempre perdonata.
    È un tesoro ritrovato tra macerie della vita,
    si conserva in cassaforte con codice segreto
    ci accompagna oltre il tempo e le ragioni
    ma non tradisce come fa l'amore.
    Composta venerdì 9 novembre 2012
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      in Poesie (Poesie personali)

      Senza Dio

      Calpesto la rugiada
      a levar di sole,
      e segue la luce
      il mio pensiero
      inquieto.
       Io l’ho sempre pensato,
      che ognuno di noi ha il suo Dio,
      che la sua immagine
      è in ogni cosa meravigliosa
      che vedono gli occhi,
      e chi è cieco
      è perduto nell’eterno buio,
      e in ogni battito di cuore
      c’è l’intero mondo
      senza
      Dio
      Composta venerdì 9 novembre 2012
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        Scritta da: seilion
        in Poesie (Poesie personali)

        Nicolò Paganini

        I natali, ebbe a Genova, città matrigna, il figlio non ha saputo onorare,
        in passo Gatta Mora, papà Antonio, il mandolino insegnò a suonare,
        la chitarra sapeva intonare, ma col violino, che i cuori, faceva vibrare.

        Parma, lo conobbe adolescente, importante per la sua maturazione,
        non ancora uomo fatto, Firenze, Milano, crescevano la sua affermazione,
        le capitali Europee, decretarono la giusta incoronazione.

        Quando in teatro si esibiva, gli spettatori, le melodie, seguivano incantati,
        col suo splendido "cannone", ha reso spettacolari, i suoi staccati,
        se voleva mandare in delirio, faceva vibrare le corde, coi pizzicati.

        Quante volte, suonando sul palco, quei suoni melodiosi, improvvisava,
        la gente entusiasta, di riascoltare quelle note, gli implorava,
        ma Paganini, mai replicava.

        Di salute cagionevole, nell'Italica Nizza, la sua vita volse alla fine,
        la Parma riconoscente, di quel grande violinista, le spoglie volle,
        a Genova rimase in dono, il "cannone" lo Stradivari sublime.
        Composta venerdì 7 settembre 2012
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          Scritta da: pax
          in Poesie (Poesie personali)

          La strada dell'amore

          siediti un istante
          raccogli i tuoi perché scoprirai nei raggi del tuo Amore il sole
          lasciati toccare dalla vita, sentirai un brivido che avvolge il cuore
          non aver timore: ma
          con tutta la forza prendi un filo d'oro di serenità
          entra nell'immagine del tuo essere e vesti la vita del suo splendore
          ora
          fermati a guardare:
          togli il velo delle paure, lascia il tempo alle ore,
          perché,
          questo soffio di armonia vive di amore e fa brillare nei tuoi occhi:
          lo spirito della pace.
          Composta giovedì 8 novembre 2012
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            Scritta da: Pamela Coppa
            in Poesie (Poesie personali)

            Sperare!

            Sperare ma cosa, con chi?
            Tutto si ripete, tutto ritorna come un fantasma, come un incubo,
            sembra di rivivere scena per scena di un film già visto.
            La sola differenza che non si tratta di un film,
            ma sono solo scene della vita che ti fanno sprofondare,
            pensare e ripensare, e ti senti cosi piccola e indifesa,
            perché per l'ennesima volta hai perso quel spiraglio,
            quel appiglio che pensavi che ti poteva salvare, e invece no,
            ti tocca di nuovo continuare a nuotare, risalire per non cadere per non annegare.
            E ti senti sfinita, mancano le forze e la voglia di risalire e nuotare
            perché tanto sai che sei destinata a cadere ad annegare.
            Hai già provato tante volte a non mollare ma quello che pensavi la tua salvezza
            si è rilevata solo un'altra illusione e cosi un'altra delusione
            e cosi pensi che forse meglio mollare e non lottare e cosi sparire tra le onde del mare.
            Composta martedì 10 luglio 2012
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