Poesie personali


Scritta da: Susan
in Poesie (Poesie personali)

La morte

Una vita che si spegne
un sorriso affaticato
triste è il dolore che lo accompagna
lacrime sospese
come un tramonto che sciama
lentamente per dare spazio al buio
al buio della notte.
che accompagna l'infinito dolore
impotente davanti a quell'ombra
che aspetta.
lentamente quella vita che si spegne.
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    Scritta da: Susan
    in Poesie (Poesie personali)

    La laurea

    Ancora dopo anni di studio
    non riesco a prendere ancora la laurea della vita
    mi chiedo se mai la prenderò questa benedetta laurea
    ma sono determinata e so o voglio credere
    che prima o poi ci riuscirò
    io proverò sempre ma
    vedo che la strada lunga e difficile
    e mi rendo conto che
    non è mica facile l'esame della vita!
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      Scritta da: Susan
      in Poesie (Poesie personali)

      Chi sei tu

      Siamo soli
      o e te
      in questa stanza
      attimi di abbandoni
      sconforto in me
      sara' la solitudine mi chiedo
      oppure il senso di una vita
      che non comprendo .
      e resti tu
      con me
      tu che parli
      ed ascolti
      ascolti il mio silenzio ascolti
      me che ti parlo
      e muto resti con me
      mi abbracci
      ti sento
      sei vivo piu' che mai
      e resti anche quando non voglio che ascolti
      tu resti con me
      chi sei tu che resti anche quando il senso della vita
      non ha un senso
      ora sono io che ascolto te muta in questa stanza ...
      in questa stanza dove tutto sembra nulla
      io ti ascolto
      chi sei tu?
      un sussurro dolce
      mi arriva all'anima mia
      sono il tuo Angelo
      e ti sto' ascoltando !
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        Scritta da: Susan
        in Poesie (Poesie personali)

        E tu avrai comunque parla

        Mai farsi scudo delle paure
        se credi in qualcosa
        lotta
        e continua a lottare
        sempre lotta
        nascondersi dietro lo scudo delle paure
        la vita muore
        l'anima non respira
        non farne della tua vita
        un timone di infelicità
        lotta sempre per ciò che credi
        e continua sempre a testa.
        lascia parlare le tue emozioni
        chiuderle in te
        non è vita
        ma una vita distrutta
        parla ad alta voce sempre
        e se può sembrarti che
        nessuno ti ascolta
        tu hai comunque e sempre parlato...
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          Scritta da: Susan
          in Poesie (Poesie personali)
          Vai sempre avanti nella vita,
          non importa quello che è accaduto in passato
          non pensare a quello che può accadere domani
          importa il tragitto che devi affrontare
          E sai che ti dico?
          Quando meno te lo aspetti qualcosa di bello ed
          importante ti si presenterà
          così all'improvviso
          quasi
          inaspettato
          ed il passato
          lo avrai dimenticato.
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            Scritta da: Susan
            in Poesie (Poesie personali)

            E ditemi

            Ditemi che senso ha questa vita fatta di speranza
            speranza che vive sospesa nell'aria
            in un aria che di dolce non ha
            e ditemi che speranza è
            questa vita che porta solo attimi
            ditemi vi prego!
            ditemi perché?
            perché devo sorridere quando ho solo
            voglia di piangere e gridare al mondo il mio dolore...
            ditemi per favore che senso ha
            questa vita che sà di speranza ma che
            di speranza resta nell'aria!
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              in Poesie (Poesie personali)

              Si ricomincia, ma non abbiamo mai smesso

              Ancora non abbiamo tolto i vecchi
              che già cominciano a volare i nuovi stracci.
              Messo per ora l'ultimo monarca,
              con le orecchie d'asino
              dietro la lavagna
              dalla supplente in calze a rete,
              abbiamo già notizie sui nemici nuovi,
              nemici poi di chi non lo sappiamo,
              fra loro si fan guerra e noi paghiamo.
              Adesso tocca alle presenze occulte
              a chi da dietro il palco ha reso un comico
              un aspirante re del nulla,
              per rompere le regole
              e rompere i coglioni,
              manovrato,
              a sentir gli altri,
              uomo tenuto su dai fili.
              Burattinai,
              forse stregoni
              forse massoni
              certo furboni.
              Ed ecco arrivano gli attacchi
              volgari oppur sensati
              urlati o scritti bene,
              o sparati dal piombo dei giornali.
              E allora dagli addosso
              al sindaco ribelle,
              primo protagonista dell'esperimento,
              etichettato come "granduca popolare",
              un dilettante,
              rispetto a chi è addentro al malaffare.
              E le dispute di tutti,
              su tutti,
              il nome ripudiato,
              i nuovi parvenu della politica
              e l'ironia di chi da troppo tempo
              si sente re,
              non si guarda in giro
              o meglio in basso,
              e non capisce di esser lui a rischiare
              di finire sotto tiro.
              Allora tutti addosso ai nuovi,
              agli invasori,
              a quelli che vogliono cambiare,
              togliere il giocattolo di mano
              a chi da sempre lo ritiene suo.
              È l'antipasto fisso
              del menù del giorno,
              lo sputtanamento.
              È il piatto nazionale,
              il colpire l'altro,
              sempre e comunque.
              Ma di una cosa ci siamo tutti resi conto,
              che il boccone è cosi ghiotto
              che val la pena sputtanare
              e sputtanarsi
              pur di non perdere il diritto
              di stare a quel banchetto a festeggiare,
              mentre la gente intorno,
              non ha più denti
              neppure per litigarsi gli ossi.
              Composta lunedì 25 giugno 2012
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                in Poesie (Poesie personali)

                Fino a ieri

                T'ho aspettata sotto la pioggia,
                con l'emozione del primo appuntamento
                e l'amore delle mille altre volte.
                Ti ho aspettata al sole
                col culo sopra una lambretta
                o appoggiato ad un muretto,
                in mezzo a chi aspettava l'autobus,
                alla messa della domenica mattina.
                Insieme a chi manifestava
                perché si aspettava di più dalla vita,
                ed io lì in mezzo
                ma aspettavo te.
                Tu eri il mio di più dalla vita,
                bastavi.
                Composta lunedì 25 giugno 2012
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