Poesie personali


Scritta da: Dario Rozzi
in Poesie (Poesie personali)
Signoreddio, che sei diverso e uguale
proteggi questo figlio che sta male
dipingigli il viso d'ametista
lo vedi, soffre come un animale

se tocca quel pezzetto di dolore
che porta sepolto dentro al cuore:

sta male se guarda la luna, la luna
ha il colore del sangue
mestruale, e l'utero in rovina
porta la sofferenza ballerina

Il mestruo è morte e distruzione
per chi dall'interno lo ha vissuto,
l'embrione triste, povero e cornuto

Ma perché non mi vedi,
mi vedrai quando sarai più libero,
non credi?
Composta sabato 11 dicembre 2010
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    Scritta da: Marco Teocoli
    in Poesie (Poesie personali)

    Ama forte e non ti pentire

    come fai ad amare di più

    quando hai un dubbio nel cuore
    come fai a volere di più
    se nel mondo ragione non c'è
    come fai a chiedere ancora
    a chi non sente almeno per ora
    cosa fai della tua vita

    Quando ti dice "per me è finita"
    cosa chiedi ad un tipo un po strano
    che ti dice ti prendo per mano
    perché penso di scrivere sempre
    e non smetto di dirti mai niente
    perché vivo di questo momento
    e non so per quale tormento
    sono tuo nei mille pensieri

    E non ricordo me stesso di ieri
    perché questo volerti muy bene
    nel calore mi scioglie le vene
    anche tu sarai del mio dire
    ama forte e non ti pentire.
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      Scritta da: realtà
      in Poesie (Poesie personali)

      Contro tutti

      Arrendersi, chiunque può,
      e gettarsi nella riva del Po.
      se forza, mostrare vorrai,
      resistenza, opporre dovrai.
      se, mentre tutti, cadere,
      ti vorran vedere,
      in quel momento,
      resistenza, dovrai porre.
      come i rami,
      dell albero, della vita,
      son colmi di frutta,
      la scelta, di coglierla,
      a te resta.
      Se un motivo,
      per continuare cerchi,
      un vero motivo,
      per continuare non trovi.
      Invisibile ai tuoi occhi,
      l'essensiale, restera
      perche il cuore,
      due occhi non ha.
      tutto perdere potrai,
      se non ti rialzerai,
      anche il tempo perderai,
      se non subito ripartirai.
      Il più bel dono del signore,
      e che della vita sei padrone.
      se inconsapevole sei,
      la certezza avrai,
      che ancora tutto fattibile sara,
      se quest'anima adesso si rialzerà.
      Composta sabato 9 giugno 2012
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        in Poesie (Poesie personali)

        Ottanta o giù di lì

        Le mie orecchie un po' sorde tollerano appena la tua voce,
        i miei occhi si soffermano solo sulle tue rughe.
        Contiamo gli anni passati insieme,
        ognuno col suo pallottoliere,
        e ci interroghiamo con la mente su quelli che restano,
        ognuno sperando di arrivare secondo,
        dopo l'altro.
        Parliamo male della televisione,
        ma la benediciamo in silenzio,
        l'amante di entrambi.
        Composta sabato 9 giugno 2012
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          in Poesie (Poesie personali)

          I più me

          A passi di tango,
          addio Marcello,
          addio Rudy.
          Non ho cercato niente,
          sapevo che era inutile.
          Avessi avuto fiuto
          sarei stato cercatore,
          avessi avuto forza
          sarei stato un campione,
          ma più di tutto
          avrei voluto essere smaliziato e fortunato cacciatore di fortuna.
          Ma sono statua di carne
          in mezzo a questa folla
          che vaga nel fumo,
          si urta
          si tocca,
          mani maschili che cercano culi di donne
          che ancheggiano per farsi toccare,
          mani di donne
          che scorrono di nocche
          su pantaloni per provocare.
          Ho bicchieri vuoti
          davanti a me,
          intorno a me,
          mantengono tracce colorate
          dei liquidi che contenevano,
          li inquadro,
          li metto in fila,
          appannati,
          appannanti.
          È un arcobaleno,
          terremoto negli occhi,
          il fegato protesta,
          il basso del corpo reclama il bagno,
          vuol pisciare,
          da lui in su vorrei scopare,
          ma anche dormire.
          Tengo sveglia questa mia testa
          che chiede di riposare.
          Intanto lavo i colori dei bicchieri,
          ho in mente le parole
          "we skipped the light fandango"
          bach, l'aria sulla quarta corda,
          io sono sempre sulle tante
          troppe corde.
          L'argentina,
          londra,
          les enfants terribles di dean street.
          vorrei morire di sogni
          ma sono costretto a vivere di morte
          con davanti a me tanti bicchieri da lavare,
          così è la vita,
          così è la morte.
          Composta sabato 9 giugno 2012
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            Scritta da: Marilena Aiello
            in Poesie (Poesie personali)
            Non bastano tutte le canzoni del mondo
            a nascondere il tuo vuoto.
            Non bastano le note e le immagini,
            non servono le voci e i nomi.
            Mai abbastanza saranno i volti e le storie,
            mai pieni sono gli occhi,
            né colme le orecchie
            né pesanti le mani,
            per riempire o coprire l'abisso
            scavato dal tuo vento.
            Mi distraggo e mi illudo,
            mi rassereno e respiro,
            poi torni di nuovo tu:
            tempesta di sentimenti,
            disordine del cuore,
            confusione nella mente.
            Nessun colore tranne verde,
            nessun sorriso tranne il tuo,
            nessuna pace tranne la mia
            che è persa, sparita, volata via.
            Composta venerdì 8 giugno 2012
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              Scritta da: Gaetano Ferrieri
              in Poesie (Poesie personali)

              Italia risorgimento

              Orsù Popolo ci leviam
              bandiere Tricolori prendiam,
              sorci verdi iene e sciacalli
              politici e sindacati gialli,
              togliam al grido
              l'Italia s'è desta,
              furor tagliar la testa.

              È pulir dall'incesto dell'Italica Terra,
              ove l'orgia politica invase,
              Monti nel letame aiutar
              c'impose quel Napolitano,
              nube grigia fece sorger
              così lesa fù la Costituzione,
              il portar a morte certa.

              Real saccheggio sì
              impiccagion de la massa,
              render poter d'equitalia
              usura non v'è vergogna,
              estorcer tasse
              censura d'infomazione,
              piegar el popolo nella soppressione.

              L'urla d'infante fù si forte
              nel futuro non v'è sorte,
              insediar coi valori de Patria
              un presidio nella Piazza,
              un anno lor
              lassò durar
              pei privilegi ai politici levar.

              Pe la feccia sì
              abuso occupar
              quei palazzi del potere,
              fuggir senza dignità
              alla vista de la libertà,
              pei sorci quella tenda sì fù
              continuo ignorar.

              Fetore s'avverte nella penisola,
              trasuda quel letame
              fosco il tricolor fa veder,
              gridar democrazia,
              alzar la testa son fieri Cittadini,
              richiedono lor potere
              il quarto stato è.

              Udite Casta sentir grida
              il Popolo Sovrano tornerà,
              L'Italia risorge
              o vita o morte,
              nella forca vostra sorte,
              per l'Italia sii forte
              Nuovo Risorgimento sarà.
              Composta venerdì 8 giugno 2012
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